A trent'anni di distanza dalla guerra [it], il conflitto tra Argentina e Gran Bretagna per il controllo dell'arcipelago delle Malvinas/Falkland non ha ancora trovato soluzione. Per risolvere l’annosa questione [it] e porre fine ai preoccupanti sviluppi degli ultimi mesi, il governo argentino ha deciso di appellarsi all'autorità e all'intermediazione dell'ONU.
Durante il 2011 la tensione tra i due Paesi ha subito un forte aumento: dopo un infuocato scambio di dichiarazioni tra la Presidentessa Cristina Fernandez de Kirchner e il Primo Ministro David Cameron, il governo sudamericano ha deciso [en] di chiudere i propri porti alle imbarcazioni battenti bandiera delle isole Falkland. Il messaggio che la Kirchner ha voluto trasmettere è chiaro: “L'Argentina non smetterà di lottare per le Malvinas”.
Qualche giorno dopo il blocco portuale, a due mesi dal trentennale dell'inizio degli scontri, il quotidiano argentino La Nación ha riportato [es, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato] l'arrivo di una nave da guerra inglese nell'arcipelago delle Malvinas. Si trattava di un HMS Dauntless, un cacciatorpediniere dotato di dispositivi missilistici antiaerei.
Vista la reazione suscitata in Argentina, il governo inglese ha prontamente cercato di chiarire il motivo dello schieramento della nave.
Come scrive infatti il quotidiano argentino Página/12:
Il Ministero della Difesa britannico ha fatto sapere attraverso un comunicato che l'invio dell'HMS Dauntless è atto a rimpiazzare “un'altra nave di ricognizione” nella zona e costituisce “un'operazione di routine”. La linea ufficiale ha inoltre sottolineato che “da molti anni la Marina Reale Britannica detiene una presenza continua nell'Atlantico meridionale” e che “l'arrivo dell'HMS Dauntless era previsto da tempo”
Tuttavia, il governo argentino non ha ritenuto credibili tali giustificazioni e ha accusato il Regno Unito di voler militarizzare il conflitto. Con un ulteriore passo avanti, la Kirchner ha annunciato [en] pubblicamente che avrebbe sollevato il problema anche di fronte all'ONU.
La Nación commenta così alcuni passaggi dell'intervento della Presidente:
“Vogliamo richiamare l'attenzione su questa militarizzazione che costituisce una grave minaccia per la sicurezza mondiale” ha affermato la Kirchner. Poi ha continuato rivolgendosi direttamente a Cameron :”Nessuno deve aspettarsi che le nostre azioni vadano oltre la diplomazia, perchè non siamo attratti dalle armi, né tantomeno dai giochi di guerra” e, parafrasando John Lennon, ha concluso chiedendogli di “dare una possibilità alla pace”[…]
Il Ministro degli Esteri argentino Héctor Timerman ha sollevato la questione della “militarizzazione dell'Atlantico meridionale” da parte britannica direttamente in sede ONU. I dettagli del suo intervento, illustrati dallo stesso Timerman in conferenza stampa, sono disponibili in un video pubblicato sul blog del Senatore Aníbal Fernández.
Il Segretario Generale dell'ONU, Ban Ki Moon, non ha nascosto la sua preoccupazione riguardo “gli scambi verbali sempre più tesi” tra i due Paesi e ha aggiunto che l'ONU sarebbe disponibile ad agire come mediatore nel conflitto, qualora entrambe le parti lo richiedessero.
Il governo argentino ha deciso di accettare l'offerta di Ban Ki Moon e, il 13 febbraio scorso, ha reso note [en] le sue intenzioni, volte ad agevolare una risoluzione pacifica della disputa.
La notizia si è subito diffusa attraverso i social network, stimolando le opinioni e le riflessioni dei netizen.
Mauro Román (@maurooroman) riflette:
Molto spesso mi chiedo cosa succederebbe alle Malvinas se l'ONU decidesse che la sovranità spetta all'Argentina e gli inglesi rifiutassero il verdetto…un'altra guerra?
Oscar Hector Alva (@OscarHectorAlva) esprime la sua opinione riguardo la posizione degli Stati Uniti:
Quanto peseranno gli USA sull'azione di mediazione ONU riguardo le nostre Malvinas, visto che hanno già negato la militarizzazione inglese nell'Atlantico meridionale?
Angel Santamaría (@jang3l), riferendosi ai conflitti mondiali che l'ONU sta cercando di mediare, sottolinea:
ONU: Malvinas e Siria. Vediamo cosa farà su ognuno di questi fronti
Selena Desprini (@seledesprini), esprime invece una certa criticità verso le azioni del governo argentino:
Hanno proprio un bel coraggio a lamentarsi del caso Falkland di fronte all'ONU, mentre lasciano senza pensione minima i nostri veterani!
Anche Ami Múgica (@amiimugica), da Rosario, Argentina, osserva:
Si battono per la sovranità sulle Malvinas all'ONU e poi girano le spalle agli ex combattenti. Contano solo i caduti in guerra? #HDP
Rimane ancora da vedere come il Regno Unito reagirà alla proposta, se, come l'Argentina, accetterà la supervisione e la mediazione ONU o continuerà per la propria strada, senza dare ascolto a questi tentativi di dialogo.