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Argentina: i blogger discutono le elezioni presidenziali

Categorie: America Latina, Argentina, Citizen Media, Elezioni, Politica

Le elezioni presidenziali in Argentina si sono concluse con un risultato alquanto prevedibile: la rielezione dell'attuale presidente, Cristina Fernández de Kirchner. Dopo l'evidente vittoria nelle primarie di pochi mesi fa, i 37 punti che separavano la presidentessa dal secondo candidato non hanno sorpreso neanche l'opposizione. Il trionfo schiacciante ha indotto molti blog ad analizzare le circostanze politiche del caso. Sin dal 2009 la blogosfera kirchnerista ha mostrato un grande dinamismo, nonostante anche altri partiti abbiano cercato di far sentire la propria voce nel web.

Ascoltiamo allora la voce dei blog politicamente vicini al governo a cominciare da Arte Política [1] [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato], che così si esprime:

Somos un país mejor porque, 28 años después, la democracia argentina está más viva y más vibrante que nunca. Con elecciones limpias, libres, y en donde participa rutinariamente casi el 80% de los electores.

Siamo un paese migliore, 28 anni dopo la democrazia è più viva e fervida che mai. Con elezioni pulite, libere e a cui partecipa regolarmente quasi l'80% degli elettori.
Fila ai seggi a Buenos Aires, Argentina, 23 ottobre 2011. [2]

Fila ai seggi a Buenos Aires, Argentina, 23 ottobre 2011. Demian Martinez, Copyright Demotix

Sul blog Bolazos de los medios [3], Ariel Andres Tapia ricorda le molteplici “profezie” pubblicate dalla stampa tra il 2009 e oggi, che sostenevano che il governo kirchnerista avesse ormai i giorni contati. Lo stesso tema è affrontato su El Magma [4].

Su Mundo Perverso [5] si legge:

Ayer fue un día verdaderamente histórico. Luego de 4 años de gobernar contra las cuerdas, con la presión constante y operaciones de prensa permanentes en contra, con un vicepresidente opositor y con una oposición que no tuvo límites ni reparos a la hora del odio y la irracionalidad, ganó Cristina y, con ella, ganó Argentina.

Quella di ieri è stata una vera e propria giornata storica. Dopo 4 anni, governando con il rischio di cadere da un giorno all'altro, sotto costante pressione e con la stampa sempre contraria, con un vicepresidente ostile e un'opposizione pronta a rispondere con odio e irrazionalità, ha vinto Cristina, e con lei l'Argentina.

La Lectora Provisoria [6], un blog identificato con la Coalición Cívica (CC) di Elisa Carrió [7] [it], scrive:

Ahora, estoicismo. Habrá que digerir la apabullante derrota y no pensar demasiado en los tiempos que tenemos por delante.

Adesso, stoicismo. Dovremo digerire l'avvilente sconfitta prima di pensare ai tempi duri che ci aspettano.

La sua candidata, Carrió, infatti, è risultata ultima tra i candidati alla presidenza, con meno del 2% dei voti, quando invece nelle presidenziali anteriori aveva superato il 20%. Il blog del kirchnerista Militancia Kreativa [8] prende di mira un candidato del CC, Fernando Iglesias, che non ha raggiunto neanche i voti sufficienti ad entrare nel Congresso. Iglesias ha pubblicato sul suo blog [9] un articolo dedicato alla valutazione dei risultati del 23 ottobre scorso.

Sul suo blog, Hernán Haines [10] sostiene:

Hubo un 45 por ciento del electorado que no la votó [se refiere a la presidenta] y, por lo tanto, no merece ser descalificado ni subestimado (…) Sra. de Kirchner, por favor, tome nota de lo que sucede en el resto del mundo. En las naciones en donde los gobiernos se vienen abajo es, justamente, porque sus líderes, electos por grandes mayorías, luego se olvidan de su pueblo y éste, más tarde o más temprano, reacciona.

C'è stato un 45% dell'elettorato che non l'ha votata [riferendosi alla presidentessa] e questo va tenuto in considerazione, non è da sottovalutare (…). Sra. de Kirchner, la prego di prendere nota di quanto sta accadendo nel resto del mondo. Nelle nazioni dove i governi cadono, e con ragione, perchè i loro leader, eletti dalla grande maggioranza, in seguito dimenticano il popolo che, prima o poi, reagisce.

Sul blog della Comuna 12 dell'Unión Cívica Radical [11], uno dei partiti argentini più tradizionali arrivato al terzo posto nelle elezioni presidenziali, Ernesto Sanz fa un'analisi delle elezioni e delle sfide che il partito dovrà intraprendere in futuro.

E per concludere, Fabio [12] fa un'analisi delle differenze nella quantità dei voti che hanno ottenuto i vari candidati alla presidenza nelle primarie e successivamente nelle elezioni.