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Bulgaria: un giorno senza il premier Boyko Borisov

Categorie: Europa centrale & orientale, Bulgaria, Citizen Media, Cyber-attivismo, Media & Giornalismi, Politica, Umorismo

Lo scorso 5 luglio i media mainstream bulgari sono stati coinvolti in una sfida interessante: rispondere all'appello lanciato attraverso Facebook “Un giorno senza Boyko Borisov” [1] [bg come tutti gli altri link tranne dove diversamente indicato. La pagina è ora indisponibile. A fine evento gli organizzatori hanno deciso di chiuderla per evitare l'invio di spam]. Vale a dire silenzio stampa per un giorno sul Primo Ministro bulgaro [2] [en] oppure continuare a scrivere e riportare tutto quanto lo riguardasse.

L'agenzia Reuters ha notato l'evento segnalato su Facebook e lo ha trasmesso con un titolo che risalta bene l'intento degli organizzatori: “i bulgari scommettono su un giorno senza il super impegnato primo ministro Borisov [3].”

Il Primo Ministro bulgaro Boyko Borisov. Foto dell'utente Flickr, kaladan (CC BY-SA 2.0). [4]

Il Primo Ministro bulgaro Boyko Borisov. Foto dell'utente Flickr, kaladan (CC BY-SA 2.0).

Comunque, i media bulgari, con due eccezioni significative – l'agenzia di stampa BGNES [5] e il sito Internet Mediapool [6] – non hanno risposto all'iniziativa e hanno continuato invece a seguire il Primo ministro e a scriverne. Il blogger bulgaro ed ex membro del Parlamento, Borislav Tsekov ha condiviso [7] in pieno la scelta di BGNES, dicendosi appunto “completamente d'accordo.” Altri blogger hanno notato e scritto dell'iniziativa, qualche volta [8] con commenti ironici e sarcastici a partire dai titoli dei loro articoli rivolti al Primo ministro.

In una introduzione davvero triste e, nello stesso tempo, appassionata, Nelly di Politics is arts [9] è stata abbastanza critica [10] nei confronti dei media del suo Paese, chiedendo come mai “devo leggere notizie da siti esteri, guardare tv estere e preferire le opinioni dei blogger invece di quelle dei giornalisti.”

Lo stesso Primo Ministro aveva annunciato [11] che non era interessato a tale evento ed ha poi commentato che gli organizzatori erano pagati dall'opposizione. Uno degli organizzatori dell'evento, Atanas Palov, ha detto [11] che tale accusa era ridicola e ha ribattuto – scherzando – che se il Pirmo Ministro avrebbe pagato abbastanza si sarebbe potuto magari organizzare un altro evento dal titolo “Un giorno con Boyko Borisov”.

I tre giovani che hanno partorito l'idea (gli altri due sono Kamelia Encheva e Valia Krusheva) hanno negato ogni coinvolgimento politico; uno di loro vive in Austria, uno in Belgio e uno soltanto in Bulgaria, e non sembrerebbero davvero coinvolti a livello politico.

La data del 5 luglio è stata scelta perché segnava due anni dalle elezioni del 2009 vinte, appunto, da Borisov.

Dopo la fine dell'evento gi organizzatori hanno pubblicato una lettera aperta [12], nella quale hanno spiegato che l'iniziativa non era rivolta contro il Primo Ministro, ma piuttosto verso l'attenzione che i media gli rivolgono. Nello stesso tempo, hanno fatto sapere di aver preso a prestito l'idea dall'analogo evento italiano “No Berlusconi Day [13]” e da quello polacco “Day Without Smolensk [14]“.