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Londra in rivolta, i video e le testimonianze

Categorie: Europa occidentale, Regno Unito (GB), Citizen Media, Etnia, Giovani, Guerra & conflitti, Ultim'ora

L'uccisione da parte della polizia di un ventinovenne di colore a Tottenham, quartiere a nord di Londra, il 4 agosto scorso, ha generato una forte tensione culminata in una spirale di violenza. Disordini e saccheggi [1] [en, come tutti gli altri link], che vedono perlopiù coinvolti giovani, sono scoppiati nei quartieri di Londra e in altre città del Regno Unito.

Su Twitter l'hashtag #LondonRiots [2] continua ad essere costantemente aggiornato con nuovi commenti, link, e notizie riportate da testimoni oculari. Mentre un altro hashtag #RiotCleanup [3] è utilizzato da cittadini che stanno organizzando servizi volontari per aiutare a ripulire le strade e riparare i danni generati da lunghe ore di violenza.

La rivolta è cominciata sabato 6 agosto a seguito di una protesta che si stava svolgendo fuori dalla stazione di polizia di Tottenham, dove molte persone si erano riunite per chiedere “giustizia” per Mark Duggan [4]. Secondo la cronistoria fornita dalla BBC [5], la protesta, cominciata in maniera pacifica, è poi degenerata. Auto, edifici, autobus a due piani sono stati dati alle fiamme e in pochi minuti si è generato il caos.

Questo video time-lapse [6] [it] realizzato da Prokopi Constantinou [7] mostra le fiamme e il fumo salire sul cielo di Londra, nelle prime ore del mattino del 7 agosto (la musica è di Dogtanion [8]):

KC Wildmoon [9], giornalista, aggiorna sullo svolgersi degli eventi attraverso Storyful [10]. Nel frattempo, i disordini e le rivolte continuano a diffondersi e hanno toccato, dopo Londra, anche Enfield, Dalston e  Brixton.

Questa mappatura elaborata dal “radio-futurologo” James Cridland [11] (@JamesCridland) aiuta a capire l'estesione delle proteste. Una visione completa della cartina [12] mostra gli incidenti avvenuti anche a Birmingham e a Liverpool.
View Rivolte a Londra e in UK: aree visibili [13] in una mappa più dettagliata e ingrandita

Molti cittadini stanno dando il loro contributo nel tentativo di tracciare gli episodi di violenza attraverso video, foto e cartine geografiche.

Lunedì mattina, la blogger di Global Voices Janet Gunter [14] ha realizzato una “Mappatura degli incidenti a Brixton” [15], utilizzando il sistema Ushahidi Crowdmap.com [16] per tracciare le rivolte che stanno interessando il sud ovest di Londra.

A fine giornata sul sito c'erano 22 segnalazioni di saccheggi e solo una “buona notizia”, quella riguardante un panettiere del quartiere che ha offerto ai passanti dei dolcetti [17]. Tra i video caricati sul sito ce n'è uno di @subedited [18] e @emmareyn [19] che mostra, per tutta la sua durata, il saccheggio di un negozio T-Mobile a Brixton Road (maggior strada commerciale della città), mentre dal negozio accanto, H&M, altri escono portandosi via mucchi di vestiti.

Un altro video girato nel distretto Bethnal Green, est di Londra, riprende alcuni giovani che lanciano bottiglie e infrangono le vetrine dei negozi mentre molti poliziotti cercano di avvicinarsi con gli scudi alzati.

Anche il sito di news partecipate dai cittadini Blottr.com [20] pubblica una serie di notizie e foto da tutto il Paese.

Ma perché sta accadendo tutto questo?

Mentre le azioni di guerriglia urbana proseguono, la pazienza degli altri cittadini contro i rivoltosi sta diminuendo.

Questo commento su Twitter di @OxfordGirl rappresenta una sorta di sintesi di molti altri dello stesso tenore:

@OxfordGirl: [21] Questa non è una rivolta, non è una protesta e nemmeno una rivendicazione. Si tratta semplicemente di persone che stanno saccheggiando e distruggendo Londra. Che il cielo ci aiuti #LondonRiots

E anche l'artista Casey Rain [22] ha aperto un blog, in particolare sulle rivolte che stanno interessando l'area di Birmingham, [23] che ospita foto e aggiornamenti. Lunedì ha condiviso un commento personale [24] in cui invitava la gente ad avere comprensione per i rivoltosi:

È facile definire queste persone “feccia, gente che non ha altro di meglio da fare”, ma la questione è ben più profonda. Essendo io stesso giovane, appartenente a una minoranza, e che vive alla periferia della città, probabilmente conosco qualuno di questi ragazzi. Posso capire il loro sentimento di impotenza. Io sono stato abbastanza fortunato da avere successo come musicista e sono stato capace di costruirmi un futuro, ma i ragazzi che sono in strada in queste ore pensano di non averlo un futuro. Sono stati delusi dalla società, dal governo che ha tagliato i fondi per le arti e per i centri di aggregazione giovanile, la disoccupazione è diffusa al punto tale che se anche uno si impegna a cercare lavoro non riesce a trovarlo. Gli eventi generati dalla morte di Mark Duggan rappresentano il punto di ebollizione di questa situazione. Una situazione molto seria.

Il Guardian News Blog [25] continua a tenere i lettori aggiornati sull'evoluzione delle proteste. Tra i molti gruppi Facebook che in modo costante danno notizie ci sono London Riots 2011 [26] e London Riots [27].

Sylwia Presley [28] (@PresleySylwia [29]) e Asteris Masouras [30](@Asteris [31]) hanno contribuito nelle ricerche per questo post.