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Russia: polemiche per manifestazione pro-Putin a Vladivostok

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Citizen Media, Cyber-attivismo, Elezioni, Governance, Legge, Politica, Protesta, Tecnologia, RuNet Echo

Tra il 18 e il 19 febbraio si sono svolte, in molte città russe, manifestazioni in favore del Primo Ministro Vladimir Putin (o “Puting”, come alcuni lo chiamano, unendo al cognome la parola “meeting”). Ed è stato proprio uno di questi “Puting” a scatenare lo scandalo nella città di Vladivostok, nell'estremità orientale del Paese, nota per la sua spiccata condotta “anti-cremliniana” e per il forte appoggio sempre offerto all'opposizione.

La manifestazione del 18 febbraio in favore di Putin - un Puting a Vladivostok. Foto di Alexander Hitrov/ utente LJ alexhitrov, uso autorizzato. [1] Un “Puting” a Vladivostok. Foto di Alexander Hitrov, da LiveJournal, uso autorizzato.

In un video del portale di notizie locali VL.ru si vedono alcuni partecipanti alla manifestazione del 18 febbraio che ricevono soldi alla fine dell'evento. Altri, alle domande dei reporter di VL.ru riguardo la loro opinione sulle riforme di Putin, rispondono con varie frasi fatte, come “Putin ha risollevato la Russia prostrata”, dandole stabilità.

Online l'evento è stato ampiamente discusso dai cittadini locali, che hanno raccontato di partecipanti trasportati sul posto in pullman, in modo alquanto organizzato. Evidentemente qualcuno li aveva incentivati, mobilitati e condotti in loco. Che una manifestazione in questa città raccolga tra le 2000 e le 4000 persone è evento alquanto raro, visto che anche le più popolari proteste antigovernative di solito non attirano più di 500 partecipanti.

Manifestazione a favore di Putin il 18 febbraio a Vladivostok: lista partecipanti e rispettivi compensi. Foto di Alexander Hitrov/utente LJ alexhitrov, uso autorizzato. [1]

Il "Puting" a Vladivostok: lista partecipanti e rispettivi compensi. Foto di Alexander Hitrov, da LiveJournal, uso autorizzato.

Il caso sarebbe stato ben presto dimenticato se al riguardo non si vosse accesa un'animata discussione online. L'intervento delle autorità non ha fatto altro che aumentare l'interesse generale.

I sindacati regionali, promotori della la manifestazione, sono stati i primi ad essere accusati di aver corrotto i partecipanti. Viktor Pinskij, capo della federazione dei sindacati del Primorskij Kraj (a cui Vladivostok fa da capoluogo), afferma [2] [ru, come i link successivi] che la dimostrazione “ha raccolto più di 4000 persone a cui sta a cuore il destino della Russia, e che hanno voluto dimostrare la loro fiducia in Vladimir Putin appoggiando la sua candidatura alla presidenza.”

I sindacati sostengono [3] che tutti i materiali divulgati dai media e i video in rete non sono altro che provocazioni; i video sono dei falsi, girati con attori improvvisati, e senza dubbio verrà aperta un'indagine sulla vicenda. Il capo di Stato Maggiore di Putin a Vladivostok è convinto [4] che il sabotaggio dell'evento sia stato opera delle forze di opposizione, che non hanno saputo digerire lo schiaffo dei 4000 partecipanti raccolti dalla manifestazione.

Le immagini di persone che distribuivano denaro (500 rubli = circa 13 Euro) con in mano le liste dei partecipanti sono state riprese e diffuse da vari blogger, giornalisti e agenzie di stampa, e sono disponibili online. Su LiveJournal (LJ), Alexander Hitrov, un fotografo che opera a Vladivostok, pubblicato nel suo spazio un album completo [1]sull'evento; e l'utente LJ hajoff propone altre foto qui [5].

Se la gente ha davvero partecipato spontaneamente all'evento – come affermano i sindacati – perché si vedono individui che cancellano nomi dalle liste dei partecipanti? temniykot, utente LJ, scrive [6]:

Io c'ero alla manifestazione. Non ho visto nè sentito parlare di alcun “compenso”, ma è vero che c'erano persone di imprese della regione che sono state portate lì e registrate con “presente” o “assente”; la gente è venuta in pullman, e ai pensionati sono state regalate delle giacche (alcuni ne hanno prese quattro [giacche a persona]).[…].

È risultato chiaro a tutti che l'evento era ben organizzato: i poster erano stati preparati e stampati in anticipo, la gente indossava giacche con slogan a favore di Putin e gli organizzatori distribuivano cibo caldo e tè , con tanto di intrattenimento musicale. Chiaramente i sostenitori di Putin avevano denaro sufficiente per finanziare l'intera operazione, ma da dove sono venuti quei soldi? Se la risposta è dalle casse dello Stato, allora sul caso deve essere aperta un'indagine che, visto lo stato delle cose, potrebbe risolversi a svandaggio dei sindacati.