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Argentina: netizen indignati per restrizioni alle importazioni di libri

Categorie: America Latina, Argentina, Arte & Cultura, Citizen Media, Istruzione, Politica

Le nuove restrizioni sulle importazioni di libri stanno provocando reazioni indignate sui social network. Con il decreto 26/2012 [1][es, come tutti gli altri link successivi] del 28 febbraio 2012, il Ministero dell'Economia e Finanza Pubblica [2] argentino, tramite la Segreteria del Commercio Interno, ha stabilito le nuove misure che si applicheranno tanto all'importazione quanto alla fabbricazione nazionale di merce contenente inchiostro di stampa, smalti e vernici per l'industria grafica.

La misura include i libri, che l'Argentina, sebbene possieda una industria grafica propria, importa in caso in cui non vengono stampati nel Paese. Le pubblicazioni straniere dovranno certificare che gli inchiostri utilizzati nei prodotti di stampa non contengano più dello 0.06% di piombo.

Hernan Casciari [3], scrittore e giornalista argentino con dimora a Barcellona, ha ricevuto una telefonata da una radio spagnola con molte domande, secondo quanto racconta nel suo blog [4]:

Querían saber por qué, desde hoy, los argentinos no podemos recibir publicaciones literarias extranjeras, ni revistas científicas, ni novelas, ni ensayos, ni cualquier tipo de libro, en nuestros domicilios particulares, ni en nuestras universidades, ni en nuestros laboratorios.

Volevano sapere perché, da oggi, noi argentini non potremo più ricevere opere letterarie straniere, né riviste scientifiche, né romanzi, ne saggi, né alcun tipo di libro, né a casa nostra, né nelle nostre universtià, né nei nostri laboratori.

Nel blog Según el cristal con que se mire [5] , Diego Tirelli spiega il proprio sconcerto:

Sólo faltaba el aislamiento cultural (no me digas que van a prohibir los Simpsons!!! Se pudre). Llegó (nooooooooooo). La última decisión de Moreno, que frenó la importación de libros y su compra por Internet, es una de las más autoritarias que tomó la democracia argentina (no frenó la compra en internet, frenó la impostación. El libro lo podes leer en un ebook reader fabricado en Tierra del Fuego). Los pretextos que respaldan esa decisión son embusteros.

Mancava solo l'isolamento culturale (non ditemi che proibiranno i Simpsons!!! Crepino). È arrivato (nooooooooooo). L'ultima decisione di Moreno, che ha frenato l'importazione di libri e il loro acquisto su internet, è una delle più autoritarie mai prese dalla democrazia argentina (non ha frenato gli acquisti su internet, ne ha frenato l'impostazione. Il libro lo puoi leggere su un lettore di ebook fabbricato nella Terra del Fuoco). Le giustificazioni che stanno dietro a questa decisione sono menzognere.

Diego continua:

Los libros no son de consumo masivo, es cierto, pero son un símbolo de la libertad.(los libros son un simbolo de libertad. Frase que va a mi Top Ten de bolufrases históricas) ¿Sabe la Presidenta que las restricciones a los libros (y, por lo tanto, a la cultura y al conocimiento) son una vieja expresión del oscurantismo político? ¿Aspira a que ese sea el legado de su presidencia? Los libros aparecen, así, como otro enemigo en la larga saga presidencial de batallas culturales y de guerras políticas

I libri non sono per il consumo di massa, è vero, ma sono un simbolo di libertà (i libri sono un simbolo di libertà. Frase che entra nella mia top ten delle citazioni storiche idiote). La Presidente sa che le restrizioni sui libri (e, quindi, sulla cultura e la conoscenza) sono una vecchia espressione dell'oscurantismo politico? Ambisce che questa sia l'eredità della sua presidenza? I libri diventano così un altro nemico nella lunga saga presidenziale di battaglie culturali e guerre politiche.
Mercatino di libri - foto: Laura Schneider

Mercatino di libri – foto: Laura Schneider

Dal 26 marzo l'hashtag #liberenloslibros [6] tira parecchio su Twitter. Scrive @arrietakevin [7]:

No se dan cuenta que nuestra presidenta le convienen mas a los analfabetos que educación, #liberenloslibros [6]

Non si rendono conto che alla nostra Presidente convengono più gli analfabeti che l'istruzione, #liberenloslibros [6]

Lari Gahan (@larigahan [8]) ha una reazione simile:

ahora retienen libros? no logro entender, de que les sirve!! ah si cierto, una población mas ignorante.. dejame de joder #liberenloslibros [9]

adesso bloccano i libri? non riesco a capire a cosa gli serva!! ah certo, un popolo più ignorante.. che la smettano di dire scemate #liberenloslibros [6]

Anche Nik Gaturro (@nikgaturro [10]) commenta il ruolo del governo:

En el tema editorial, este gobierno está dejando una pésima impresión. #liberenloslibros [6]

Sulla questione editoriale, questo governo sta dando una pessima impressione. #liberenloslibros [6]

Mentre Paula Campo (@pabula1414 [11]) scrive su Twitter:

Este pais es gracioso, nos preocupamos del + 0,06% de plomo en tintas de libros y no de la mineria a cielo abierto. #liberenloslibros [6]

Questo Paese è buffo: ci preoccupiamo del + 0,06% di piombo nell'inchiostro dei libri e non delle miniere a cielo aperto. #liberenloslibros [6]

In una recente intervista alla radio, Alberto Cassano, ricercatore del Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica e Tecnica (CONICET [12]), organismo dedicato alla promozione della scienza e della tecnologia in Argentina, ha commentato [13]:

A mí no me preocupa mi problema personal, me preocupa la faltante de libros en inglés que son utilizados para el estudio. Es decir, que junto a la faltante de medicamentos, también faltan libros extranjeros”. ……”yo creo que estas políticas atrasan. Les recuerdo que los libros se traducen al español luego de 6 u 8 años. Los científicos suelen comprar los libros en el idioma de origen o se atrasan 8 años”.

A me non preoccupa il mio problema personale, quello che mi preoccupa è la mancanza dei testi in inglese che vengono utilizzati per lo studio. Cioè, oltre ai farmaci, mancano anche i libri stranieri”. ……”io credo che queste politiche facciano rimanere indietro. Vi ricordo che i libri vengono tradotti in spagnolo dopo 6 o 8 anni. Gli scienziati di solito o comprano i libri in lingua originale, oppure rimangono indietro di 8 anni”.

A partire dal 19 aprile si terrà, come ogni anno, la Fiera Internazionale del Libro [14]. Quest'anno si avvarrà della presenza di ospiti internazionali come Eduardo Galeano, David Grossman, Stephen Holmes e altri celebri autori [15]. Alcuni utenti di Twitter, come Dante Augusto Palma (@palmadante [16]), anticipano già una nuova polemica:

Los que creen que lo de #liberenloslibros [6] es una opereta para politizar Feria del Libro como se hizo el año pasado son muy bien pensados

Quelli che credono che il #liberenloslibros [6] sia una tutta una scena per politicizzare la Fiera del Libro come è stato fatto l'anno scorso hanno capito tutto

Infine, ricordando una frase dello scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, Claudia Elizabeth Sosa (@clausclaude [17]) scrive:

“Nada enriquece tanto los sentidos, la sensibilidad, los deseos humanos cómo la lectura.” Mario Vargas Llosa. #liberenloslibros [6]

“Niente arricchisce tanto i sensi, la sensibilità, i desideri umani, quanto la lettura.” Mario Vargas Llosa. #liberenloslibros [6]