Zitto Kabwe [sw], un parlamentare tanzaniano del partito di opposizione Chadema [sw], è stato arrestato il 4 giugno 2011 nella zona centrale del Paese subito dopo aver tenuto un comizio pubblico. Il comizio faceva parte di una serie di manifestazioni organizzate [en, come tutti i link successivi se non diversamente indicato] dal Chadema fin dall'inizio del 2011, a volte con il rischio di violente repressioni da parte della polizia.
Al momento del fermo, il deputato ha usato il suo telefono cellulare per annunciare l'arresto alle 1640 persone che lo seguono su Twitter, le quali hanno prontamente rilanciato la segnalazione sul social network, esprimendo altresì solidarietà e incoraggiamento a Kabwe. Questi alcuni suoi messaggi nella fase dell'arresto, e del successivo rilascio
@zittokabwe: Appena arrestato dalla polizia a Singida per ‘aver tenuto un comizio dopo le 6 del pomeriggio’ @JamiiForums @Udadisi @Semkae @MariaSTsehai @jjmnyika.
@zittokabwe: Ho finito il comizio esattamente alle 6, la polizia è arrivata con due camionette piene di FFU [agenti dei reparti anti sommossa] pronti a scatenare il caos. L'ho capito e ho sciolto il raduno. Arrestato in hotel.
@zittokabwe: Credo ci sia un piano per scoraggiare la nostra partecipazione alle sessioni di bilancio. Il mio arresto è così strano che questi poliziotti non sanno neanche spiegarlo.
@zittokabwe: Sono stato arrestato all'Hotel Acqua intorno alle 6.35, la polizia aveva ordinato la fine del raduno, a sentir loro. Ho chiesto se avevano l'autorizzazione del Cancelliere, hawana! [non l'avevano].
@zittokabwe: Mi stanno chiudendo in cella.
L'utente di Twitter @SwahiliStreet chiede:
@SwahiliStreet: @zittokabwe pole sana [mi spiace molto]. I poliziotti hanno bisogno dell'autorizzazione del Cancelliere per arrestare un parlamentare?
@zittokabwe: @SwahiliStreet secondo la legge numero 3 del 1988 devono ottenere il permesso del Cancelliere.
Il deputato è stato presto rilasciato:
@zittokabwe: L'ufficiale di polizia ha appena ricevuto un ordine dal suo comandante regionale di lasciarmi andare e di fare rapporto domani. Auto-cauzione.
Ancora sotto choc dopo il rilascio, Zitto scrive su Twitter:
@zittokabwe: Sono ancora sconvolto per il mio arresto, l'interrogatorio e la scarcerazione. Niente giustificazioni. Questo succede a un legislatore; i semplici cittadini, cosa subiranno?
Ne è seguita una serie di commenti di solidarietà per Zitto:
Nathan Chiume scrive:
@chiume: @zittokabwe Dah, pole sana kaka![Oh, mi dispiace molto per te, fratello] spero il sangue freddo abbia la meglio, e tutto si risolva, meglio prima che poi.
Anche George Ruhago scrive:
@GRuhago: @zittokabwe, non abbandonare il “lungo cammino verso la libertà” [riferimento al titolo dell'autobiografia di Nelson Mandela [it]].
E Pernille Bærendtsen rilancia su Twitter un link al suo blog, riflettendo sull'arresto e sugli effetti che la comunicazione istantanea avrà sulla politica locale nel lungo periodo:
Tornando al mio interesse per l'uso dei social media in Tanzania e la sua percezione, ad esempio, in Europa, devo concludere che non è più questione del fascino esercitato dal fatto puro e semplice che un parlamentare tanzaniano usi facebook e twitter direttamente dalla cella.
Questa è, infatti, la parte sorprendentemente facile.
Per me la vera sfida sta nel capire perché è arrivato a questo punto, cosa succederà poi e quali effetti la comunicazione istantanea avrà sulla politica in una prospettiva di lungo periodo. Un'altra opzione potrebbe essere concentrare l'attenzione su come il governo gestirà la sua politica del cyberspazio nel lungo periodo.
Se si è interessati alla posizione del governo tanzaniano rispetto a internet, vedere qui.
Zitto Kabwe [sw] è un parlamentare del partito di opposizione Chadema [sw], un blogger e un utente assiduo di Twitter. Normalmente invia messaggi su Twitter su questioni politiche ed economiche con cui si confronta in Parlamento, e sui suoi tour elettorali nel Paese. Usa spesso Twitter per comunicare con gli utenti che lo seguono.
L'anno scorso la blogger danese Pernille Bærendtsen ha studiato l'uso di elementi tradizionali e social media nella campagna elettorale della Tanzania concentrandosi sul caso di Zitto Kabwe.