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Colombia: luci e ombre sulla morte di “Alfonso Cano”, l'ideologo delle FARC

Categorie: America Latina, Colombia, Citizen Media, Guerra & conflitti, Relazioni internazionali

Il 4 novembre il governo colombiano [1][es, come tutti i link tranne ove diversamente specificato] ha confermato che Guillermo León Sáenz (Alias Alfonso Cano) [2] [it], il principale ideologo delle FARC [3] [it], nonché colui che ha guidato gli uomini dopo la morte dei comandanti  ‘Tirofijo’ [4] [it] e ‘Mono Jojoy [5]‘, era rimasto ucciso in un combattimento con l'esercito nella regione di Cauca [6]. Questi scontri vanno sotto il nome di operazione Ulisse [7] e, nonostante già a partire dalla mattinata (del 4 novembre) si fossero diffuse voci sulla morte del leader guerrigliero, le prime notizie ufficiali sono iniziate a circolare solo in serata.

Molteplici sono state le reazioni sui citizen media.

Manolo Bellon (@ManoloBellon [8]) ha posto la questione dei festeggiamenti in seguito alla morte del guerrigliero:

Buenos días. La muerte de #AlfonsoCano es un avance para la paz del país. Pero jamás se puede celebrar la muerte de un ser humano, nunca.

Buongiorno. La morte di #AlfonsoCano rappresenta un passo avanti per la pace del paese. Ma non si può festeggiare la morte di un essere umano? mai.

Victicor (@CommunityVM [9]) si interroga invece sulle sorti di coloro che vengono sequestrati e che, nel silenzio dei media, possono anche morire in simili operazioni:

Cuántos secuestrados mataran en esos ataques y el ejercito no dice nada… #AlfonsoCano

Quante persone sequestrate ammazzano in quegli attacchi e l'esercito non dice nulla…#AlfonsoCano

Alfonso Cano era stato al centro dei dibattiti nazionali nei giorni delle elezioni regionali, tenutesi lo scorso [10]30 ottobre, quando un ex-militante del gruppo guerrigliero M19 ha vinto le elezioni a sindaco della capitale [11]Bogotá [11]. Diego Felipe Ariza G (@Diego_Ariza [12]) quel giorno scriveva su Twitter:

A quien pondremos en la siguiente Alcaldía de Bogota, #AlfonsoCano, el también es populista y tiene ideas que prometen.” #fail

A chi daremo la carica di sindaco di Bogotà la prossima volta? #AlfonsoCano, anche lui è  populista e ha idee che fanno ben sperare. #fail

Dopo la sua morte, Neider Negrette D (@NeiderNegrette [13]) ha commentato facendo allusione al ruolo politico di alcuni militanti di gruppi armati illegali:

#AlfonsoCano, camilo torres, vivos ejemplos de ideólogos que tomaron las armas, y sucumbieron ante ellas… El monte no es solución

#AlfonsoCano, camilo torres, esempi di ideologi che hanno imbracciato le armi e sono morti sotto di esse…Le armi non sono la soluzione.
[14]

Alfonso Cano, foto di Wikimedia Commons

Anche il giornalista Félix de Bedout (@fdbedout [15]) ha espresso la sua opinione:

En una semana,un ex-guerrillero llega a la alcaldía de Bogotá y un jefe guerrillero muere en el monte.Mensaje a los que optan por el fusil.

In una settimana un ex-guerrigliero diventa sindaco di Bogotà e un capo guerrigliero muore in uno scontro. Messaggio per quelli che scelgono il fucile.

Altri hanno invece ironizzato sull'evento, come Twichiste (@twichiste [16]):

- Saddam Hussein ☑ – Osama Bin Laden ☑ – Gaddafi ☑ – Alfonso Cano #AlfonsoCano ☑ – Justin Bieber ☐

- Saddam Hussein ☑ – Osama Bin Laden ☑ – Gaddafi ☑ – Alfonso Cano #AlfonsoCano ☑ – Justin Bieber ☐

Sulla stessa linea, María Fernanda (@mariafernandamp [17]) scrive:

Gaddafi en el infierno: “Hombre #alfonsocano, no te esperaba tan pronto”.

Gheddafi all'inferno: “Hey, #alfonsocano non ti aspettavo così presto”.

Il blog Consulta previa ha analizzato la cronaca [18], ricordando che altri leader guerriglieri sono morti in circostanze simili:

Murió Alfonso Cano, líder máximo de las FARC. Tropas del ejército colombiano, apoyadas desde el aire, lo cercaron, enfrentaron y mataron. Cuatro altos dirigentes de la longeva organización subversiva han muerto en los últimos años: Raúl Reyes, Manuel Marulanda, el Mono Jojoy (Jorge Briceño) y, ahora, Cano. De ellos, sólo “Tiro Fijo” Marulanda falleció por causas naturales.

E’ morto Alfonso Cano, líder máximo delle FARC. Truppe dell'esercito colombiano, con il sostegno dell'aviazione, lo hanno cercato, combattuto e ammazzato. Quattro alti dirigenti della longeva organizzazione sovversiva sono morti negli ultimi quattro anni: Raúl Reyes, Manuel Marulanda, Mono Jojoy (Jorge Briceño) e ora Cano. Di questi, solo “Tiro Fijo” Marulanda è morto per cause naturali.

E aggiunge:

El gobierno colombiano está a punto de ganar el extenso enfrentamiento, que supera el medio siglo, contra una guerrilla, que insurgió romántica y que degeneró después.

Il governo colombiano è quasi riuscito nell'intento di vincere la battaglia – che va avanti da più di mezzo secolo – contro una guerriglia che nacque in modo romantico e ben presto degenerò.

W Radio, una delle reti della radio nazionale, dopo i fatti, ha trasmesso le opinioni di alcune [19] persone che erano state rapite, lequali sostengono che la guerriglia sia ormai decimata:

Exsecuestrados y familiares de cautivos de las FARC consideraron hoy que con la muerte del máximo jefe del grupo armado, Guillermo León Sáenz [20], alias “Alfonso Cano“, se acerca el fin de esta guerrilla, que con más de 40 años de historia es la más antigua de América.

Persone che sono state rapite ( e poi rilasciate) e famigliari di attuali prigionieri delle Farc sostengono che con la morte del capo del gruppo armato, Guillermo León Sáenz [20], meglio conosciuto come “Alfonso Cano“, si fa sempre più certa la fine di questa guerriglia che, contando con più di quaranta anni di storia, è la più antica dell'America Latina.

Il blog di Fred L. Álvarez rilancia una nota dell'agencia EFE [21] che conferma questa visione:

Con la muerte del máximo jefe de las FARC en los últimos tres años, Guillermo León Sáenz, alias “Alfonso Cano”, esta guerrilla colombiana afronta un camino incierto que la puede exponer a una oleada de deserciones y a una caída de la moral de la tropa.

Con la morte di colui che aveva assunto il comando delle Farc negli ultimi tre anni, Guillermo León Sáenz, alias “Alfonso Cano”, la guerriglia colombiana si avvia verso una strada incerta che a può esporre ad un'ondata di diserzioni e caduta del morale delle milizie.

Dello stesso avviso anche Luise Castro (@LuiiseCastro [22]) che ha scritto:

Será mejor que se desmovilizen los guerrilleros, porque le están dando plomo duro y no creo que les guste morir. #NoMásFarc #AlfonsoCano

Sarà meglio che i guerriglieri abbandonino le armi e sciolgano la loro organizzazione perchè gli stanno dando la caccia e non credo che vogliamo morire. #NoMásFarc #AlfonsoCano

Tuttavia Michael Menses (@Mikeoax [23]) non la pensa allo stesso modo e dalla città messicana di Oaxaca scrive che secondo lui le FARC rimarranno impassibile e continueranno la loro lotta:

Las #FARC [24] continuarán la lucha armada en Colombia a pesar de la muerte de su máximo líder #AlfonsoCano [25]. #Colombia [26] #guerrilla [27]

Le #FARC [24] proseguiranno con la lotta armata in Colombia, nonostante la morte del suo capo #AlfonsoCano [25].#Colombia [26] #guerrilla [27]

Jeison Bolívar (@JesionBolivar [28]) parla invece del desiderio di pace dei colombiani:

paz en la tumba de #alfonsocano [29] la misma paz que colombia tanto le suplicó

Pace nella tomba di #alfonsocano [29], la stessa pace che la Colombia gli ha sempre chiesto.

Il blog Croniquillas polemizza [30] sul fatto che si è stati troppo indulgenti con alcuni lider di gruppi illegalmente armati solo per il fatto che hanno abbandonato le armi e sono diventati collaboratori di giustizia:

Mientras el país padece la guerra declarada por la subversión, los altos jurisconsultos deambulan por el mundo en defensa de las altruistas posiciones de la guerrilla, dándoles de hecho una beligerancia que no merecen y sin importar un pito la sangre inocente de miles de colombianos, masacrados por estos inmaculados defensores de la verdad.

Mentre il Paese soffre a causa della guerra dichiarata dalla sovversione, gli alti giudici ed esperti di diritto se ne vanno in giro per il mondo in difesa delle posizioni altruiste della guerriglia, concedendogli di fatto una belligeranza che non si meritano, senza alcun riguardo per il sangue innocente di migliaia di colombiani, massacrati da questi immacolati difensori della verità.

A tal proposito è importante ricordare un'affermazione di Manuel Miranda che nel 2010 sul suo blog [31]scrisse che

a la clase política de Colombia no le conviene en modo alguno, la desaparición definitiva de las narcoguerrillas…

alla classe politica colombiana non conviene affatto che le narcoguerrillas scompaiano definitivamente…

Anonymous Colombia [32]parla invece dell'attuale situazione delle università pubbliche colombiane [33] e mostra tutta la copertura delle recenti operazioni militari contro le guerriglie come una strategia mediatica per evitare che si parli della Reforma Educativa:

No crean que con la muerte de Alfonso Cano, van a ocultar todo el problema de la educación la lucha sigue!

State certi che la morte di Alfonso Cano non offuscherà il problema dell'istruzione la lotta va avanti!

Su Twitter si possono leggere altre opinioni seguendo l'hashtag #AlfonsoCano [29]