Lavoratori africani rilanciano il dialogo con i cittadini di Rosarno

L’uccisione di due senegalesi a Firenze ^[1] e il raid incendiario contro un campo rom a Torino ^[2], hanno riacceso il dibattito sul razzismo in Italia. Si torna a parlare anche delle rivolte dei braccianti extracomunitari di Rosarno ^[3] del gennaio 2010, contro le condizioni di vita alle quali il lavoro clandestinizzato e sottopagato li rilegavano. Il Quotidiano della Calabria ^[4] pubblica una lettera aperta, in circolazione anche sul web ^[5], dove lavoratori africani rilanciano il dialogo con i cittadini di Rosarno: ‘Chi in questi giorni ha parlato di noi diffondendo la paura è responsabile per le sue parole,’ scrivono. ‘Siamo qui per lavorare e contribuire allo sviluppo della città e della regione.’