Cina: il nemico immaginario del Giappone

La disputa territoriale marittima tra Cina e Giappone si trascina dopo l'ennesimo episodio, accaduto la settimana scorsa, in cui il capitano di un peschereccio cinese, Zhang Tianxiong, è stato arrestato[en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato] per aver sconfinato nelle acque territoriali giapponesi costringendo la guardia costiera giapponese ad un inseguimento ad alta velocità durato circa quattro ore. L'inseguimento si è concluso con lo speronamento dell'imbarcazione cinese e l'arresto degli undici membri dell'equipaggio per essere sottoposti a interrogatorio.

Secondo molte testimonianze, Zhang stava sicuramente pescando all'interno di un'area dove sapeva benissimo che non avrebbe dovuto trovarsi, ma l'occasione di trasformare l'incidente in un duello nazionalistico era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. O, come il commentatore di affari militari e direttore giornale Wu Ge ha scritto [zh] sul suo blog:

这类事件,往往不可避免地牵动两国关系,外交部门不得不从较高层面加以关注、协调和化解,但是一个大问题来了。中国不少公众总是自动将所有这类事件(有时甚至包括所有不友好,挑衅性甚至挑逗性言论)统统上升到国家荣辱,大国地位,对外强硬,甚至两国要不要一战的层面。

Questo tipo di incidenti sempre e inevitabilmente finisce per intaccare i rapporti tra i due paesi, lasciando come unica scelta ai servizi diplomatici quella di trattarli dall'alto, e collaborare alfine di placare gli animi. Ma è proprio a quel punto che sorgono i problemi. Un buon numero di cinesi in genere pone la questione sul piano dell'onore nazionale (con tanto di abuso di linguaggio offensivo e provocatorio), arrivando a prendere posizioni dure, addirittura spaccandosi sui due fronti dell'opportunità o meno di entrare in guerra.
Television news screenshot

Television news screenshot

Eppure, l'arresto di Zhang, pur sancito da una legge internazionale, è anche coinciso con dei servizi televisivi sui media cinesi, che riportavano come[zh] sui media giapponesi si annunciasse una grossa esercitazione navale congiunta tra Giappone e USA che si sarebbe svolta al largo di Kyushu durante la stessa settimana. Essendo solo la prima di una serie di esercitazioni difensive in programma, laddove presumibilmente i media giapponesi avrebbero conferito alla Cina il ruolo di“nemico immaginario”.

A questo proposito il blogger di Phoenix, Jin Zishan scrive [zh]:

日本媒体大肆渲染把中国作为“假想敌”,不知道是不是代表了日本官方的态度。是日本官方把不方便说的话借由媒体说出,还是日本媒体以说出这样的话起到推波助澜的作用,可以仁者见仁智者见智地去分析玩味。在官方的外交中,在军事的演习中,一般的惯例是不轻易将“假想敌”公然说出口。

把中国作为“假想敌”本就没有道理,何况是“公然”地。中国与日本最前沿的博弈是在钓鱼岛海域与东海海域,但是中国仍然一直保持了相当的克制,并没有作出太多的咄咄逼人的姿态。以此实况,中国怎么会公然上了日本媒体的“假想敌”榜单。

I media giapponesi raffigurano la Cina come “il nemico immaginario”, ma ciò non riflette la posizione ufficiale del governo giapponese. O magari il Giappone lascia dire ai suoi media quello che è meglio non dica direttamente il governo, oppure i media giapponesi gettano benzina sul fuoco. La gente vedrà quello che vuole vedere. Ai piani alti della diplomazia, comunque, e quando si tratta delle esercitazioni militari, per convenzione il termine “nemico immaginario” semplicemente non viene usato con tanta leggerezza.

Non ha senso rappresentare la Cina come il “nemico immaginario”, e soprattutto non in maniera così “plateale”. Il braccio di ferro tra Cina e Giappone si disputa nelle aree circostanti le isole Diaoyu e il Mare della Cina orientale, eppure la Cina è sempre riuscita a mantenere un certo distacco, e raramente assume posizioni aggressive. Considerato ciò, com'è possibile che la Cina sia finita col diventare “il nemico immaginario” sui media giapponesi?
[…]

公然以中国为“假想敌”,无非是在制造新一轮的所谓的“中国威胁论”。给中国扣上莫须有的“威胁”的帽子,既是想借机利用国内不健康的政治生态,又在国际上捏造出中国的坏形象,试图以此达到有利于自己,让自己获利,使日本在与中国的竞争中占据上风的目的。同时也可以掩盖自己对外露出的“`”。

Accusare la Cina di essere il “nemico immaginario” è senza dubbio l'ennesimo tentativo della Cina di perpetuare la cosiddetta teoria sulla “minaccia cinese”. Attaccare alla Cina questa gratuita etichetta di “minacciosità” è soltanto un tentativo di influenzare l'ala politica giapponese meno equilibrata, e nel contempo rovinare l'immagine della Cina sullo scenario internazionale. E’ anche il tentativo del Giappone di prevalere nella competizione con la Cina, una mossa astuta con la quale riesce anche a mascherare le sue vere intenzioni al mondo.

树起一个中国“假想敌”,能够为日本的扩军备战、对外扩张营造舆论的氛围,进而逐步付诸行动。日本一直在实际加强自卫队的武装,日本有着极强的核能力、核积累,日本自卫队不断迈出向海外派军的步伐,是众所周知的事。11月3日是日本现行宪法(“和平宪法”)公布65周年纪念日,日本右翼媒体借机大肆鼓吹修改和平宪法,并将“自卫队”改变为“军队”。日本计划年内给39座离岛“命名”,搞不符合国际法的扩大日本“专属经济区”的“圈海”运动。日本还在有意将势力伸展到南海周边,对外扩张的倾向似乎越来越明显。

Creare nella Cina un “nemico immaginario” offre il pretesto al Giappone di costruire le sue forze militari e belliche, agevolando la politica nell'area, e gradualmente conduca all'azione. Non è un segreto che il Giappone, che è dotato di grande forza bellica e di un arsenale nucleare, abbia sempre cercato di rafforzare le sue capacità di difesa, e colga ogni opportunità per estendere il suo dominio anche oltre i suoi confini.

Lo scorso 3 novembre è stato il 65° anniversario della ratifica da parte de Giappone della sua “Costituzione della Pace”, che l'ala destra del paese ha accolto come un'opportunità per richiedere che la “Peace constitution” venga rettificata, che i suoiSelf-Defense Forces” siano rinominati come il suo “esercito”. Inoltre il Giappone ha in mente di “cambiare nome” a 39 isolette offshore prima della fine dell'anno, e, anche violando le leggi internazionali, espandere la sua area economica esclusiva.

Ormai è sempre più evidente che il Giappone punti a espandere il suo dominio fino ai confini del Mare Cinese del Sud.

1 commento

  • L’Ambasciatore delle Filippine a Roma, S.E. Virgilio Reyes, nel corso della prima e storica conferenza stampa che sia mai avvenuta all’interno dell’ambasciata stessa, ha illustrato l’ampio programma di eventi culturali che segnano concretamente la ricorrenza dei 65 anni delle intese diplomatiche ed istituzionali tra Filippine e Italia. Durante la conferenza, aperta dal relatore Michele Piacentini, l’Ambasciatore ha dato il suo benvenuto a tutti gli ospiti presenti ed ha invitato la popolazione italiana a condividere e a partecipare ai diversi momenti di aggregazione culturale tra i due popoli evocando il 114° Anniversario della dichiarazione di indipendenza delle Filippine che sarà celebrato nell’importante manifestazione del 10 giugno a Piazza Ankara a Roma e presentando la prestigiosa rassegna artistico-culinaria che si svolgerà al Westin Excelsior di Roma dal 13 al 19 giugno. Poi è intervenuto il Console Generale Grace Fabella-Cruz per illustrare l’importanza della ricorrenza filippina dell’Indipendence Day e per ringraziare l’intero organico diplomatico. Successivamente hanno preso la parola i numerosi artisti presenti, tra i quali il Maestro Ruggero Barbieri (Direttore d’Orchestra), il regista Antonio Petris, lo scultore filippino Richard Gabriel e lo stilista floreale Efren Dordas.
    Sottolinenado l’importanza degli eventi culturali in programma, l’Ambasciatore ha ricordato le date degli altri eventi tesi a promuovere la cultura filippina in Italia citando anche i vari concerti che si svolgeranno a Milano, a Firenze e a Roma presso il Parco Archeologico del Teatro Marcello in programma per il 18 giugno fino a citare il concerto che verrà eseguito a Manila il 13 ed il 14 luglio prossimo a cui parteciperanno sia gli artisti italiani che quelli filippini.
    Infine, dopo alcune domande di carattere generale poste dai presenti in sala, è stato offerto un rinfresco caratterizzato da interessanti prodotti tipici filippini.

    – Celebrazioni del 65° Anniversario delle intese diplomatiche tra Filippine e Italia (clicca sul link): http://www.lesartistes.it/site/index.php/i-nostri-eventi/440-20120608-italia-filippine-65-anni-di-intese-diplomatiche

    – Videomessaggio dell’Ambasciatore S.E. Virgilio Reyes (clicca sul link): http://www.youtube.com/watch?v=0SV3tBUBcgE

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