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Cina: nuova normativa stringente per il micro-blogging

Categorie: Cina, Citizen Media, Libertà d'espressione, Advox

Il 16 dicembre 2011, le autorità di Pechino hanno introdotto delle nuove norme per regolamentare il flusso di informazione sulle piattaforme di microblogging. La normativa sullo sviluppo e il controllo dei microblog [1] [zh], la cui versione inglese è consultabile via Bill Bishop [2] [en, come gli altri link, eccetto ove diversamente indicato], obbliga gli utenti che intendano inserire dei commenti sui microblog a registrarsi col proprio nome, se non vogliono semplicemente ‘consultare’ il sito. I provider che offrono servizi di microblog sono tenuti a verificare l'identità dei loro utenti entro 3 mesi.

Contenuti proibiti

In aggiunta, si vieta a tutti gli utenti di far circolare messaggi che:

1. vìolino i principi della costituzione;
2. costituiscano una minaccia per la sicurezza nazionale, svelino segreti di Stato, incitino alla ribellione nei confronti dello stesso o mettano a repentaglio l'unità della Nazione;
3. danneggino l'onore e gli interessi nazionali;
4. incitino all'odio e alla discriminazione razziale, mettendo a repentaglio la collaborazione tra gruppi etnici;
5. vìolino la politica nazionale in materia religiosa, diffondendo superstizioni e culti religiosi;
6. diffondano dicerie, nuocendo alla stabilità e all'ordine pubblico;
7. promuovano atti osceni, pornografia, gioco d'azzardo, violenza, atti terroristici o criminali;
8. diffondano informazioni o commenti diffamatori che ledano i diritti e gli interessi legittimi delle altre persone;
9. incitino le persone a radunarsi illegalmente in processioni e dimostrazioni, disturbando l'ordine pubblico;
10. promuovano attività illegali per conto di organizzazioni civili;
11. diffondano contenuti proibiti da altre leggi e regolamentazioni.

Codice di verifica dell'identità

Secondo quanto annunciato in conferenza stampa [3] [zh] dagli amministratori pechinesi, l'utente è tenuto ad autenticare la propria identità presso le autorità competenti. Successivamente, l'autorità di riferimento rilascia un codice di verifica dell'identità; solo allora, l'utente può poi procedere alla registrazione del proprio account sul microblog.

China Media Project pubblica una traduzione di articoli locali [4] riguardanti la nuova normativa e i commenti [5] del prof. Zhan Jiang, il quale si scaglia contro di essa per mancanza di fondamenti legali alla base della stessa.

Nel frattempo, la China Central Television – canale di propaganda statale per eccellenza – ha divulgato una serie di servizi speciali per pubblicizzare il nuovo sistema di creazione degli account sui microblog — Naturalmente, ogni critica pubblicata dai netizen su Sina Weibo viene automaticamente censurata nel giro di pochi secondi.