In seguito all'aggressione di un jogger da parte di una muta di cani randagi, risalente al 14 dicembre scorso nel nuovo parco della città di Punggol, la Agri-Food & Veterinary Authority (AVA) ha incrementato l'attività di cattura dei randagi in zona. Sono già stati prelevati quasi 30 cani, quattro dei quali considerati aggressivi e pertanto soppressi.
Da allora gli animalisti di Singapore si sono dati da fare, creando una pagina Facebook dove hanno richiesto a Penny Low (membro del Parlamento del Pasir Ris-Punggol GRC) e all'AVA di fermare qualsiasi tipo di intervento repressivo nei confronti dei cani randagi.
Sono così tanti i modi in cui potremmo ridurre significativamente la popolazione degli animali senza casa. Ad esempio, scoraggiando attivamente la gente ad abbandonarli. Consentendo di tenere animali negli appartamenti. Sostenendo e incoraggiando la loro sterilizzazione. Queste sono soluzioni certamente migliori dell'uccisione di decine di migliaia di animali senza casa con la scusa di mantenere la ‘pubblica sicurezza’.
I volontari hanno iniziato a salvare i cani dalla soppressione, caricandone le foto online, in cerca di qualcuno che li voglia adottare e prendersi cura di loro.
Haslinda spera che l'episodio non dissuada i turisti dal visitare la zona:
Chi conosce il posto ha visto numerose volte i cani randagi. Spero che questa notizia non scoraggi nessuno dal farci visita. Vorrei indicare alcuni posti in cui ho visto i cani. Non sorprendetevi se li vedete bighellonare in giro. Non attaccheranno nessuno senza motivo.
@jolantru evidenzia la sua opposizione sulla soppressione dei randagi:
…vederli mentre vengono soppressi fa male. Sembra ci sia la SARS ovunque. Ho adottato Meow, un gattino preso dalla strada quell'anno fatidico, ed ora è con me, un gatto sano ed estremamente affettuoso. Gli amanti dei gatti sono rimasti assai scioccati e scandalizzati dalla soppressione indiscriminata. Forse l'AVA stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro – ma uccidere non era la soluzione giusta.
In ogni caso, l'AVA ha addotto la necessità di dover garantire la sicurezza dei cittadini, nonché di favorire il controllo e la prevenzione della diffusione della rabbia.