Si riacutizzano le tensioni etniche in Turchia a seguito degli scontri tra l'esercito e i militanti del partito separatista curdo PKK che hanno già causato più di una dozzina di vittime tra le due fazioni. I più recenti confronti, nell'ambiente già teso del distretto di Zeytinburnu [en] a Istanbul, sono sfociate nella notte dello scorso 21 luglio in scontri su larga scala quando alcuni gruppi ultra-nazionalisti turchi hanno tentato di attaccare la sede del partito BDP (sigla del Partito della Pace e della Democrazia) simpatizzante del PKK. Solo dopo diverse ore di scontri, la polizia è riuscita a riprendere il controllo della situazione. I social network, tra cui Facebook, si sono dimostrati essere per i manifestanti un efficace veicolo di comunicazione e hanno svolto un ruolo fondamentale tanto nella diffusione di notizie riguardanti gli incidenti quanto nella stessa organizzazione delle marce.
Una delle pagine Facebook più usate per chiamare a raccolta quante più persone possibili nella marcia verso la sede del BDP è stata 58 bulvar zeytinburnu [tr, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato]. Già in precedenza, in questa stessa pagina, era stato pubblicato un video di Youtube che mostrava i manifestanti ultra-nazionalisti tra le strade di Zeytinburnu mentre gridavano “I martiri non possono morire! La patria non si divide!”:
Proprio questo video ha ricevuto centinaia di “mi piace” e diversi commenti a volte di appoggio, altre di denuncia.
Subito dopo gli incidenti, è stata creata un'altra pagina Facebook dal nome “Zeytinburnu Mehmetçikleri” (“I soldati di Zeytinburnu”) che ha raggiunto in un solo giorno più di 6.000 “mi piace”. Le parole di Mustafa Kemal Atatürk [it], “Ne Mutlu Türküm diyene” (“Beato chi può dire ‘Io sono Turco’”) sono state riprese in molti commenti.
Inizialmente le agenzie di stampa avevano definito la marcia ultra-nazionalista come spontanea, successivamente però i video ripresi da testimoni diretti hanno reso evidente l'organizzazione alla base del movimento, con grandi bandiere turche e musica, come appare nel seguente video, apparso sul canale ozanisildar:
İclal Turan, presente agli scontri, sostiene che la marcia non aveva assolutamente il carattere di un movimento spontaneo:
haberlerde genellikle “bdp'lilere tepki gösteren mahalleli” diyor ama bnm sokaklarda gördüğüm organize olmuş ülkücü bir grup
Afferma anche che le tensioni a Zeytinburnu si sono scatenate tre giorni prima e si sono poi protratte fino a oggi:
zeytinburnu'ndaki olaylar 3 gün önce bdp'lilerin mahalede çöpleri yakıp evleri taşlaması ile başladı, sonra ülkücüler ayaklandı hala sürüor.
Alcune fotografie degli scontri, scattate da Ferdi Türk, mostrano come la maggior parte degli ultra-nazionalisti fosse armata di bastoni:
A quanto pare la folla ha arrecato danni all'intera proprietà privata nei pressi della zona in cui si era riunita:
Alper Budka, un giornalista presente nella zona degli incidenti ha informato tramite Twitter che è intervenuta la polizia per sedare ulteriori scontri:
Polis, kalabalığa biber gazıyla karşılık verdi. Bu sırada caddeye doğru bi havai fişek patladı. Vatandaşlar dükkanlara kaçıştı
Ha anche informato che è intervenuta la polizia anti-sommossa:
Ardından 70-80 kişilik takviye çevik kuvvet ekibi geldi. Kalabalık dağılmıştı fakat biraz sonra yeniden aynı yerde toplandlar. Hala ordalar
In riferimento all'impiego dello spray al peperoncino, İclal Turan ha affermato:
her şey bir yana polisin biber gazı kullandığı yer insanların akşam gezdiği, yürüdüğü bi yer. küçücük çocuklar gaza maruz kaldı, ağladılar!
Un abitante di Zeytinburnu, gregorumsamsam, informa che, una volta dispersa la folla, gli elicotteri della polizia hanno continuato a sorvolare la zona:
Zeytinburnu'nda olaylar nihayet duruldu galiba. sadece devriye gezen helikopterlerin sesi var şu an.
hty96, un utente di Youtube, ha pubblicato un video degli scontri tra la folla e la polizia, attualmente rimosso.
Gli scontri tra i gruppi curdi sostenitori del PKK e i gruppi turchi ultra-nazionalisti a Zeytinburnu si sono protratti per giorni a partire dalla notte del 21 luglio scorso. Alcuni sostengono che entrambi le parti si siano lasciate manipolare per riaccendere le tensioni etniche già presenti nel paese. Sinan Dirlik commenta:
zeytinburnundan günlerdir içsavaş provası uğraşındaki türk ve kürt sersemler. yangın her yeri sardığında mı rahatlayacaksınız?
Alcuni, invece, come kafa_radyo, ritengono che non sia giusto attribuire le stesse responsabilità a entrambi i gruppi:
iki tarafa da esit mesafeli olalim demek erki elinde bulunduran ezileni yok etmesine zimnen ortak olmak anlamina geliyor.
Gülçin Avşar, criticando entrambi le parti per l'uso indiscriminato della violenza a Zeytinburnu, commenta:
Zeytinburnu savaş alanına dönmüş.. Hâlâ yakıp yıkarak o çok mukaddes amaçlarına ulaşacaklarını düşünenlerin olması ne hazin…
A Zeytinburnu si teme che ancora non sia finita del tutto: ivi residente, gregorumsamsam commenta:
bu arada söylentiler doğru ise bugün Zeytinburnu'da olaylar daha da büyüyecekmiş. bu sefer diğer ilçelerden bdp'liler geliyormuş.
Informa anche che molti abitanti del distretto hanno deciso di andar via, almeno temporaneamente:
çoğu kişi diğer ilçelerdeki akrabalarına gidiyor. bir mal benim ya ben evde bekliyicem inadına. annemler bile gidiyor be.