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Perú: preservare e diffondere la lingua Quechua anche grazie a Internet

Categorie: America Latina, Perù, Arte & Cultura, Citizen Media, Indigeni, Linguaggi, Tecnologia

Il quechua, o Runa Simi, è una delle lingue native del Perú, la cui diffusione risale probabilmente alla metà dell'anno 1000. Parlata da 8-10 milioni di persone, oggi rappresenta il ceppo linguistico più diffuso in Bolivia [1] [it], Perú [2] [it] e Ecuador [3] [it] dopo le lingue indoeuropee [4] [it] — secondo la versione spagnola di Wikipedia [5] [es, come per tutti gli altri link eccetto ove diversamente indicato] , dove si trova anche questa definizione:

Hacia el siglo XV [6], el llamado quechua clásico [5] se convirtió en una importante lengua vehicular [7] del Antiguo Perú [8] y fue adoptado como lengua oficial [9] por el Estado incaico [10]. Esta variante fue la lengua más importante empleada para la catequesis [11] de los indígenas durante la colonia. A inicios del siglo XX [12], el quechua sufrió un retroceso por el avance del español [13] a través de la escolarización del medio rural.

Nel quechua classico [5] divenne la più importante lingua franca [14] dell’antico Perú [8] e venne adottato come lingua ufficiale [15] [it] dallo Impero Incas [16] [it]. Tale variante fu la lingua più importante usata per la catechesi [11] degli indigeni durante la colonizzazione. All'inizio del XX°secolo [17] [it], in seguito alla diffusione della scolarizzazione nelle campagne, il quechua venne soppiantato dallo spagnolo [18] [it] .

"Il sentiero della volpe" in quechua. Foto ripresa da Flickr [19]

“Il sentiero della volpe” in quechua. Foto ripresa da Flickr

 

La costituzione peruviana [20] (articolo 48) la definisce lingua ufficiale nelle zone in cui predomina, che sono principalmente la zona della Sierra o le Ande peruviane [21], ma la sua influenza si nota anche rispetto al castigliano e a diverse lingue amazzoniche. Senza dubbio il termine quechua indica in realtà diversi dialetti: in Perú principalmente il cusqueño o pentavocálico, e l'ayacuchano o trivocálico, anche se le differenze non sono abissali [22], e non si tratta delle uniche variazioni esistenti. Nonostante si sia parlato della discriminazione esistente [23] nell'uso del quechua, e del pericolo che scompaia [24], le opinioni al rispetto sono molto diverse [25].

Su internet il quechua è presente in diverse forme, tra cui la più famosa è probabilmente la versione di Google in quechua [26] [qu]. Anche Wikipedia ha una pagina in quechua [27] [qu], che è arrivata a ormai 16.631 articoli. Per quanto riguarda gli strumenti, la pagina web El quechua en internet [28] ne offre di diversi e lo stesso vale per la lingua Runasimi [29]. Nella pagina ¡Bienvenidos al Quechua! [30] si possono trovare forum di dibattito sul quechua, registrazioni e link a altre pagine di interesse. Su Slideshare sono state caricate molte presentazioni [31] su specifici aspetti della lingua quechua.

Per chi è interessato a imparare il quechua, la pagina Runasimi.org [32] offre contenuti grammaticali e un dizionario online, mentre nella pagina Runasimi.net [33] una commissione ha elencato una serie di studi per standardizzare il quechua. La pagina web Idioma quechua [34] incentiva l'apprendimento della lingua e contiene una serie di registrazioni di racconti andini narrati in quechua. Esiste anche il corso di quechua [35] di Yachay e quello della PUCP [36].

Ci sono poi rappresentanti della comunità quechua che hanno dato il loro contributo affinchè questa lingua permanga e si diffonda nel web. È il caso di Noemí Vizcardo, che con il suo blog bilingue Hablaquechua [37] ormai dal 2005 sostiene al meglio la causa. L'autore di questo posto l'ha intervistata [38] nel 2006 e questa la sua definizione del quechua:

El quechua para mi es connatural, es decir siempre estuvo presente desde que fui concebida, pues provengo de un pueblo bilingüe donde el común denominador es la comunicación oral en quechua, pese a que en mi casa mi padre prohibía que lo hablemos por el casi generalizado y errado concepto de la sociedad criolla de ese entonces, que era un lenguaje de los “indios”

[..] qualcosa di connaturale, che ha sempre fatto parte di me dal momento in cui sono stata concepita, dal momento che provengo da un villaggio bilingue dove il comune denominatore è la comunicazione orale in quechua, nonostante in casa nostra mio padre ci proibisse di parlarlo a causa del comune e sbagliato pregiudizio della società creola di allora per cui si trattava della lingua degli “indigeni”

Un altro esempio è il blog di Dina Vela Quechua nuestra lengua [39], dove viene anche affrontato il tema del sistema numerale:

Las investigaciones que se han realizado sobre los números en quechua nos muestran que en el Antiguo Perú, los incas usaban el sistema decimal. Esto se ha podido determinar gracias a la interpretación de los quipus, los cuales están organizados de tal forma que los nudos nos muestran de acuerdo a su ubicación la representación de las unidades, decenas, centenas, etc. […] acercarnos a los números en quechua nos permite dar una mirada a nuestra historia y revalorar la importancia del runasimi. En este link [40], podremos apreciar un vídeo de una clase sobre los números básicos, con un alumno de 7 años que está aprendiendo el quechua cuzqueño, sujeto a las normas de la Academia Mayor de la Lengua Quechua.

Le ricerche fatte sui numeri usati in quechua ci mostrano che nell'antico Perù, gli inca usavano il sistema decimale. È stato possibile determinare questo elemento grazie all'interpretazione dei quipus, che sono organizzati in modo tale che i nodi, a seconda della loro collocazione, rappresentino le unità, le decine, le centinaia etc. […] avvicinarsi ai numeri usati in quechua ci permette di capire la nostra storia e ridare importanza al runasimi. In questo video [40], è stata ripresa una lezione sui numeri elementari, in cui un alunno di 7 anni, sta imparando la lingua quechua parlata a Cuzco e soggetta alle regole dell’ Academia Mayor de la Lengua Quechua.

Nancy Ayala ha invece creato un blog che fa parte della network mediatico RPP — Tukuy niraq willakuykuna [41] [qu] — da cui proviene questo breve estratto [42]:

A modo de comentario podemos mencionar que una de las características de este bello y dulce idioma es su carácter aglutinante, porque une o abraza dos o más palabras del Español utilizando sufijos, esto quiere decir que una oración de varias palabras en Español se puede expresar en una sola palabra, por ejemplo, la oración te quiero mucho se aglutina en la palabra quechua kuyakuykim.

Ci sembra importante far presente che una delle caratteristiche di questa bella e dolce lingua, è il suo carattere aggregante che permette di tradurre due o più parole in spagnolo in una sola ricorrendo a suffissi. Questo significa che una frase in spagnolo composta da più vocaboli in quechua si può tradurre con un'unica parola, ad esempio: la frase ti amo tanto in quechua si traduce kuyakuykim.

Il blog Allillanchu [43] di Lorena Chauca, con uno scopo più didattico fa notare [44] la presenza quotidiana del quechua nelle conversazioni dei peruviani:

los peruanos usamos más palabras en quechua de las que creemos. Y es que “cancha” proviene de la palabra quechua “Kancha”, que significa patio, corralón o solar. “Chiripa” quiere decir casualidad o azar en quechua. La expresión “pucho” viene de “puchu”, que en quechua significa residuo o sobrante. El nombre de la lotería más conocida del Perú, la “T'inka”, significa juego. Al gato se le conoce como “michi” y la palabra “yapa”, que es de uso popular entre los peruanos, significa aumento.

noi peruviani usiamo più termini in quechua di quanto pensiamo. Ad esempio “cancha” proviene dalla parola quechua “Kancha”, che significa cortile, patio. “Chiripa” vuole dire casualità o fato in quechua. La parola “pucho” deriva da “puchu”, che in quechua significa resto o ciò che resta. Il nome della lotteria più famosa del Perú, la “T'inka”, significa gioco. Il gatto viene chiamato comunemente “michi” e la parola “yapa”, molto usata dai peruviani, significa aumento.

Altri esempio di blog in quechua sono: Runasimillapi [45] [qu], Runasimi ñawpa willana [46], Runasimi (Quechua) [47] [qu], runasimi qallarisun [48] [qu]. Esistono anche gruppi e pagine in Facebook, come Admiradores del idioma quechua (Runasimi) [49] o Runa Simi Raymi Suyu [50]. E in Twitter esiste @hablemosquechua [51] che illustra periodicamente la corretta pronuncia di vari termini in runa simi.

È importante anche menzionare Runasimipi.org [52], la pagina web di un gruppo che sta cercando di realizzare un software in quechua. Nel loro manifesto dichiarano [53]:

Hoy en día, muchos piensan que el runasimi es sólo una lengua de nuestros antepasados y sólo sirve para cosas del pasado. Muchos niños en la ciudad tienen vergüenza de hablar en quechua con sus amigos. Se dice que el quechua no sirve para las cosas «chéveres», especialmente con las cosas de modernidad y de tecnología. Frente a ello, declaramos que el runasimi es una lengua rica que puede utilizarse en todos los contextos, inclusive en la tecnología. El runasimi no sólo representa un gran acervo cultural y lingüístico, es también una lengua viva y necesaria para el futuro andino. Pero, queremos que todos valoren esta lengua no sólo como la lengua “de los Inkas”, también como la lengua de hoy que es muy adaptable y de expresión rica.

Oggi molti pensano che il runasimi sia semplicemente una delle lingue dei nostri antenati e che serva solo per riferirsi a cose del passato. Molti bambini in città si vergognano di parlare in quechua con i loro amici. Il pregiudizio è che il quechua non si possa usare per riferirsi alle cose «di moda», specialmente se si tratta di concetti o oggetti moderni e tecnologici. Secondo noi il runasimi invece è una lingua ricca che si adatta a ogni contesto, incluso quello tecnologico. Il runasimi rappresenta un grande universo culturale e linguistico ed allo stesso tempo è una lingua viva e necessaria per il progresso della cultura andina. Vorremmo che tutti considerassero questa lingua non solo come la lingua degli “Inca”, ma anche come una lingua contemporanea, che offre la possibilità di adattarsi a nuovi contesti e che conia nuove espressioni.

Il quechua, o Runa Simi, è una lingua viva e in costante evoluzione, che costituisce una delle eredità delle culture indigene millenarie e che sta ricorrendo a internet per poter continuare a diffondersi nel XXI° secolo. È una lingua che si avvale di mezzi e strumenti di ogni tipo, anche non peruviani, per affascinare e interessare con il suo suono e le sue immagini un numero sempre maggiore di persone. Un esempio sono questi [54] due [55] video musicali.

Questo post è già apparso su Globalizado [56], il blog personale di Juan Arellano.