Si riacutizzano le tensioni etniche in Turchia a seguito degli scontri tra l'esercito e i militanti del partito separatista curdo PKK che hanno già causato più di una dozzina di vittime tra le due fazioni. I più recenti confronti, nell'ambiente già teso del distretto di Zeytinburnu [1] [en] a Istanbul, sono sfociate nella notte dello scorso 21 luglio in scontri su larga scala quando alcuni gruppi ultra-nazionalisti turchi hanno tentato di attaccare la sede del partito BDP (sigla del Partito della Pace e della Democrazia) simpatizzante del PKK. Solo dopo diverse ore di scontri, la polizia è riuscita a riprendere il controllo della situazione. I social network, tra cui Facebook, si sono dimostrati essere per i manifestanti un efficace veicolo di comunicazione e hanno svolto un ruolo fondamentale tanto nella diffusione di notizie riguardanti gli incidenti quanto nella stessa organizzazione delle marce.
Una delle pagine Facebook più usate per chiamare a raccolta quante più persone possibili nella marcia verso la sede del BDP è stata 58 bulvar zeytinburnu [2] [tr, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato]. Già in precedenza, in questa stessa pagina, era stato pubblicato un video di Youtube che mostrava i manifestanti ultra-nazionalisti tra le strade di Zeytinburnu mentre gridavano “I martiri non possono morire! La patria non si divide!”:
Proprio questo video ha ricevuto centinaia di “mi piace” e diversi commenti a volte di appoggio, altre di denuncia.
Subito dopo gli incidenti, è stata creata un'altra pagina Facebook dal nome “Zeytinburnu Mehmetçikleri [3]” (“I soldati di Zeytinburnu”) che ha raggiunto in un solo giorno più di 6.000 “mi piace”. Le parole di Mustafa Kemal Atatürk [4] [it], “Ne Mutlu Türküm diyene [5]” (“Beato chi può dire ‘Io sono Turco’”) sono state riprese in molti commenti.
Inizialmente le agenzie di stampa avevano definito la marcia ultra-nazionalista come spontanea, successivamente però i video ripresi da testimoni diretti hanno reso evidente l'organizzazione alla base del movimento, con grandi bandiere turche e musica, come appare nel seguente video, apparso sul canale ozanisildar [6]:
İclal Turan [7], presente agli scontri, sostiene [8] che la marcia non aveva assolutamente il carattere di un movimento spontaneo:
haberlerde genellikle “bdp'lilere tepki gösteren mahalleli” diyor ama bnm sokaklarda gördüğüm organize olmuş ülkücü bir grup
Afferma [10] anche che le tensioni a Zeytinburnu si sono scatenate tre giorni prima e si sono poi protratte fino a oggi:
zeytinburnu'ndaki olaylar 3 gün önce bdp'lilerin mahalede çöpleri yakıp evleri taşlaması ile başladı, sonra ülkücüler ayaklandı hala sürüor.
Alcune fotografie degli scontri, scattate da Ferdi Türk [11], mostrano come la maggior parte degli ultra-nazionalisti fosse armata di bastoni:
A quanto pare la folla ha arrecato danni all'intera proprietà privata nei pressi della zona in cui si era riunita:
Alper Budka [15], un giornalista presente nella zona degli incidenti ha informato [16] tramite Twitter che è intervenuta la polizia per sedare ulteriori scontri:
Polis, kalabalığa biber gazıyla karşılık verdi. Bu sırada caddeye doğru bi havai fişek patladı. Vatandaşlar dükkanlara kaçıştı
Ha anche informato [17] che è intervenuta la polizia anti-sommossa:
Ardından 70-80 kişilik takviye çevik kuvvet ekibi geldi. Kalabalık dağılmıştı fakat biraz sonra yeniden aynı yerde toplandlar. Hala ordalar
In riferimento all'impiego dello spray al peperoncino, İclal Turan [7] ha affermato [18]:
her şey bir yana polisin biber gazı kullandığı yer insanların akşam gezdiği, yürüdüğü bi yer. küçücük çocuklar gaza maruz kaldı, ağladılar!
Un abitante di Zeytinburnu, gregorumsamsam [19], informa [20] che, una volta dispersa la folla, gli elicotteri della polizia hanno continuato a sorvolare la zona:
Zeytinburnu'nda olaylar nihayet duruldu galiba. sadece devriye gezen helikopterlerin sesi var şu an.
hty96 [21], un utente di Youtube, ha pubblicato un video degli scontri tra la folla e la polizia, attualmente rimosso [22].
Gli scontri tra i gruppi curdi sostenitori del PKK e i gruppi turchi ultra-nazionalisti a Zeytinburnu si sono protratti per giorni a partire dalla notte del 21 luglio scorso. Alcuni sostengono che entrambi le parti si siano lasciate manipolare per riaccendere le tensioni etniche già presenti nel paese. Sinan Dirlik [23] commenta [24]:
zeytinburnundan günlerdir içsavaş provası uğraşındaki türk ve kürt sersemler. yangın her yeri sardığında mı rahatlayacaksınız?
Alcuni, invece, come kafa_radyo [25], ritengono che non sia giusto attribuire le stesse responsabilità a entrambi i gruppi:
iki tarafa da esit mesafeli olalim demek erki elinde bulunduran ezileni yok etmesine zimnen ortak olmak anlamina geliyor.
Gülçin Avşar [26], criticando entrambi le parti per l'uso indiscriminato della violenza a Zeytinburnu, commenta [27]:
Zeytinburnu savaş alanına dönmüş.. Hâlâ yakıp yıkarak o çok mukaddes amaçlarına ulaşacaklarını düşünenlerin olması ne hazin…
A Zeytinburnu si teme che ancora non sia finita del tutto: ivi residente, gregorumsamsam [19] commenta [28]:
bu arada söylentiler doğru ise bugün Zeytinburnu'da olaylar daha da büyüyecekmiş. bu sefer diğer ilçelerden bdp'liler geliyormuş.
Informa [29] anche che molti abitanti del distretto hanno deciso di andar via, almeno temporaneamente:
çoğu kişi diğer ilçelerdeki akrabalarına gidiyor. bir mal benim ya ben evde bekliyicem inadına. annemler bile gidiyor be.