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Mauritania: parte la “Marcia dell'Ultima Speranza”

Categorie: Africa sub-sahariana, Mauritania, Citizen Media, Diritti umani, Governance, Politica, Protesta

Gli attivisti mauritani hanno intrapreso un viaggio di 470 km a piedi, dalla città di Nouadhibou alla capitale Nouakchott, con l'obiettivo di presentare una serie di richieste economiche e politiche alle autorità. La “Marcia dell'Ultima Speranza” punta ad attirare l'attenzione sulle sventure dei mauritani e le loro richieste di riforma.

Il blogger Ahmed Jedou ne parla [1] [ar] sul suo blog. Tanti i cittadini, tra cui sindacalisti, insegnanti e tutti coloro che sono stati licenziati, presenti alla partenza della marcia — il cui arrivo a Nouakchott, scrive il blogger, è previsto per la metà del mese di marzo, se non prima.

Attivisti alla partenza della marcia [1]

Attivisti alla partenza della marcia

Queste alcune delle richieste specifiche:

ضمان الحد الأدنى لحرية التعبير السلمي للناشطين بالمدينة.
2- فتح حوار مباشر و جاد مع السلطات العليا للبلد لوضع حد نهائي لمعاناة مواطني أحياء الترحيل( الجديدة و أحزمة البؤس) بحيث يضمن تسوية موضوعية للسكن و التموين تليق بالمدينة كعاصمة اقتصادية و قطب للتنمية.
3- نطالب بتسهيل دمج المهنيين الشباب في القطاعات ذات الصلة، انطلاقا من التزايد الطردي للمواقع الشاغرة في الإدارات و المؤسسات الجهوية و المركزية العمومية منذ عدة سنين في مختلف هذه القطاعات مثل: قطاعات الصيد و المعادن و المتواجدة بالعشرات، و الناتجة عن تقاعد الموظفين و انتشار العقدويين و الطابور الثالث داخل هذه المؤسسات، رغم رفع السن القانونية اللازمة لولوج الوظيفة العمومية إلي 40 سنة و تواجد الطاقات الشبابية المؤهلة لذلك.
4- نطالب بإعلان الحكومة عن زيادة معتبرة في الأجور في القطاعين العام والخاص لتخفيف وطأة الغلاء المعيشي للطبقة النشطة
1. La garanzia di livelli minimi di libertà di espressione pacifica per gli attivisti in città;
2. L'inizio di un dialogo diretto e serio con le maggiori autorità, allo scopo di porre fine alla sofferenza degli abitanti dei quartieri malsani (abitanti che il governo si era preposto di trasferire in posti migliori). Il dialogo dovrà iniziare da un oggettivo accordo sulle abitazioni e i servizi, che si addice ad una capitale economica nonché centro di sviluppo;
3. L'integrazione dei giovani specializzati nelle aree di loro competenza, per rimediare all'aumento dei posti vacanti in vari settori, come quello della pesca e dei minerali, risultanti dal pensionamento dei lavoratori;
4. L'aumento del salario nel settore pubblico e privato per diminuire il peso del costo della vita alla classe lavorativa

Altre richieste comprendono la pulizia delle strade dai mucchi di rifiuti e la concessione di terre ai giovani disoccupati laureati, in modo tale da permetter loro di avviare un proprio business.

Da notare che, analogamente ad altre nazioni del mondo arabo, anche gli attivisti mauritani stanno protestato da quasi un anno per l'ottenimento di riforme politiche ed economiche.