Già da alcuni giorni non si hanno notizie di Abdulhadi Alkhawaja, attivista per i diritti umani e leader dell'opposizione bahrainiano in sciopero della fame [en, come gli altri link] dall'8 febbraio. Si teme che l'attivista - condannato l'anno scorso all'ergastolo e, pare, sottoposto anche a torture fisiche e sessuali durante la detenzione – sia in condizioni critiche o costretto all'alimentazione forzata.
Sciopero della fame
L'8 febbraio Alkhawaja ha iniziato uno sciopero della fame, dichiarando che non l'avrebbe cessato fino al suo rilascio; secondo i familiari, l'attivista li ha preparati all'accettazione della sua morte. Dal 23 aprile non hanno più avuto notizie al suo riguardo, ed è stata negata qualsiasi richiesta di visita. La preoccupazione sale, e in migliaia stanno commentando l'hashtag #WhereIsAlKhawaja, pretendendo una risposta immediata dal governo. Le organizzazioni per i diritti umani nel mondo (compresa Front Line Defenders) si sono unite nella richiesta di informazioni sull'attivista bahrainiano.
I post d'amore di Khadija
Khadija Almousawi, moglie di Alkhawaja, sta utilizzando il suo account di Twitter (@tublani2010) per mandare messaggi al marito. In un post ha citato la figlia Zainab, (@angryarabiya su Twitter) finita in carcere in seguito ad una manifestazione femminile per il padre:
@tublani2010: Caro Hadi, oggi non abbiamo bisogno di allargare il nostro tavolo da pranzo. La famiglia si è ristretta. Zainab è in carcere. Neanche tu ci sei.
In altri post scrive:
@tublani2010: Caro Hadi, ho sentito dire dagli ufficiali che stai bene. Ma ho bisogno di sentirmelo dire da te. Tu non menti mai, loro lo fanno sempre. Perché non puoi chiamarmi?
@tublani2010: Caro marito: continua la tua battaglia per la libertà dal letto in cui sei sempre stato. Se sei ancora qui.
@tublani2010: Caro Hadi, ti sostengo al 100% e ti supporterò al 100%, mi manchi. Mi manca il tuo sorriso, mi manca la tua cortesia
Solidarietà dai bahrainiani
Molti bahrainiani hanno manifestato preoccupazione per le condizioni di Alkhawaja, addirittura lo stesso blogger Suhail Algosaibi, che aveva già avuto uno scontro con Zainab Alkhawaja:
@SuhailAlgosaibi: Se Abdulhadi muore sarà una tragedia in #bahrain. #WhereIsAlKhawaja
Il vignettista bahrainiano Ali Al Bazzaz ha realizzato una serie di opere su Alkhawaja; la vignetta qui di seguito, raffigurante Alkhawaja insieme a Gandhi e Mandela, è stata già condivisa più volte su Twitter.
Alimentazione forzata?
Maryam Alkhawaja, un'altra figlia di Abdulhadi (al momento in esilio), ha manifestato il suo timore nei confronti della situazione del padre, che potrebbe trovarsi in condizioni critiche oppure essere costretto ad alimentazione forzata. Maryam afferma: “So che mio padre non ha intenzione di bere né mangiare nulla volontariamente; se assume qualcosa significa che è costretto contro la sua volontà.”
Il dibattito sulla situazione di Alkhawaja è stato fomentato da una recente intervista al primo ministro del Bahrain, che ha definito “terroristi” i manifestanti del suo Paese; egli ha inoltre asserito che non tollererebbe un'intromissione dell'Occidente negli affari del Bahrain, e ha aggiunto che Alkhawaja è in salute e sta assumendo liquidi.