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Tunisia: il rinvio delle elezioni del 24 luglio è inevitabile?

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Tunisia, Citizen Media, Elezioni, Politica

Fin dalla destituzione dell'ex presidente Zine el-Abidine Ben Ali, i Tunisini aspettano con impazienza ciò che ai loro occhi appare come l'unica garanzia di transizione democratica: elezioni libere e giuste. Lo scorso 3 marzo, il presidente ad interim Fouad Mebazaa aveva annunciato [1] [en] che le consultazioni elettorali per l'Assemblea costituente si sarebbero tenute il 24 luglio. Nonostante questo, il timore che la Tunisia non sia ancora pronta, dal punto di vista organizzativo, per le prime elezioni libere e giuste della sua storia è condiviso da molti, e notizie di un possibile rinvio circolano da tempo.

Il 22 maggio, Kamel Jandoubi, presidente della Commissione elettorale indipendente, ha proposto [2] [en] di spostare il voto al 16 ottobre, adducendo a ragioni prevalentemente logistiche e tecniche e all'assenza, nel Paese, delle “condizioni adeguate per l'organizzazione delle elezioni nella data prevista del 24 luglio”.

Il 23 maggio, dopo il Consiglio dei ministri, il governo ha dichiarato [5] [it] in via ufficiale il suo impegno a svolgere elezioni il 24 luglio. Qualche ora dopo, il comitato elettorale si è nuovamente espresso a favore della posticipazione.

Nel clima di disaccordo istituzionale e di incertezza sulla data esatta delle consultazioni elettorali, i Tunisini sono perplessi e confusi, e le parti in gioco non sembrano in grado di raggiungere un accordo.

@Atriki [6] [fr/ar]: Le ping-pong continue entre gvt et #IIE. L'1 insiste sur le maintien, l'otre sur le report wa7na nkawrou binethom #TnElec

Continua il ping-pong tra il governo e il comitato elettorale. Il primo è per il rispetto della data stabilita, il secondo per il rinvio. E noi, noi siamo la palla tra i due.

@MoezTwit [7] [fr, come tutti i link tranne ove diversamente indicato]: Bon on peut espérer que d'ici le 24 Juillet ils se mettent d'accord sur la date des élection ?

Possiamo sperare che da qui al 24 luglio si metteranno d'accordo sulla data del voto?

La maggior parte dei blogger è contro la proroga delle elezioni e ritiene che la posticipazione non porterebbe il Paese da nessuna parte, se non in una situazione di caos.

Mokhtar Yahyaoui scrive [8] su Twitter:

Tout report des élections n'a qu'un seul sens: Un saut dans l'inconnu et conduire le pays vers le chaos

Rinviare significa una sola cosa: fare un salto nel vuoto e guidare il Paese verso il disordine.

E aggiunge [9] [fr/ar]:

Il faut revenir à la rue et clamer haut et fort : “الشعب يريد الإنتخابات” ” le peuple exige les élections

Bisogna tornare in strada e gridare a gran voce: “Il popolo VUOLE le elezioni”

Altri preferiscono attribuire la colpa al governo provvisorio e al primo ministro Beji Caid Sebsi:

@Arabasta1 [10] [ar]:أطالب باجي قايد السبسي بتحمل مسؤلياته و إحترام تعهداته و الإستقالة من اليوم بسبب عدم قدرته على تنظيم الإنتخابات يوم 24

Chiedo a Beji Caid Sebsi di assumersi le sue responsabilità, di rispettare i suoi impegni, di dimettersi, a partire da oggi, in ragione della sua incapacità ad organizzare le elezioni per il 24 luglio.

@dr_heny [11]: Si #BCE ne respecte pas ses echeances #tnelec il est appelé à partir.necessité d'un vrai gouv d'union nationale puissant. #Tunisie #kasbah

Se Beji Caid Sebsi non rispetta le scadenze elettorali previste, deve dimettersi. Abbiamo bisogno di un vero ed efficace governo di unità nazionale.

Il blogger Hussein Ben Amer scrive [12] [ar]:

لا أشك لحظة واحدة في نزاهة وأمانة سي كمال الجندوبي. تاريخه يشهد له، ولكل أعضاء الهيئة المسؤولة على الإنتخابات. هم يريدون الخير للبلاد، لا شك في ذلك. لكن لا بد لنا من تحمل المسؤولية، من طرف الهيئة العليا التي تأخرت في إنجاز القانون، والحكومة التي ماطلت طويلاً قبل المصادقة على القانون الإنتخابي، وكل الأطراف التي شدتنا إلى الوراء بجدالاتها الجانبية العقيمة. كل هؤلاء مسؤلون. والشعب لن يسامحهم إن اضاعوا علينا فرصتنا التاريخية.

Non dubito minimamente dell'onestà e dell'integrità di Kamel Jandoubi. La sua storia parla per lui, e per tutti i membri del comitato elettorale. Vogliono il bene del Paese, ne sono certo. Ma è una questione di responsabilità. L'alto comitato ha impiegato molto tempo nella stesura della legge elettorale, e il governo ha tardato nell'approvarla. Le varie parti in gioco hanno ulteriormente rallentato la faccenda con le loro inutili dispute. Sono tutti responsabili, e il popolo non li perdonerà se perderemo questa occasione storica.

Fatma Arrabica solleva una questione importante [4] [ar]:

وهل تأجيل الانتخابات لمدّة شهرين سيكون كفيلا بانجاز كل المسائل العالقة ؟؟ انّ كلّ ملف من الملفات العالقة يلزمه ثورة

Ritardare le elezioni di due mesi basterà a risolvere tutte le questioni in sospeso? Ognuna di queste avrebbe bisogno di una rivoluzione a sé!

Per Mehdi Lamloum [13], infine, la proroga delle elezioni non è così importante:

Je ne pense pas que retarder les élections soit une catastrophe. D'ailleurs, peu de tunisiens semblent s'en soucier…

Non credo che posticipare sia una catastrofe. Del resto, pochi Tunisini sembrano preoccuparsene veramente..

Sembra comunque ovvio che le elezioni non si terranno 24 luglio. Intanto, gli occhi sono tutti puntati sulle reazioni delle piazze.

Questo post fa parte del nostro speciale sulla rivoluzione in Tunisia 2011 [14] [en].