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Iran: blogger commentano le voci di attacchi contro Israele

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Iran, Citizen Media, Diritti umani, Guerra & conflitti, Politica, Relazioni internazionali, Storia

Le voci riguardanti un imminente intervento militare preventivo [1] [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato] da parte di Israele o degli Stati Uniti contro gli impianti nucleari iraniani stanno facendo il giro del mondo, occupando le prime pagine di tutti i giornali. Gli ufficiali israeliani hanno confermato che tale scenario potrebbe effettivamente  trasformarsi in realtà, visto che, come riportano [2] i canali d'informazione USA, l'Iran sta ultimando lo sviluppo di un proprio arsenale atomico. Il Ministro degli Esteri israeliano Danny Ayalon, d'altra parte, ha pubblicamente sostenuto [3] la possibilità di ricorrere alle armi per bloccare il controverso programma nucleare del paese. In difesa del progetto iraniano si schierano invece Cina e Russia; quest'ultima, in particolare, sostiene che un possibile intervento israeliano contro il paese si rivelerebbe uno sbaglio colossale.

La società civile iraniana ha subito reagito [4] ai venti minacciosi provenienti da Occidente. Anche sul web, le opinioni dei netizen non hanno tardato a manifestarsi: il blogger Dodoozeh pubblica [5] [fa] svariate foto di armi giocattolo e ironizza sulla situazione, scrivendo che i Guardiani della Rivoluzione sono pronti a usare questo nuovo e originale arsenale per difendere la Patria.
Gli fa eco Takeview, che pubblica [6] sul suo blog la foto di una pin-up a cavalcioni su una bomba, a introduzione di un post intitolato “Immagine sbagliata della guerra all'Iran”, in cui il blogger scrive:

“Si è saputo ieri che Regno Unito e Stati Uniti stanno pianificando di attaccare l'Iran, nel bel mezzo delle crescenti tensioni in Medio Oriente”.

Il blogger Nesvan richiama alla mente [7] la guerra tra Iran e Iraq degli anni '80 e scrive:

“Un tempo, quando c'era la guerra in Iran e sentivamo squillare le sirene di allarme…al mercato si trovava raramente da mangiare ma era una situazione diversa da quella odierna. Era passato appena un anno dalla rivoluzione e il popolo pensava che una volta rovesciato lo Shah, tutto sarebbe stato possibile. È come se quelle persone non fossero le stesse che vivono ora nel paese. Oggi, ancora una volta, ascoltiamo queste notizie e ci chiediamo quali benefici otterremmo da una nuova guerra. Per i paesi occidentali questa guerra servirebbe a rimettere in moto l'economia, a fargli vendere le loro armi e sbarazzarsi dei siti nucleari iraniani. Loro ne guadagnerebbero di sicuro, ma noi? Non pensate che un attacco limitato all'Iran servirebbe solo ad assicurare la sopravvivenza del regime per altri anni?”

Riportiamo, infine, le parole di Azar Tondar, che dal suo blog afferma [8] [fa]:

“Mentre l'attacco ai siti nucleari del paese ottiene la prima pagina dei giornali, ci sono degli indizi che evidenziano come, allo stesso tempo, le nazioni occidentali stiano puntando ad aumentare la pressione sull'Iran: una risoluzione ONU che condanna la violazione dei diritti umani nel paese, un rapporto [1] dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica che parla di sospette attività di potenziamento nucleare e di complotto terroristico [9].”