Il 1 novembre è giunta ufficialmente la notizia secondo cui, durante la seconda metà del 2013, i cittadini del Qatar saranno chiamati alle urne per eleggere i membri del proprio parlamento. L'annuncio, effettuato dall'Emiro, lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani [1] [it], è stato accolto con entusiasmo dai netizen locali, i quali sperano che il sostegno del Qatar alla “primavera araba” consentirà anche al Paese del Golfo di avviarsi verso una nuova era.
Nawaf Al Thani, cittadino del Qatar, osserva [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato]:
@NawafAlthani [2]: Elezioni libere, sostegno delle libertà in tutto il mondo, economia forte… sappiate che l'era della Pax Qatara è iniziata. #Qatar
Blake Hounshell, editore di Foreign Policy residente a Doha, ci ricorda:
@blakehounshell [3]: La cosa interessante dell'annuncio dell'Emiro del Qatar è che l'iniziativa non è stata presa in seguito a forti pressioni popolari
Sempre dal Qatar, il giornalista Abdulla Al Amadi ha già iniziato a pianificare i prossimi passi:
Il saudita Ahmed Al Zahrani commenta con rammarico:
Mortadha Abdulla aggiunge:
Il giornalista Tom Gara, che scrive dagli Emirati Arabi Uniti, commenta con ironia:
@tomgara [7]: Il Qatar è un Paese così ricco che con le elezioni del 2013 si potrebbero eleggere anche i parlamenti di Grecia, Francia e 19 Stati statunitensi.
Anche Mona Kareem, una cittadina apolide residente in Kuwait, ironizza:
@monakareem [8]: Le elezioni in #Qatar nel 2013 potrebbero essere frutto di una cospirazione iraniana finalizzata a mettere in imbarazzo il regime saudita!
In questo momento, il Qatar ha un parlamento (Advisory Council [9]) composto da 35 membri, eletti dall'Emiro, il quale condivide con l'assemblea parte del potere legislativo.