Domenica 31 luglio, alla vigilia del Ramadan [1], l'esercito siriano è entrato nella città di Hama [2] [en] e, secondo alcuni resoconti, alle 11 della mattina aveva già ucciso circa 45 persone [3] [en]. Per i siriani l'attacco assume una particolare valenza, in quanto la citta di Hama è stata teatro di uno dei più orribili massacri [4] dell'epoca moderna.
Finora la maggior parte dei tweet riguarda link a notizie e aggiornamenti, e molti provengono dalla Siria. Dall'estero, invece, arrivano per lo più condanne per le uccisioni dei civili e rabbia per l'apparente indifferenza della comunità internazionale. Tuttavia, alcuni netizen come deekelgen963 [5] [en], hanno espresso dei dubbi circa la veridicità dei resoconti giunti da Hama.
Tra le notizie che si leggono su Twitter, una in particolare salta all'occhio: Debkafile scrive “Niente acqua, elettricità e linee telefoniche per i 400.000 abitanti di Hama”.
In queste ore sono apparsi dei video girati ad Hama. In uno apparso su Shams News Network [6] [ar] si vedono, tra le immagini mosse, i carriarmati che entrano in città:
In un altro video si vede del fumo nero salire dalla città:
La giornalista della BBC Shaimaa Khalil ha fatto riferimento ai video in streaming che arrivano in diretta da Hama, disponibili presso questo archivio [7] [ar].
Ad Hama non ci sono giornalisti professionisti e il racconto di quanto sta accadendo dipende interamente dagli attivisti e dai cittadini reporter, per i quali girare video e fare fotografie significa correre rischi notevoli. Per questi motivi le notizie arrivano col contagocce, ma va segnalato che alcuni attivisti siriani come @wissamtarif [8] [en] e @malathaumran [9] [en] stanno pubblicando aggiornamenti continui tramite i loro account su Twitter.