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Brasile/Giappone: Mihoko Satou, una blogger-ponte che racconta il terremoto

Categorie: America Latina, Brasile, Giappone, Citizen Media, Cyber-attivismo, Disastri, Linguaggi, Relazioni internazionali

“Sono una persona come qualunque altra, che trae piacere dall'annotare i piccoli eventi di tutti i giorni”: così si descrive con modestia Mihoko Satou, una blogger giapponese nata e cresciuta in Brasile. A seguito del terremoto in Giappone [1] [it, come gli altri link, eccetto ove diversamente segnalato] accaduto un anno fa, Mihoko ha dimostrato attraverso il suo blog una dedizione e una persistenza fuori dal comune.

Nel marzo del 2011, Mihoko lavorava come interprete e traduttrice freelance dal portoghese al giapponese e viceversa. Mihoko abita a Ibaraki, la città natale dei suoi genitori, dove si è trasferita 20 anni fa.

Si stima che la comunità di brasiliani di origine giapponese [2] residenti in Giappone conti attualmente più di 300.000 emigranti. Questo fenomeno di emigrazione è conosciuto col nome di dekasegi [3]. Allo stesso tempo, la più grande comunità giapponese al di fuori del paese si trova proprio in Brasile: conta circa un milione e mezzo di nikkei [4] [en] – così vengono chiamati gli emigrati giapponesi e i loro discendenti.

Mihoko Satou. Immagine usata su licenza.

Mihoko Satou. Immagine usata su licenza.

Sconvolta dall'improvvisa catastrofe e dai successivi pericoli della radioattività e delle scosse di assestamento, Mihoko decise di riavviare il blog che aveva lanciato nel 2009, Maracujá do Mato [5] [pt], con lo scopo di riportare fatti sul terremoto in lingua portoghese e correggere la falsa informazione su quello che stava succedendo in Giappone.

In questo modo, Mihoko ha creato un vero e proprio ponte tra il Giappone e la comunità lusofona in generale, e col Brasile in particolar modo, come spiega Mihoko stessa in una intervista con Global Voices:

Resolvi reativar o blog que estava abandonado, com a intenção de passar as informações aos amigos nikkeis (descendentes de japoneses) residentes na região e para tranquilizar os familiares e amigos no Brasil. Pois foi muito grande o susto do mega-terremoto e os tsunamis que assolou a região nordeste no Japão na costa do pacífico, e depois o veio o pânico por causa do acidente nuclear e os rumores que correram mundo afora, com a mídia ocidental alarmado com a situação, pricipalmente por que as informações estavam obscuras sem muitos esclarecimentos. Pela gravidade do acidente, e a usina que ainda não estava estabilizada no momento, achei que seria importante ficar atenta às informações, e procurar esclarecimentos principalmente sobre os riscos da radiação, além de procurar saber o que poderia ser feito dentro do alcance de cada um. No meu caso, pesquisei bastante sobre o assunto para estar ciente do que estava acontecendo.

Ho deciso di riprendere a scrivere il blog che avevo abbandonato, con l'intenzione di riportare informazioni per gli amici nikkei residenti nella regione e per tranquillizzare familiari e amici in Brasile. Di fronte al terribile terremoto e allo tsunami che hanno raso al suolo la regione nord-est del Giappone, lo spavento è stato enorme; nel seguito si è verificato ulteriore panico a causa dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima [6] e per le informazioni false o poco chiare diffuse dai media occidentali, che hanno allarmato la popolazione. Proprio per la gravità dell'incidente, e per la situazione precaria dell'impianto nucleare, ritenevo di primaria importanza trattare le informazioni con cautela, fornire chiarimenti riguardo ai rischi di radiazione, e inoltre cercare di capire cosa ognuno di noi potesse fare nel proprio piccolo. Per quanto mi riguarda, ritenni opportuno fare ricerche per rendermi conto di quello che stava veramente accadendo.

Riguardo alla selezione di notizie da tradurre per il blog, Mihoko aggiunge:

Eu simplesmente via as notícias que eram do meu próprio interesse para adquirir informações e as traduzia para repassar a quem interessasse. Eram notícias que passavam na TV japonesa, fazia as buscas na internet em jornais on-line e no twitter acompanhava os gorjeio dos especialistas sobre os assuntos que giravam em torno do acidente da usina nuclear de Fukushima. Buscava as notícias e dava uma rápida checada se já não haveria o mesmo assunto circulando no noticiário internacional em português e se tivesse o mesmo assunto, procurava por outra.

Ho semplicemente raccolto le notizie a cui io stessa ero interessata al fine di acquisire informazioni, e le ho tradotte affinché potessero essere lette da persone altrettanto interessate. Si trattava di notizie passate dai canali televisivi giapponesi oppure da pubblicazioni online; seguivo inoltre i tweet scritti da esperti riguardo all'incidente di Fukushima. Dopo aver individuato una notizia, controllavo rapidamente se fosse stata già riportata dai media in portoghese; se trovavo lo stesso argomento, passavo a un'altra notizia.
"Avevo iniziato questo blog con l'intenzione di annotare i piccoli eventi di tutti i giorni, e per pubblicare le mie foto di fiori, mia grande passione". Japan - In Memoriam. Foto di Jônatas Cunha di San Paolo, Brasile, da Flickr (CC BY-SA 2.0) [7]

"Avevo iniziato questo blog con l'intenzione di annotare i piccoli eventi di tutti i giorni, e per pubblicare le mie foto di fiori, mia grande passione". Japan – In Memoriam. Foto di Jônatas Cunha di San Paolo, Brasile, da Flickr (CC BY-SA 2.0)

Mihoko racconta come la condivisione dei risultati della sua ricerca e delle rispettive traduzioni attraverso il suo blog sia servita per “alleviare il dolore” dei parlanti portoghese che erano stati colpiti dal disastro:

Pois os [brasileiros] que estão aqui no Japão temiam pelo que podia vir a acontecer e apesar de muitos falarem o japonês, a grande maioria não lê o japonês e ficam alheios às notícias locais, se limitando às notícias que são divuldados nos jornais e canais de TV brasileira com algumas horas de atraso. E o objetivo era passar as informações para tentar amenizar a aflição, o medo que a maioria sentia e que eu mesma sentia, sobre o acidente nuclear. Como citei algumas vezes no blog, já que estava aqui mesmo (sem ter para onde correr), procurava as informações e esclarecimentos para tentar me acalmar e simplesmente as dividia com os amigos e conterrâneos.

I brasiliani che risiedono qui in Giappone erano impauriti per quello che poteva succedere ma, anche se molti di loro parlano giapponese, la gran parte non lo sa leggere e così non riesce a fruire delle notizie locali, limitandosi a seguire le storie che vengono diffuse sui giornali e sui canali tv brasiliani, con alcune ore di ritardo. Il mio obiettivo è stato quello di passare informazioni per provare ad alleviare il loro dolore, le sensazioni di paura che la maggior parte di loro provava, e io provavo, rispetto all'incidente nucleare. Come ho spiegato qualche volta nel mio blog, poiché dovevo starmene qui (senza poter scappare), cercavo informazioni e spiegazioni per cercare di tranquillizzarmi e le condividevo con amici e vicini.

Attualmente Mihoko continua ad “annotare i piccoli eventi di tutti i giorni”, e a istituire legami tra i due Paesi e le due lingue, ma perlopiù attraverso Twitter (@maracujadomato [8] [pt] [ja]).

Nonostante l'interruzione del suo blog, Maracujá do Mato rimane un archivio del contributo umanitario di una blogger che, attraverso la sua selezione di notizie e traduzioni, ha senz'altro aiutato ad abbattere le barriere linguistiche e a promuovere maggiore dialogo e solidarietà transnazionale attraverso la condivisione delle esperienze e delle risposte date rispetto a un terremoto devastante.