Aberash Hailay è un'assistente di volo della Ethiopian Airlines. È stata aggredita dall'ex marito, Fisseha Tadesse, che l'ha pugnalata a entrambi gli occhi a Bangkok, in Tailandia. Gli attivisti etiopi si stanno mobilitando su Internet al fine di chiedere giustizia per Aberash Hailay e cercare di portare l'attenzione sul problema della violenza nei confronti delle donne nel loro Paese.
Billene Seyoum ha riportato la storia sul blog African Feminism [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente segnalato] il 19 settembre scorso. Scrive:
Aberash, un'assistente di volo della Ethiopian Airlines, è stata aggredita dell'ex marito Fisseha Tadesse che l'ha pugnalata agli occhi con un coltello e si trova adesso in ospedale a Bangkok, in Tailandia. I medici stanno tentando disperatamente di salvarle almeno un occhio nonostante le possibilità di riuscita siano molto basse. Secondo il quotidiano amarico The Reporter, Aberash era stata sposata per sette anni prima della consensuale e tranquilla fine del rapporto avvenuta pochi mesi fa. Suo zio racconta di averli invitati entrambi a casa sua la notte del fatto e di averli trovati “in buone condizioni”, qualunque cosa questo possa significare. Ciò che però l'articolo non dice è che i suoi occhi sono stati colpiti ripetutamente e da angolazioni differenti, cosa che non ha permesso ai chirurghi di ricucire quelle fessure dove prima c'erano due occhi bellissimi.
Le sue ferite e il suo dolore sono il simbolo di una società malata, macchiata dalle lacrime e dal sangue di tantissime donne i cui pianti e appelli spesso non sono ascoltati o sono ridotti al silenzio da tabù culturali.
Il 22 settembre i netizen hanno cominciato una campagna su Facebook chiamata “Ahun BeAyne Meta!!!” Campagna per Aberash Hailay e per tutte le vittime della violenza contro le donne. La pagina della campagna che già conta più di 200 “mi piace” recita così:
“Ahun BeAyne Meta!!!” (“Adesso sui MIEI occhi”). In amarico questa frase esprime un sentimento verso un'ingiustizia o un atto grave commesso contro una persona e che va oltre il solo danno fisico.
Le ultime notizie sul caso:
Martedi 18 ottobre, ore 09:00 – Udienza in tribunale per il caso Aberash Hailay. La Rete dell'Associazione delle Donne Etiopi (NEWA) ti chiede ti comparire e far sentire la tua voce.
Altra pagina su Facebook, con più di 900 “mi piace”, chiamata Giustizia per Aberash Hailay:
Questa pagina è stata creata per innalzare la nostra VOCE di giustizia!! Per Aberash Hailay e per tutte le donne che tutti i giorni in Etiopia e nel mondo vengono terrorizzate, abusate e molestate da uomini!!!!
Più di 1.300 persone hanno già firmato una petizione online destinata al governo etiope per fermare la violenza contro le donne. Recita così:
Per proteggere e riparare all'ingiustizia commessa contro Aberash Hailay, un'assistente di volo della Ethiopian Airlines, e innumerevoli altre donne che hanno subito attacchi alla propria persona.
Etsub Ethiopia, uno dei firmatari della petizione, dice:
È triste che non ci sia del supporto reale da parte di nessuna organizzazione, governativa o meno. Ci sono tantissime donne che hanno provato a ottenere aiuto dal governo ……. è veramente triste, questa situazione deve finire e il governo deve attivarsi per far ciò.
La campagna “Ahun BeAyne Meta” è stata lanciata il mese scorso ad Addis Ababa:
L'incontro la mattina del 23 settembre allo Sheraton Addis aveva un triplice scopo:
1. Rilasciare una dichiarazione alla stampa sul caso di Aberash Hailay e delle altre vittime di violenza contro le donne.
2. Svelare la lettera aperta indirizzata al Primo Ministro Meles Zenawi e firmare la petizione.
3. Discutere del problema dell'aumento della violenza contro le donne in Etiopia e pensare a delle strategie per trovare una soluzione.
La lettera aperta al Primo Ministro Melese Zenawi recita:
Sua Eccellenza, Lei stesso ha in diverse occasioni parlato del problema della violenza contro le donne. La questione della violenza di genere è intrinsicamente legata a fattori politici, economici, sociali e tradizionali e richiede che i leader nei vari settori giochino un ruolo fondamentale … Leggi il testo intero.
I netizen etiopi hanno intrapreso un'altra campagna online, quella per Shweya Mullah. Shweya Mullah è una donna etiope di 30 anni, brutalmente torturata dalla moglie del figlio di Gheddafi.