Arabia Saudita: Rilasciati i video blogger che denunciarono la povertà a Riyadh
Circa due settimane fa, le autorità saudite avevano arrestato i tre giovani video blogger Firas Buqna, Hussam Al-Darwish e Khaled Al-Rasheed, in seguito alla pubblicazione online del quarto episodio del loro programma Malub Alena, il cui titolo potrebbe tradursi come Ci stanno imbrogliando. Il programma, che negli altri episodi aveva affrontato temi legati ai giovani e alla corruzione nella polizia, nella sua quarta puntata si occupava della povertà in uno dei quartieri periferici di Riyadh. Prima dell'arresto il video era stato visto da un discreto numero di persone, ma nei giorni immediatamente successivi ha raggiunto i 600.000 spettatori.
Riportiamo di seguito una versione del video da YouTube in arabo con sottotitoli in inglese:
Il titolo del programma è presto diventato anche un hashtag su Twitter, #Mal3ob3lena, dove molti utenti sauditi hanno espresso la loro indignazione nei confronti dell'arresto dei tre giovani e l'amarezza per le limitazioni imposte nel loro paese alla libertà di espressione. L'etichetta compare spesso insieme ad un'altra, #e3teqal (traducibile con Arresto), in uso ormai da mesi, dove vengono riportati aggiornamenti e discussa la situazione di migliaia di detenuti sauditi, molti dei quali si sono visti arrestare senza motivo e negare un processo equo.
Il blogger saudita Haneen ha descritto in un suo post [ar, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] il contenuto del video:
Le reazioni al rilascio dei giovani si sono manifestate soprattutto su Twitter. La madre di Firas (@omm_feras), dopo l'arresto del figlio si è iscritta a Twitter, dove le sue preghiere hanno suscitato grande supporto e solidarietà, e dove, dopo la liberazione, ha ringraziato così i più di 6000 utenti che l'hanno seguita:
Il blogger saudita Khaled Al-Nasser (@Mashi9a7) ritiene che gli arresti siano serviti alla causa:
così come sostiene il blogger saudita Abdullah Al-Suwaiyan nel suo post pubblicato dopo l'arresto e intitolato Firas … il profeta dei nuovi media:
Saad Al-Najdi (@SNajdi) coglie l'opportunità per fare un paragone tra i media tradizionali e il giornalismo partecipativo:
Lahem Alnasser (@lahem88) mette in relazione i video blogger e i detenuti politici in Arabia Saudita:
Un altro utente saudita (@SaudiLibral) vede il loro rilascio come una vittoria:
Ali Al-Nuaim (@nuaim2), un amico di Firas, ne riporta le parole dopo il rilascio:
Saudi (@eyad94Z) esprime la sua felicità per il rilascio:
Dhary Al-Sahbibi (@iDharoooy212) pone una domanda ripresa anche da altri:
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