Nella giornata del 14 dicembre scorso, su invito del sindaco Matteo Renzi, la città di Firenze ha deciso di interrompere per dieci minuti tutte le attività in segno di protesta contro il razzismo. I commercianti, infatti, avevano già deciso di non aprire i loro esercizi durante tutta la giornata in segno di lutto cittadino.
Il giorno precedente, il 13 dicembre, un grave episodio di razzismo [it, come gli altri link tranne ove diversamente specificato] è costato la vita a due venditori ambulanti di origine senegalese: Gianluca Casseri, un uomo armato di 50 anni, militante di estrema destra, nonchè autore di diversi libri negazionisti, aveva aperto il fuoco contro un gruppo di senegalesi in due mercatini del centro.
Questa la ricostruzione dei fatti che si trova sui media: due spari hanno seminato panico e paura in pieno centro a Firenze. Il bilancio è di tre morti: due senegalesi e lo stesso assassino che si è poi suicidato, dopo un breve scontro a fuoco con la polizia. Nel bilancio dello scontro sono coinvolti anche tre africani che sono rimasti feriti e ricoverati in ospedale in gravi condizioni.
Questi fatti hanno provocato reazioni divergenti sui motivi che avrebbero condotto Casseri all'assassinio di persone che non conosceva direttamente. Si tratta di razzismo o di mera follia? Un video mostra la scena dell'aggressione mortale e riporta le reazioni di un senegalese secondo il quale si tratta di razzismo, ma anche le opinioni dei responsabili di Casapound, un'associazione di estrema destra, della quale si dice che Casseri fosse affiliato.
Tiziano Rugi su reporternuovo.it scrive :
Il giorno dopo la strage di Firenze, restano solo mazzi di fiori e ceri dove ieri sono morti due venditori ambulanti senegalesi. Lì, in una delle bancarelle del mercatino di piazza Dalmazia tutti i giorni, dalle otto del mattino fino a tarda sera, lavoravano Samb Modou e Diop Mor. Uccisi dall’odio razziale di Gianluca Casseri, cinquantenne pistoiese vicino agli ambienti di estrema destra che credeva nella purezza della razza bianca.
Samu, in risposta ad un post apparso su qn.quotidiano.net, afferma:
Provo orrore per quello che è successo, ma la situazione immigrati in Italia sta diventando insostenibile e se oggi a fare certe cose è un pazzo fanatico,un caso isolato, domani, tra qualche anno, non so se certi avvenimenti succederanno per mano di pazzi. A noi italiani ci viene chiesto sempre di più e vediamo diminuire i benefici e le nostre ricchezze,la nostra libertà, i nostri figli non trovano lavoro, e questi immigrati vengono quà e fanno ciò che vogliono, impunemente, alla luce del giorno; ”poverini devono pur mangiare” dicono i soliti buonisti. Bene, quando poverini come loro lo diventeremo anche noi, e se continua così non ci vorranno tanti anni perchè questo si verifichi, allora diventerà una guerra tra poveri e non sò come andrà a finire, penso molto male.
Altri lettori, sulla stessa pagina, esprimono posizioni diametralmente opposte. Ad esempio Maria 1 commenta così una presa di posizione che tracciava un paragone con il massacro avvenuto lo stesso giorno a Liegi, in Belgio:
Non mi meraviglio che tu non capisca in cosa consista la differenza: il PAZZO in Belgio ha sparato sulla folla , il PAZZO RAZZISTA a Firenze ha sparato SOLO su persone con la pelle nera!!!
Anche un anonimo ha voluto dire la sua, aggiungendo:
credo di no. ma poverini l'unica cosa che gli dice il cervello è che la violenza sia il giusto mezzo per evadere dall'ignoranza e dalla loro depressione mentale.
FATE LA VITA DA IMMIGRATO IN ITALIA PER UN SOLO MESE, poi vediamo da che parte state!
o forse credete che solo per essere nati nella parte “fortunata” del pianeta avete più diritti o sentimenti degli altri?
Sulla sua pagina Facebook che conta più di un milione di iscritti, lo scrittore Roberto Saviano, autore di Gomorra, un libro di grande successo da cui è stato tratto un film ha scritto :
La morte di Samb e Diop a Firenze mi ha ricordato la strage dei ragazzi africani a Castelvolturno di tre anni fa. Ricordo anche, come fosse ora, la morte di Jarry Masslo a Villa Literno nel 1989 e la strage di Pescopagano nel 1990… l'Italia è il Paese europeo con più stragi di africani e questo dovrebbe farci riflettere.
A Dakar, una sociologa italiana che vive in Senegal,ha trovato un modo molto originale di porgere le sue scuse [fr] al popolo senegalese. La sua iniziativa è comparsa sul sito leral.net, dove è possibile vedere anche un video a cura di Serigne Diaw.
Chiara Barisson, une sociologue italienne basée au Sénégal a distribué hier 200 prospectus dans les rues de Sandaga pour présenter ses excuses aux familles des victimes de la tuerie de Florence, mais également à tout le peuple sénégalais. Entourée de ses amies italiennes, elle a tenu à dire pardon pour ce geste raciste, nous dit l'Observateur. Les commerçants ont été séduits par le geste de la sociologue.
Ma in un commento allo stesso video apparso sul sito senegalese, de schwarzeraal relativizza il gesto dell'assassino:
les ivoiriens ont brulé des sénégalais vifs, un sénégalais tue un malien á cause de poubelle et dieu sait que lui prétendant être le gardien des lieux c… dans la rue, un malien tue un sénégalais pour une histoire de place devant la télé, etc… des fous on en voit partout….
Il 17 dicembre sono state organizzate delle marce di solidarietà in molte città italiane come riporta un post apparso sul blog corriereimmigrazione :
La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea in varie città, sarà l'occasione per rilanciare i problemi che attualmente vivono le comunità migranti in Italia: “il bisogno di una nuova sanatoria, la risoluzione del problema delle truffe, il rifiuto al permesso di soggiorno a punti, il diritto al voto e alla cittadinanza per i figli degli immigrati, la problematica di chi è scappato della guerra in Libia e la denuncia dei centri di detenzione come luoghi da chiudere”. L'evento sarà inoltre occasione per iniziare il cammino che porterà verso il primo marzo 2012, lo sciopero degli stranieri
Oltre a Milano, ci sono state manifestazioni a Caltagirone, Messina, Firenze, Roma, Imola, Legnano, Cinisello Balsamo e a Mineo (CT) di fronte al CARA.
Su Twitter @Doubangar, Félicité Doubangar rilancia le sue impressioni sul numero dei partecipanti alla manifestazione di Firenze:
Des milliers de manifestants, ce samedi à Florence où un militant d'extrême droite a tué mardi deux vendeurs ambulants sénégalais.
Alla fine delle manifestazioni di sabato a Firenze ha scritto sulla sua pagina Facebook, Senegal24/7:
Sénégalais tués en Italie: manifestation à Florence contre le racisme — Au moins 10.000 personnes ont manifesté samedi contre le racisme à Florence (centre) où un militant d'extrême droite a tué par balles mardi dernier deux vendeurs ambulants sénégalais, et en a blessé trois autres.
Nous voulons aujourd'hui être à l'aube d'un nouvel espoir pour que nos frères ne soient pas morts en vain, a déclaré à la presse un porte-parole de la communauté sénégalaise, M. Pape Diaw.
Nous devons travailler vraiment pour la coexistence pacifique et le respect. Cela doit être une vraie lutte et pas seulement une façade, a-t-il ajouté.
Les manifestants étaient 10.000 selon la police, et 12.000 selon les organisateurs.
Risarcimento politico e piuttosto prova di compassione, sul blog blogunugalsene.com si legge il seguente post:
Au moment où ces lignes sont écrites, Me Aïssata Tall Sall est en train de prendre part à Florence à la manifestation en la mémoire des deux Sénégalais tués, manifestation à laquelle étaient attendus le Premier ministre italien, le président du Conseil régional, le leader du PD, principal parti d’opposition. L’avocate dépêchée par le Parti socialiste sénégalais va prendre la tête d’un pool composé d’avocats français et américains pour défendre les victimes du crime. Demain 18 décembre, avant de quitter l’Italie, elle va rencontrer des avocats de ce pays qui viendront renforcer le pool.
Le autorità italiane hanno reagito con fermezza, ma non si può negare che i senegalesi, accompagnati da tutta la società civile dell'intero paese, hanno mostrato di saper reagire con forza a questo fatto così doloroso.