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East Timor: trasparenza e informazione online sul bilancio 2012

Categorie: Asia orientale, East Timor, Citizen Media, Economia & Business, Governance, Politica

L'11 novembre scorso, il Parlamento Nazionale di Timor Est ha dato il suo consenso iniziale [1] [en, come per i link successivi] al bilancio preventivo del 2012 proposto dal Governo. Nei prossimi giorni, le specifiche sezioni del piano finanziario saranno sottoposte ad un'ulteriore approvazione da parte della Camera.

La ONG locale La'o Hamutuk ha creato una pagina speciale [2] sul suo sito web per seguire in tempo reale il dibattito istituzionale, fornendo ai netizen una vasta gamma di analisi economiche e informazioni riguardanti il piano governativo, corredate dai documenti ufficiali pubblicati dal parlamento.

Panoramica sulle previsioni di bilancio: 'Addio Conflitto, Benvenuto Sviluppo' [3]

Panoramica sulle previsioni di bilancio: 'Addio Conflitto, Benvenuto Sviluppo'

La’o Hamutuk evidenzia [4] inoltre come l'incremento del budget nazionale [3] previsto per il 2012 sia uno dei più alti al mondo:

In termini nominali, il bilancio previsto per il 2012 supera del 35% quello del 2011 ed è cinque volte più alto rispetto a quello del 2008. Secondo le stime del FMI, lo Zimbabwe è il Paese in cui il bilancio statale è cresciuto più velocemente negli ultimi quattro anni. La Repubblica Democratica del Congo si piazza al terzo posto, con un aumento del 267%. Nel caso di Timor Est, anche a fronte dell'aggiustamento relativo all'inflazione, il bilancio del 2012 risulta essere del 25% più alto rispetto a quello dell'anno precedente e supera del 273% quello del 2006.

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Sintesi delle proposte di bilancio

La ricchezza di Timor Est si fonda principalmente sulle rendite petrolifere, nonostante gli analisti esortino da tempo il Paese a diversificare il proprio sistema produttivo. A tal proposito, La’o Hamutuk sottolinea che anche il piano finanziario previsto per il 2012 trascura lo sviluppo degli altri settori dell'economia:

Senza incentivi statali, l'economia non petrolifera di Timor Est sarebbe stagnante e probabilmente si attiverebbe un processo di recessione. Visto che circa il 95% delle entrate statali deriva da petrolio e gas, che tipo di economia si prospetterà per il Paese quando queste risorse si saranno esaurite? Nel medio periodo, infatti, la nostra ricchezza petrolifera non basterà a sostenere nemmeno la metà dei servizi che il governo ha intenzione di fornire il prossimo anno. Ecco perchè è necessario sviluppare un sistema produttivo non fondato esclusivamente sull'industria petrolifera.

Al momento, continua la ONG, Timor Est non ha un debito [6] estero, ma sarà costretta a contrarlo il prossimo anno per far fronte alle spese previste dal governo:

Secondo quanto stabilito dal bilancio provvisorio, nel 2012, il Paese contrarrà un debito estero di 33 milioni di dollari, per sostenere il settore sanitario di Dili (la capitale) e migliorare le vie di comunicazione nel paese, con ulteriori investimenti previsti per il futuro. Si tratta della prima volta in cui il governo chiede al parlamento di autorizzare il ricorso a prestiti esteri, approfittando del fatto che i deputati, negli ultimi mesi, hanno approvato tutte le leggi richieste.

Il governo ha creato appositamente un Portale per la Trasparenza del Bilancio [7], che permette agli utenti di avere accesso ai documenti finanziari e alle delibere [8], oltre a poter scaricare [9] per intero la proposta di bilancio 2012:

Alcuni parlamentari hanno criticato il fatto che le allocazioni finanziarie nei tre settori chiave del paese (educazione, sanità e agicoltura) sono state gradualmente ridotte nel corso degli ultimi anni, dimostrando la scarsa attenzione del governo verso tali comparti economici e confutando, inoltre, le promesse iniziali dell'esecutivo. Altri hanno anche accusato il governo di limitarsi a investire in grandi opere infrastrutturali [10] costosissime e impossibili da ultimare, penalizzando così i settori fondamentali che, in qualsiasi paese, costituiscono i pilastri dello sviluppo.

L'esecutivo ha inoltre realizzato e pubblicato online un documento, denominato “Il bilancio facile” [11], allo scopo di fornire una panoramica sintetica, chiara e semplice del piano finanziario 2012:

Timor Est possiede, al momento, uno dei processi più trasparenti di definizione e approvazione del bilancio: oltre ai dibattiti sul tema, trasmessi in televisione e via radio, sono stati resi disponibili online i documenti e le delibere ufficiali, accompagnati dai dati in tempo reale sulla spesa statale… il governo ha inoltre dato il via alla campagna d'informazione “Il bilancio facile”, per presentare ai cittadini il piano finanziario 2012 in modo chiaro e pratico.

Tuttavia, come afferma la ONG timorese La’o Hamutuk, il sito web governativo necessita di qualche miglioramento:

Apprezziamo l'efficiente coordinamento tra camera e governo per la pubblicazione dei documenti, che ha contribuito a migliorare la trasparenza del dialogo istituzionale rispetto al passato. Sfortunatamente però, l'accesso al sito del ministero non è ancora fluido e immediato per gli utenti, e, inoltre, alcuni dei file risultano troppo pesanti da scaricare.