Cesareo inutile: è il nome di una campagna lanciata nella prima settimana di marzo a Porto Rico allo scopo di frenare l'alta percentuale di parti cesarei nella nazione, essendo molti di questi programmati e non dovuti a reali necessità mediche.
Gravidanza, di Eugene Luchinin su licenza CC
La campagna si incentra su un video relativo a una canzone hip hop che intende sollecitare le future mamme a informarsi meglio prima di accettare un taglio cesareo quale procedura obbligatoria. Secondo la pagina dedicata alla campagna [es, come gli altri link tranne ove diversamente indicato], circa la metà dei neonati di Porto Rico nasce da tagli cesarei, in cui il neonato è partorito attraverso un'incisione all'addome e utero della madre, invece di nascere naturalmente attraverso un parto vaginale. I cesarei possono indubbiamente salvare la vita in molti casi in cui si presentino complicazioni tali da poter mettere a rischio la madre o il bambino; tuttavia i tagli cesarei elettivi [it] potrebbero anche sottoporre mamma e bambino a rischi ancora più alti di un parto naturale.
Nel video hip-hop della campagna, vi è un'immagine dei dottori che li riprende come se fossero spinti dalla convenienza più che da motivi di salute nella decisione di far nascere bambini attraverso tagli cesarei; questi ultimi vengono considerati un modo per trattare le donne in maniera più rapida piuttosto che lasciarle nell'attesa che la natura faccia il suo corso. Come soluzione, si propone una maggiore formazione a carico puericultrici o ostetriche per assistere ai parti naturali, eliminando le inutili procedure mediche che fanno della madre in attesa una paziente.
El compromiso principal de inne-CESÁREA es, promover el apoderamiento de las mujeres puertorriqueñas para atender el serio problema de salud pública que representan la alta tasa de cesáreas y las intervenciones innecesarias durante el parto para la madre y el bebé, a través de una campaña de prevención validada, actualizada y atractiva sobre la humanización del parto.
La preparazione del video mostra il processo che ha messo insieme oltre 50 persone per la sua registrazione, tra cui donne incinte, mamme, bambini, genitori, studenti, professionisti della salute e molti altri.