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Marocco: tragica ed esaltante la testimonianza personale di un attivista

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Marocco, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Giovani, Governance, Politica, Protesta, Salute

Com'è noto, i cittadini marocchini sono impegnati da mesi [1] [en, come tutti i link tranne ove diversamente indicato] in una campagna per la richiesta di riforme democratiche. Nato su Internet [2], il Movimento del 20 febbraio ha acquisito in breve tempo un ruolo di primo piano anche nelle strade, dove tramite “coordinamenti” presenti su tutto il territorio, ha ascoltato le lamentele della popolazione per poi tradurle in richieste formali e slogan, molti dei quali intonati nel corso delle proteste domenicali.

Nel tentativo in calmare le proteste, il regime ha presentato una riforma costituzionale [3] apparentemente finalizzata alla riduzione del potere della monarchia assoluta. Il 1. luglio 2011, il progetto è stato sottoposto a referendum ottenendo un'altissima percentuale di consensi. Non sono tuttavia mancate le proteste [4] degli attivisti, che hanno in più occasioni denunciato l'imparzialità della campagna e bollato la nuova costituzione come insoddisfancente nei confronti delle istanze dei manifestanti.

Manifestazione a Casablanca, 15 maggio 2011 [5]

Manifestazione a Casablanca, 15 maggio 2011. Foto di Magharebia, Flickr (CC BY 2.0).

Al di là dei dibattiti intorno alla proposta di riforma costituzionale, gli osservatori hanno evidenziato una nuova tendenza: il regime sembra infatti deciso a sconfiggere il movimento pro-democrazia, negandogli da una parte l'accesso ai media e ingaggiando dall'altra un'operazione di diffamazione nei suoi confronti.

Internet rimane dunque il canale di comunicazione principale del movimento, che utilizza senza sosta la Rete per tenere alta l'attenzione su di sé e promuovere le sue idee attraverso video, aggiornamenti e conferenze stampa. A volte però una storia personale può avere un impatto maggiore e più duraturo sul grande pubblico.

È questo il caso di Younes Loukili, un giovane sociologo le cui parole hanno immediatamente conquistato la blogosfera marocchina. In una lettera condivisa online, Younes racconta di come, dopo l'iniziale scetticismo, si sia avvicinato al Movimento del 20 febbraio, fino a diventare uno dei suoi più fedeli sostenitori. Mamfakinch!, il blog collettivo dei militanti del Movimento, ha rilanciato [6] [ar] la lettera di Younes in uno dei suoi post:

Younes scrive:

قبل خمسة أشهر لم أكن مساندا لعشرين فبراير رغم حضوري يومئذ في ساحة الحمام بالبيضاء كمشاهد مهتم بقضايا الوطن والتغيير، كما يُلزمه تخصصه العلمي بمتابعة أحداث المجتمع والناس. 

حينها، عاتبني شخصان: أولهما زوجتي التي ناقشتُ الأمر معها طويلا، كنت ملحا أن المغرب استثناء، لأنه فعلا تقدم بإصلاحات ستجهض كل محاولة لتقليد تونس أو مصر. كان موقفها مخالفا إذ رأت أن الاستبداد والفساد في السلطة والثروة ما زالا قائمين بل تفاقما أكثر، وألحت أن تحضر معي يوم 20 فبراير، فرفضتُ لظروفها الصحية. والثاني: صديقي الصحفي السعودي نواف القديمي، الذي اتفقنا أن نحضر معا إلى مسيرة الرباط، لكن تخلفت عن الموعد بعد أن استيقظت متأخرا، فهاتفني معاتبا: أفي هذا اليوم يا يونس تستيقظ متأخرا؟!
[…]
رغم ذلك أصررت على موقفي، ولم أحضر منذئذ لأي تظاهرة.

Cinque mesi fa non ero tra i sostenitori del Movimento 20 febbraio, nonostante quel giorno [20 febbraio, NdT] mi trovassi in Piazza al-Hammam a Casablanca. Ero lì in qualità di spettatore interessato alle questioni nazionali, al cambiamento e, merito della mia specializzazione scientifica, all'osservazione degli eventi e della società. 

All'epoca erano due le persone critiche della mia posizione: la prima era mia moglie, con la quale avevo a lungo discusso sull'argomento. Io sostenevo che il Marocco rappresentasse un'eccezione, convinto che le riforme opportunamente avviate dal Paese avrebbero soffocato ogni tentativo di imitare la Tunisia o l'Egitto. Mia moglie la pensava diversamente; secondo lei, l'oppressione e la corruzione all'interno dei circoli di potere non erano affatto scomparse, anzi, si erano aggravate. Insisteva perché andassi con lei alla protesta del 20 febbraio, ma rifiutai a causa del suo cattivo stato di salute. La seconda persona era il mio amico Nawaf Qudaymi, un giornalista saudita. Avevamo deciso di andare insieme a una manifestazione a Rabat, ma il giorno prestabilito mi svegliai troppo tardi, accolto da una telefonata di Nawaf che diceva “Come puoi svegliarti tardi in una giornata del genere, Younes?”
[…]
Malgrado questo, rimasi sulle mie posizioni e scelsi di non partecipare a nessuna manifestazione.

Ma un evento imprevisto avrebbe cambiato per sempre il punto di vista di Younes:

يوم الجمعة 11 مارس، نقلت زوجتي، وهي لم تكمل شهرها السابع، على جناح السرعة إلى مستشفى ابن رشد بالبيضاء، حوالي الساعة العاشرة ليلا بعد أن ساءت حالتها إثر ارتفاع الضغط الدموي، وتسببه في نزيف دماغي، وأجريت لها عملية قيصرية حوالي الواحدة ليلا لإنقاذ الجنين، وطلب منا نقل الوليد إلى الحاضنة الزجاجية في الحال، لأن الأماكن غير شاغرة، وليس أمامنا إلا مصحات خاصة يصل فيها سعر الليلة إلى 2500 درهم، طبعا إن لم تملكها عليك انتظار أقرب فرصة لتعيد و زوجتك إنتاج ولد آخر،-بعدئذ عرفت أن الوسائط و الرشاوى يمكنها أن تجد مكانا-، لكن استطعنا نقله إلى جمعية قطرة الحليب بثمن معقول. أما زوجتي فبقيت على ذلك الحال طيلة السبت والأحد، وكلما سألت طبيبا مقيما أو داخليا عن حالتها، يطلب مني الدعاء!! 

وصبيحة يوم الاثنين 14 مارس اتصل الطبيب يبلغني ضرورة القدوم من أجل إجراء فحوصات بالأشعة، ولم يفته أن يعلمني أن ثمنها 3000 درهم! فعلت ما طلب، وعلمت أن زوجتي مصابة بنزيف دماغي، والمطلوب إجراء عملية جراحية، وانتظرت إلى غاية العاشرة ليلا، ولم تجرى العملية بعد…الخ.عرفت بعد أيام أن زوجتي بقيت 48 ساعة بدون فحص، و أزيد من 72 ساعة بدون عملية، فسألت وتساءلت، فأدركت وفهمت أن قسم الفحوصات لم/لا يعمل يومي السبت والأحد، والطبيب لم/لا يعمل يومي السبت والأحد. لقد اكتشفتُ أن زوجتي تعرضت لإهمال طبي وااضح..وتأكدت في الحال أن المواطن العادي غير مسموح له بالمرض يومي السبت والأحد.

Venerdì 11 marzo, le condizioni di salute di mia moglie, che non aveva ancora completato il settimo mese di gravidanza, peggiorarono a causa dell'alta pressione e della conseguente emorragia cerebrale. Verso le dieci di sera la portai in tutta fretta all'ospedale Averroè di Casablanca, dove a l'una di notte fu sottoposta a un taglio cesareo per salvare il bambino. Ci dissero che nostro figlio aveva bisogno urgente di un'incubatrice e che avremmo dovuto cercare un altro ospedale, perché in quello non c'erano posti. Non rimaneva che rivolgerci a una clinica privata, in cui tuttavia il prezzo per notte sarebbe potuto arrivare anche a 2.500 dirham [circa 220 euro, NdT]. Altrimenti, ci dissero, avremmo dovuto aspettare e concepire un nuovo figlio. In quel momento capii che qualche bustarella ci avrebbe garantito un posto. Fu così che, pagando un prezzo accettabile, ottenemmo il trasferimento del bambino nella clinica dell'istituzione benefica Qatra al-halib. Le condizioni di mia moglie rimasero critiche fino a domenica. Ad ogni mia richiesta di informazioni, non importa se a un medico o a un tirocinante, mi veniva risposto di pregare! 

La mattina di lunedì 14 marzo dovetti tornare all'ospedale per autorizzare una TAC, e il medico che mi aveva chiamato non mancò di ricordare che avrei dovuto pagare 3.000 dirham [circa 265 euro, NdT]. Feci quanto chiedevano, e solo dopo scoprii che mia moglie aveva avuto un'emorragia cerebrale e doveva essere operata. Aspettai inutilmente fino alle dieci di sera, senza che ci fosse alcun intervento. Qualche giorno dopo venni a sapere che mia moglie aveva atteso 48 ore senza essere sottoposta a esami e altre 72 senza operazione. Chiesi ancora, finché non mi resi conto che il reparto rimaneva (o rimane) chiuso il sabato e la domenica. Lo stesso coi dottori: il sabato e la domenica non lavoravano. Capii che mia moglie era stata vittima di una chiara negligenza medica, giungendo alla conclusione che alle persone comuni non è permesso ammalarsi in quei giorni.

La lettera continua:

أبدا لن أنسى
لن أنسى.. آلام المرضى النائمين عراة ولم يسمح لهم بالدخول
لن أنسى.. الرائحة الكريهة التي تزكم الأنوف في ممرات المستشفى
لن أنسى..إنفاقي أكثر من 20000 درهم على الأدوية في مستشفى عمومي
لن أنسى.. عربدة الممرضين وأياديهم الممدودة
لن أنسى.. استعلاء الأطباء وسوء التواصل
لن أنسى.. فوضى الأمن
لن أنسى أنه بعد عشرين يوما توفيت زوجتي رحمها الله..
Non dimenticherò mai
Non dimenticherò mai… i lamenti dei pazienti che giacevano nudi sul pavimento, senza che gli fosse permesso di entrare.
Non dimenticherò mai… il puzzo che impregnava i corridoi dell'ospedale.
Non dimenticherò mai… l'aver speso più di 20.000 dirham [circa 1.770 euro, NdT] in medicine in un ospedale pubblico.
Non dimenticherò mai… l'insolenza degli infermieri.
Non dimenticherò mai… l'altezzosità e le scarse doti comunicative dei medici.
Non dimenticherò mai… il caos.
Non dimenticherò mai che dopo venti giorni…mia moglie è morta. Che Dio abbia misericordia di lei.

E così si conclude:

لقد دفعت حياتها ثمنا كي أقتنع عمليا بوجهة نظرها: الفساد مازال قائما، وأننا ندفع ثمن وجوده بالتقسيط، في الصحة، وفي الشغل، وفي السكن، وفي التعليم…

بعد كل هذا عرفتُ

عرفتُ..أنني ليس إلا مثال مكرر لآلاف الحالات اليومية في هذه البلاد..
عرفتُ.. أن صمتي كان يعني انتظار الدوْر
[…]
عرفتُ..أن حركة عشرين فبراير الصيغة الوحيدة القادرة على تغيير الوضع في المغرب الراهن..
عرفتُ..أن المطالب الفردية تتطور إلى مطالب اجتماعية ثم لا بد أن تتحول إلى مطالب سياسية..
عرفتُ..أن حركة عشرين فبراير الصيغة الوحيدة القادرة على تغيير الوضع في المغرب الراهن..
عرفتُ.. أن حركة عشرين فبراير وقفت حين جلس الجميع..
عرفتُ..أن حركة عشرين فبراير جرأة تستحق المستقبل..
عرفتُ..أنني لا بد أن أظل عشرينيا..

وليرحمك الله يا فاطمة

Mia moglie ha dato la vita per convincermi del suo punto di vista: la corruzione esiste, e ne paghiamo il prezzo a rate, nella sanità, nel lavoro, nella casa, nell'educazione…
Dopo tutto quello che è successo, so…
So che il mio non è che uno delle migliaia di casi cui assistiamo quotidianamente in questo Paese.
So che stare in silenzio significa aspettare il proprio turno.
So che le richieste individuali possono evolversi in istanze sociali e politiche.
So che il Movimento del 20 febbraio è l'unico in grado di cambiare lo status quo del Paese.
So che il Movimento del 20 febbraio si è alzato in piedi quando tutti gli altri stavano seduti.
So che il Movimento del 20 febbraio ha un coraggio degno di un futuro migliore.
So che rimarrò uno del 20 febbraio.

Che Dio abbia pietà della tua anima, Fatima.