Il 21 dicembre scorso circa 10mila abitanti del sertão brasiliano [it] hanno attraversato il ponte che congiunge Juazeiro, nello stato di Bahia, a Petrolina, nello stato del Pernambuco. Donne e uomini principalmente contadini hanno manifestato in favore di un accordo tra il Governo e l'organizzazione Articulação do Semi-Árido Brasileiro (ASA) [pt, come per i link successivi eccetto ove diversamente indicato] , che sostiene il progetto di creazione di cisterne di pietra per raccogliere e conservare l'acqua nella sub regione brasiliana maggiormente colpita dalla desertificazione.
Il Ministero per lo sviluppo e la lotta alla fame (MDS) aveva annunciato che la concessione di 120 milioni di Real per il programma di costruzione delle cisterne di pietra non sarebbe più stata approvata. In alternativa il governo aveva intenzione di offrire cisterne di plastica che stonano con le condizioni di vita della popolazione e che non sarebbero state costruite dagli stessi cittadini ma “donate” dai governi degli stati e dai municipi. L'accordo con l'ASA, in vigore da più di un decennio, rischiava di concludersi con la fine di dicembre.
La mobilizzazione sociale è riuscita a convincere il governo federale a modificare la decisione annunciata. Il 23 dicembre i rappresentanti dell'ASA e del MDS si sono riuniti e è stata annunciata la vigenza dell'accordo senza l'intermediazione nè dei governi municipali nè di quello nazionale, almeno fino a metà aprile 2012. Il 3 gennaio 2012 l'ASA e MDS hanno poi tenuto un altro incontro.
Nei giorni scorsi online si è discusso parecchio della sostituzione del programma ASA con altri maggiormente centrati sulle decisioni delle autorità locali. Su Twitter, il teologo e scrittore Leonardo Boff (@LeonardoBoff) commenta così:
A ASA construiu centenas de cisternas e educou o povo a conviver com o semiarido. A Ministra vai introduzir cisternas de plastico, mexicanas. (…)
Abandona-se um projeto popular levado pelo proprio povo. Se triunfar fica claro o viés tecnocrático do Gov.Dilma sem diálogo (…)
Resolver os problemas dos pobres sem envolver os pobres é erro crasso e não funciona. Temos que denunciar e resistir e obrigar a um dialogo.
L'ASA ha costruito centinaia di cisterne e ha dato al popolo le nozioni per potere convivere con un territorio semi arido. La Ministra introdurrà cisterne di plastica, messicane. (…)
In questo modo viene abbandonato un progetto popolare portato avanti dalla gente. Se dovesse prevalere si renderebbe chiaro l'atteggiamento tecnocratico della presidenta Dilma che non cerca il dialogo (…)
Risolvere i problemi dei poveri senza includerli è un grande errore e non risolve nulla. Dobbiamo denunciarlo, resistere e obbligare tutti al dialogo.
Oltre a poter rendere gli abitanti della zona dipendenti da una tecnologia a loro aliena, le cisterne di plastica potrebbero trasformarsi in moneta elettorale nelle mani dei politici locali, come sottolinea lo scrittore Frei Betto (@Frei_Betto), sempre via Twitter.
La geografa Janete Limelo mette in questione l'atteggiamento del Governo Federale:
A quem interessa trocar cisternas de alvenaria que custam R$2000, 00 por plástico que custam R$5000,00?? ow.ly/873r8 #perguntepradilma
A chi interssa scambiare le cisterne in muratura che costano 2000,00 reales con quelle di plastica che ne costano 5000,00?? ow.ly/873r8 #perguntepradilma
L’ ASA, costituita da 750 organizzazioni della società civile, organizza due progetti: il Programa Um Milhão de Cisternas (P1MC) e il Programa Uma Terra e Duas Águas (P1+2). Con il contributo del governo federale, sono già state costruite 371.728 cisterne dagli stessi beneficiari, circa due milioni di brasiliani. Il programma delle cisterne è riconosciuto a livello internazionale come “riferimento di gestione e inclusione sociale nel campo dell'accesso all'acqua e del diritto alla sicurezza alimentare e nutrizionale delle familie povere delle zone semi aride”, come enfatizza il Centro de Formação Mandacaru de Pedro II.
Turuna Tântalo nel blog Soda Cáustica, ricorda che l'organizzazione “[che riunisce] gruppi interessati a trasformare la tragica situazione imposta alla gente che vive nel semi arido”, è nata dopo la 3ª Conferência das Partes da Convenção de Combate à Desertificação – COP3 dell’ ONU, tenutasi a Recife:
No dia 26 de novembro de 1999, contrariando as expectativas do mundo piedoso com os pobres coitados sem água, gente aliada aos supostos pobres-coitados-sem-água anunciava a festiva e profética Declaração do Semiárido Brasileiro.
Il 26 novembre del 1999, mettendosi contro alle pietose aspettative del mondo nei confronti dei poveri rimasti senz'acqua, si è creato un gruppo alleato ai presunti poveri rimasti senz'acqua e veniva annunciata la festosa e profetica Declaração do Semiárido Brasileiro.
Il documentario Um Outro Olhar, realizzato dall’ ASA Brasil, ” rappresenta una regione che non deve essere raccontata solamente come vittima di aridità, sete e fame. Vuole infatti presentare un'altra dimensione, quella della produzione, della prosperità e della solidarietà. Questo riesce quando contadini e contadine si uniscono con altre organizzazioni creando un'importante bacino comune di conoscenze.”
La tesi della mancanza d'acqua nel Nordest brasiliano è stato un importante strumento dell’ indústria da seca [n.d.t Si tratta di un fenomeno politico in base al quale gruppi economici hanno approfittato del fenomeno della desertificazione delle regioni del nord est usando fondi governativi a proprio beneficio], la quale sostenne una delle fasi più nefaste della storia delle relazioni di potere nella politica brasiliana e la nascita del “mito” del nordestino “povero”, “incapace” “sottosviluppato”, che permeava e permea l'immaginario nazionale.
Vista la mancanza di prospettive, molti nordestini “saltarono sul pau de arara” [sorta di camioncino usato come mezzo di trasporto irregolare degli emigranti] ed emigrarono per diventare operai o domestici nelle regioni del sud est del Paese. La cisterna di muratura è il simbolo di un cambiamento di narrativa come scrive Turuna Tântalo nel blog Soda Cáustica: “un cambio di paradigma”:
…é possível viver na caatinga, resgatando e melhorando tecnologias adequadas para o calor intenso, assim como vivem os esquimós no gelo seco do Ártico, assim como vivem os indígenas nas alturas de ar rarefeito dos Andes, assim como vivem os cosmopolitas em meio ao barulho e à multidão da Grande Cidade…..
Silenciosamente, mas obstinadamente, abandonamos o delírio televisivo de que aqui chovesse como chove no sudeste: a gente da terra árida foi despertando para o fato de que não é exatamente água que falta… fomos inventando formas adequadas e eficientes de segurar a rápida água, aprendendo a utilizá-la da melhor maneira e tratando de não profaná-la – como se fosse mercadoria – mas de cuidar dela como se fosse sagrada
…è possibile vivere nella caatinga [it], appropriandosi e migliorando le tecnologie adeguate alle alte temperature come fanno gli eschimesi tra i ghiacci dell'Artico o i cosmopoliti che vivono nel mezzo del traffico e della folla delle grandi città …..
Silenziosamente ma in modo ostinato, abbandoniamo il delirio televisivo secondo cui qui dovrebbe piovere come succede nel sud est: la popolazione della terra arida si sta risvegliando a poco a poco capendo che il problema non è esattamente la mancanza di acqua … con il tempo siamo stati in grado di inventare i metodi giusti e efficenti per raccogliere l'acqua, imparando a utilizzarla nel modo migliore e cercando di non profanarla – come se fosse merce – e di proteggerla come se fosse sacra
La miopia dello sviluppo
La discussione sull'accordo tra ASA e MDS riporta al centro della discussione la politica di sviluppo del governo di Dilma. Il vice-presidente del Conselho Indigenista Missionário (CMI), Roberto Antonio Liebgott, sottolinea come la crescita economica brasiliana si fondi sull'accordo tra lo stato e le grandi corporazioni, prescindendo dall'inclusione di cittadine e cittadini e dal loro ruolo di attori delle trasformazioni sociali:
O ano em que Dilma Rousseff decidiu romper a parceria com a Articulação no Semiárido Brasileiro (ASA) que previa construir um milhão de cisternas e garantir água aos nordestinos. Ao invés disso, decidiu oferecer cisternas de plástico (PVC), levando lixo ao sertão brasileiro. É a política do “goela abaixo”
L'anno in cui Dilma Rousseff ha deciso di chiudere gli accordi con la Articulação no Semiárido Brasileiro (ASA) che prevedeva la costruzione di un milione di cisterne e di garantire l'aqua ai nordestini. Al contrario ha deciso di offrire cisterne di plastica (PVC), distribuendo puttumiera nel sertão brasiliano. È la politica della “imposizione dall'alto”
Raphael Tsavkko sottolinea il problema della politica pubblica che non riconosce ai cittadini il ruolo di agenti di trasformazione:
Nada contra assistencialismo em si, enquanto políticas emergenciais de curto/médio prazo, o problema é trocar um projeto que emancipa, por políticas de apoio ao retorno do coronelismo e que substituem a autonomia da população e sua independência, dando-lhes dignidade.
Non c'entra niente l'assistenzialismo in quanto tale, o le politiche di emergenza a corto o mediano raggio, il problema rimane quello di modificare un progetto emancipatore con politiche che portano a un ritorno al coronelismo e che sostituiscono l'autonomia della popolazione e la sua indipendenza, restituendo dignità.
In un altro post sul sito CMI, Liebgott scrive:
Com os olhos voltados para a bandeira do desenvolvimentismo, o governo federal canaliza e concentra todos os esforços e recursos no Programa de Aceleração do Crescimento (PAC), não permitindo a execução completa dos orçamentos de programas sociais reforma agrária, quilombola, indigenista, segurança alimentar, da criança sendo a maior parte dos recursos contingenciados e utilizados para aumentar o superávit primário. Fartura de recursos para investimentos, para empreendimentos, para financiamento de grandes projetos, penúria para a maioria da população, para quem se destinam precárias ações de assistência em saúde, educação, segurança e algumas políticas compensatórias destinadas através de bolsas.
Con lo sguardo rivolto alla bandiera dello sviluppo, il governo federale canalizza e concentra tutti gli sforzi e le risorse al Programa de Aceleração do Crescimento (PAC), non permettendo la messa in atto completa dei budget dei programmi sociali della riforma agraria, sui quilombola [en], per gli indigeni, la sicurezza alimentare, l'infanzia dato che la maggior parte delle risorse vengono indirizzate e utilizzate per aumentare il superáavit primario. Abbondanza di risorse per gli investimenti, per le imprese, per finanziare i grandi progetti, scarsità per la maggior parte della popolazione, per la quale rimangono solo precarie azioni di assistenza in tema di salute, educazione e sicurezza alimentare e alcune politiche compensative che vengono assegnate attraverso piani di assistenza.