Potrebbe ricordare il romanzo 1984 [it] di George Orwell, ma l'iniziativa volta alla creazione di una commissione di vigilanza dei media è una realtà in Russia, Paese tuttora in lotta per l'affermazione del concetto di democrazia e per la libertà di parola.
Alla base di tutto ciò, una lettera [ru, come gl altri link eccetto ove diversamente indicato] inviata al presidente Dimitry Medvedev e al primo ministro Vladimir Putin, nella quale si lamenta il basso grado di moralità in televisione. La lettera in questione è stata firmata da molti attori e artisti importanti, tra cui Nikita Mikhalkov, il regista premio Oscar “preferito” dai blogger russi.
Degrado morale
La lettera punta l'attenzione sull'immoralità dei media nazionali e lega il crescente livello del “degrado morale di larga parte della nostra società” alla mancanza di controllo da parte dello Stato:
Продолжаются попытки предать забвению и намеренно исказить отечественную историю, культуру, традиции. Нравственные идеалы, гражданственность и патриотизм в процессе воспитания и обучения детей и молодежи формируются слабо. Приходится с сожалением констатировать утрату многих базовых ценностей, падение общего культурного уровня. Во многом «благодаря» новой культурной политике государства поползла вверх кривая роста преступности, алкоголизации, наркомании, педофилии, суицидов, коррупции и прочих социальных пороков. Возрастает степень моральной деградации значительной части нашего общества. На призывы неравнодушных людей к властям остановить нравственное разложение нации мы слышим: Извините, у нас – демократия.
La lettera propone la creazione di una commissione di vigilanza responsabile del controllo del livello di moralità dei media.
Считаем необходимым приступить к созданию Общественного наблюдательного совета, осуществляющего контроль за соблюдением средствами массовой информации исторически сложившихся норм нравственности. Такой контроль, связанный с возможностью общественного порицания, не имеет ничего общего с политической цензурой недавнего исторического прошлого.
Censori oggettivi?
L'iniziativa non ha certo ricevuto consenso tra i blogger. Benchè molti di loro non fossero d'accordo con la mancanza di buon gusto delle testate locali, hanno condannato qualsiasi tentativo di censurare apertamente i loro contenuti.
La blogger helenova si domanda quali siano le ragioni della lettera. “Il testo, che tratta argomenti come la censura, la spiritualità e la chiesa, è orribile per la sua debolezza e la sua visione limitata,” scrive. “Non capisco il perchè sia stata firmata da adulti stimati e rispettati che molto probabilmente hanno provato tutti i vantaggi della censura”.
helenova è scettica riguardo al futuro di questa iniziativa e spiega i motivi per cui essa non potrebbe funzionare:
“Si potrebbe anche capirli: molto tempo fa i fiumi di cattivo gusto della tv hanno inondato tutto ciò che c'era di buono e gentile. Si dovrebbe porre fine a questa situazione, ma non saranno certo queste lettere a farlo. […] Poichè la politica di un canale TV è determinata sia dalla direzione che si occupa di soddisfare le esigenze dell'utente sia dal “Dio denaro”.
Eugenyshultz critica l'iniziativa e condanna qualsiasi tentativo di censura dei contenuti online (la pensa così la maggior parte dei blogger).
“E’ chiaro che ogni organo di censura individuale o di gruppo (anche con pochi membri) potrà diventare alla fine un “oppressore della libertà”. A quanto ho capito dal testo della lettera, secondo le idee di Mikhalkov riguardo la censura, bisogna trovare un buon censore. Ma questo approccio non porta da nessuna parte. La censura oggettiva non esiste.
Alcuni blogger non si sono trattenuti dal criticare il regista Nikita Mikhlakov, famoso per la sua guerra [en] contro i blogger stessi e le loro versioni comiche della locandina [en] del suo nuovo film “Il sole ingannatore 2″ [it].
Il blogger master-radar definisce Mikhlakov “il grande inquisitore” e batanin accusa il regista di essersi dimenticato della censura nel periodo comunista.
Nuova realtà, vecchio pensiero.
L'insoddisfazione per i bassi standard dei contenuti dei media russi è ormai annosa e ruota attorno ai programmi di intrattenimento. Il nuovo reality DOM-2 [it] è stato per lungo tempo il protagonista del feroce dibattito tra “ciò di cui la gente ha bisogno” e “ciò che la gente vuole”.
Internet non è un’ eccezione. I tentativi di presentare la rete come come un luogo per la pornografia e i pedofili vengono dall'alto. Putin affermò [en] che il 50% del contenuto di internet era pornografia e che ne era diminuita l'importanza del ruolo di fonte attendibile di informazione.
Tuttavia, l'iniziativa di creare una comissione di vigilanza probabilmente non arriverà da nessuna parte. L'odierno contenuto dei media russi è talmente deprimente e di cattivo gusto (come del resto in altri paesi) che sarà impossibile ritornare ai tempi della vecchia kultsovet, la commissione responsabile del contenuto dei prodotti artistici in Russia.
Ma la proposta di controllare il contentuto dei media è indice dell'annoso conflitto tra le nuove realtà mediatiche e i potenti russi vecchio stampo. Mentre la generazione più giovane non sembra preoccuparsi del contenuto dei media e di internet, la generazione più vecchia non capisce che la gente è libera di scegliere cosa vedere, ascoltare o leggere.