Il 1 novembre è giunta ufficialmente la notizia secondo cui, durante la seconda metà del 2013, i cittadini del Qatar saranno chiamati alle urne per eleggere i membri del proprio parlamento. L'annuncio, effettuato dall'Emiro, lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani [it], è stato accolto con entusiasmo dai netizen locali, i quali sperano che il sostegno del Qatar alla “primavera araba” consentirà anche al Paese del Golfo di avviarsi verso una nuova era.
Nawaf Al Thani, cittadino del Qatar, osserva [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato]:
@NawafAlthani: Elezioni libere, sostegno delle libertà in tutto il mondo, economia forte… sappiate che l'era della Pax Qatara è iniziata. #Qatar
Blake Hounshell, editore di Foreign Policy residente a Doha, ci ricorda:
@blakehounshell: La cosa interessante dell'annuncio dell'Emiro del Qatar è che l'iniziativa non è stata presa in seguito a forti pressioni popolari
Sempre dal Qatar, il giornalista Abdulla Al Amadi ha già iniziato a pianificare i prossimi passi:
Il saudita Ahmed Al Zahrani commenta con rammarico:
Mortadha Abdulla aggiunge:
Il giornalista Tom Gara, che scrive dagli Emirati Arabi Uniti, commenta con ironia:
@tomgara: Il Qatar è un Paese così ricco che con le elezioni del 2013 si potrebbero eleggere anche i parlamenti di Grecia, Francia e 19 Stati statunitensi.
Anche Mona Kareem, una cittadina apolide residente in Kuwait, ironizza:
@monakareem: Le elezioni in #Qatar nel 2013 potrebbero essere frutto di una cospirazione iraniana finalizzata a mettere in imbarazzo il regime saudita!
In questo momento, il Qatar ha un parlamento (Advisory Council) composto da 35 membri, eletti dall'Emiro, il quale condivide con l'assemblea parte del potere legislativo.