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Commenti e riflessioni via Twitter dopo l'esecuzione di Troy Davis

Categorie: Caraibi, Nord America, Barbados, U.S.A., Citizen Media, Diritti umani, Etnia, Protesta

Dopo l'esecuzione di Troy Davis [1] [en, come tutti gli altri link], il 21 settembre scorso in Georgia, USA, cittadini di ogni parte del mondo e, in particolare, dagli Stati Uniti, hanno voluto esprimere il proprio cordoglio anche tramite Twitter. In poco tempo, l'hashtag #RIPTroyDavis (Riposa in pace, Troy Davis) è diventato uno dei più citati, accompagnando simbolicamente le manifestazioni di solidarietà e riflessioni personali in memoria di Davis, così come vari commenti sull'attuale legislazione statunitense relativa alla pena capitale.

Da Philadelphia, @ShamaraOnAir segnala [2]:

Sto guardando la CNN. Ora del decesso 23.08 #RIPTROYDAVIS

Dall'Iowa, @Jasminenkelly scrive [3]:

Razzismo e ingiustizia esistono ancora, anche se hanno assunto una nuova forma… i KKK (Ku Klux Klan) non si nascondono più dietro un lenzuolo, oggi sono i nostri legislatori. #RIPTROYDAVIS

Immagine di Tricia Wang per la campagna a sostegno di Troy Davis, caricata su Flickr da dabnotu (CC BY-NC-SA 2.0). [4]

Immagine di Tricia Wang per la campagna a sostegno di Troy Davis, caricata su Flickr da dabnotu (CC BY-NC-SA 2.0).

Il giornalista Dan Gillmor si scaglia contro la pena di morte e commenta [5]:

L'esistenza della pena di morte è già di per sé un fatto piuttosto agghiacciante. Questa notte però, il nostro sistema di “giustizia” ha ucciso un'altra persona la cui colpevolezza è seriamente in dubbio. Una vera farsa.

Da Barbados, @bajanswaggboy osserva [6]:

#RIPTroyDavis. Nessuna arma del delitto, niente DNA, 7 testimoni su 9 ritrattano le loro deposizioni. Sul serio? Come si può condannare qualcuno senza prove evidenti?

Mentre, dalla Gran Bretagna, @tweety_coco scrive [7]:

Sono ancora scioccata. Non riesco proprio a credere che tutto questo possa accadere nel 2011. #riptroydavis

Linda Sarsour (@lsarsour), un'attivista palestino-americana, afferma [8]:

#TroyDavis sarà la benzina che alimenterà la mia battaglia per la giustizia sociale. Non ci dimenticheremo mai di lui. #RIPTroyDavis

Il caso di Troy Davis ha evidentemente interessato e mobilitato gran parte dell'opinione pubblica, tuttavia, sono in molti a ritenere cinicamente che si sia trattato di un fuoco di paglia e che i cittadini statunitensi, dopo la morte di Davis, non continueranno a battersi per l'abolizione della pena capitale.

Oppure, come il palestinese @Falasteeni sintetizza [9] poco prima dell'esecuzione di Davis:

Quello che mi rattrista di più riguardo l'omicidio annunciato di #TroyDavis è che non accadrà niente di nuovo, nessuna mobilitazione sociale riuscirà a svilupparsi abbastanza da assicurare che tutto ciò non si verifichi ancora.