Lo scorso 7 novembre la piattaforma petrolifera Frade, operata dalla società di trivellazione Chevron-Texaco, ha iniziato a perdere greggio. Si trova a Bacia de Campos, 350 km a nord di Rio de Janeiro. Lo scorso lunedì 21 novembre, Chevron ha ricevuto una multa di 50 milioni di reai brasiliani (circa 20 milioni di euro), il massimo consentito dall’IBAMA [en] (Brazilian Institute of Environment and Renewable Natural Resources).
Sebbene si ritenga che la perdita di petrolio sia ora sotto controllo [en], ulteriori spiegazioni da parte della Chevron sono attese per i prossimi giorni. Intanto quello che inizialmente aveva avuto poco spazio sui media tradizionali ha spinto molti blogger a criticare la mancanza di approfondimento giornalistico sulla complessità del disastro ambientale.
“Il silenzio è criminale”
Il giornalista Fernando Brito, sul blog del deputato federale Brizola Neto Tijolaço [pt, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato], ha deciso di “nuotare contro la corrente dei media”, che ritiene essere una semplice ripubblicazione di comunicati stampa aziendali. Si è imbarcato in un approfondito e instancabile lavoro di giornalismo investigativo, cercando di gettare luce sul caso, con 25 post di denuncia in solo due settimane. In un’intervista per il blog Vi O Mundo, ha spiegato i resoconti delle testate tradizionali rivelassero qualcosa di sbagliato:
Primeira: a Chevron-Texaco demorou para admitir o problema e, quando o fez, foi por uma nota marota, dizendo que havia sido detectado vazamento “entre o campo de Frade e o de Roncador – que é operado pela Petrobras – quando, na verdade, ele se deu bem próximo de uma de suas plataformas de perfuração, a Sedco706 (…).
Segunda: a história de que falha geológica seria a causa. É improvável que falhas geológicas capazes de provocar um derramamento no mar não tivessem sido detectadas nos estudos sísmicos que precedem a perfuração.
Terceira: mesmo depois de a presidenta Dilma Rousseff ter determinado em 11 de novembro a investigação rigorosa do caso, a nossa imprensa (…) continuou a dar quase nenhuma importância ao caso da Chevron-Texaco, uma multinacional com boas relações com o senhor José Serra.
Primo, Chevron-Texaco è stata lenta ad ammettere il problema, e quando lo ha fatto, è stato con una comunicazione ufficiale, dicendo che la perdita era stata individuata “fra il giacimento Frade e il Roncador, operato da Petrobras”, quando di fatto è successo molto vicino alla sua piattaforma di trivellazione, la Sedco706 (…).
Secondo, la storia che una faglia geologica abbia potuto essere la causa. È improbabile che una faglia capace di provocare una fuoriuscita in mare non sia stata individuata durante i rilevamenti sismici precedenti alla trivellazione.
Terzo, anche dopo che l'11 novembre il Presidente Rousseff ha stabilito una rigorosa indagine sul caso, la nostra stampa (…) ha continuato a dare poca o nessuna importanza al caso Chevron-Texaco, multinazionale in buoni rapporti con il signor José Serra (governatore e sindaco di San Paolo [it], ex candidato alla presidenza del Brasile).
Fornendo ulteriori informazioni sul terzo punto citato sopra, l'economista Pedro Migão, nel blog Ouro de Tolo, ricorda un post che aveva scritto l'anno scorso sulle “rivelazioni di Wikileaks“.
sobre o lobby que as petrolíferas americanas estavam fazendo junto a setores da imprensa e a políticos do PSDB para terem o controle do pré sal – que é a última fronteira petrolífera mundial.
Mentre veniva innescato il dibattito pubblico sui pericoli ambientali della trivellazione petrolifera offshore, Greenpeace Brasile ha iniziato a diffondere lo hashtag #VazaChevron (Versa Chevron, un gioco di parole con Vai Via Chevron), e ha colto l'occasione per promuovere una petizione contro lo sfruttamento delle riserve petrolifere programmato nella regione di Abrolhos, area protetta nello stato di Bahia.
La manifestazione di Greenpeace Brasile esorta la Chevron a essere trasparente su cause ed effetti della fuoriuscita di petrolio
Valéria Müller (@valeria47), da Porto Alegre, scrive su Twitter:
Quando se tem dinheiro, dá até pra derramar petróleo no mar que não vira notícia. Taí a Chevron-Texaco pra provar isso. # VazaChevron
Su Twitter, in molti hanno anche commentato l'importo della multa, che corrisponde pressappoco al “profitto di mezza giornata” [en] della Chevron, come sostiene Mirinho Braga (@mirinhobraga), sindaco di Buzios, che chiede:
A Chevron polui nosso mar…o IBAMA multa em milhoes a empresa. Os pescadores q são prejudicados recebem o que?
Visti i precedenti della Chevron di “frode in relazione a un disastro petrolifero ancora più grande nel vicino Ecuador”, solidarietà e presa di coscienza [en] sono state dimostrate dagli attivisti di questo Paese, dove la foresta pluviale è stata contaminata dalle perdite dell'azienda, come Global Voices riportò [en] l'anno scorso.
Mercoledì 23 novembre, la Chevron doveva dare ulteriori spiegazioni sul disastro nel corso di un'udienza pubblica della Commissione Ambiente del Senato, insieme al Ministro dell'Ambiente Izabella Teixeira, il Ministro delle Miniere e dell'Energia Edison Lobao e i rappresentanti della National Petroleum Agency (ANP) e dell'IBAMA.
Al momento in cui questo articolo è stato pubblicato, l'ultimo post di Fernando Brito sulla “scommessa sul rischio” di Chevron, lascia una domanda in sospeso:
Um carro não bate por estar em velocidade imprudente, mas esta é o contexto que facilita a ocorrência do acidente.
No caso do autmóvel, porém, isso é motivo para ter a habilitação cassada. A Chevron-Texaco vai perder a carteira?
A proposito della guida, comunque, questo è un motivo perché sia ritirata la patente. Chevron Texaco perderà la patente?
João Miguel Lima, Raphael Tsavkko e Thiana Biondo hanno collaborato nella ricerca di materiali per questo articolo.