Un mese fa il Segretario di Stato Hillary Clinton ha scritto che l'Asia è ora il focus delle operazioni diplomatiche, economiche e strategiche [1] [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato] della politica estera statunitense. Per la regione asiatica ciò rappresenta un fattore di stabilità e, al contempo, di instabilità [2]. Tutto dipenderà prevalentemente dall'evoluzione delle relazioni sino-americane, mano a mano che i due Paesi impareranno a muoversi [3] all'interno dello stesso teatro geopolitico.
In Cina, la faccenda tende ad essere interpretata come una cospirazione, finalizzata all'accerchiamento del Paese [4]. La scorsa settimana, il direttore dell'Istituto dell'Asia orientale presso l'Università nazionale di Singapore, Zheng Yongnian [5], ha pubblicato un post sul suo blog [6] [zh], in cui tratta l'argomento. All'interno, un estratto dal suo ultimo libro [7] [zh] “La strada che conduce al potere: la Cina e la riorganizzazione degli equilibri tra forze mondiali” (通往大国之路:中国与世界秩序的重塑), che uscirà a fine mese:
中国的地缘政治非常特殊。中国周边有21个国家(与中国陆地相邻的国家有15个,同中国隔海相望的国家有6个)。从上往下,有朝鲜、日本,接下来是东南亚国家,再下来是印度、缅甸。中国是世界上唯一被核武器包围的国家。中国有安全感吗?如果墨西哥、加拿大要发展核武器,美国拼了老命也不会让它们发展。
中国没有国际空间,拿海权来说,中国有海权吗?没有。往东,走不出去,有美、日、澳大利亚、新西兰等国挡着,往印度洋,有印度。印度的唯一假想敌是中国。现在唯一剩下的是南海,但美国等国都对南海感兴趣,如果那里被堵住,中国一点出海口都没有。中国连航空母舰都没有,怎么去投送兵力?怎么去履行国际责任?更不用说国际领导权。
Sara K. ha commentato con una interessante osservazione [10] il mio ultimo post:
Se la Cina ci tiene tanto a prevenire la diffusione della “teoria della minaccia cinese”, dovrebbe smetterla di puntare missili su Taiwan – se le forze armate cinesi avessero accesso a Taiwan, sarebbe molto più facile per loro attaccare il Giappone. Ma, se punti un missile contro qualcuno, è difficile che gli altri non ti vedano come una minaccia.