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Ecuador: rifugiate costrette alla prostituzione per sopravvivere

Categorie: America Latina, Colombia, Ecuador, Citizen Media, Donne & Genere, Film, Giovani, Guerra & conflitti, Interventi umanitari, Migrazioni, Rifugiati

Il video-documentario realizzato dal Movimento Giornalismo Video, dal titolo Rifugiate avviate allo sfruttamento sessuale in Ecuador [1], [en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato] analizza la condizione di molte donne colombiane costrette ad attraversare il confine con l'Ecuador a causa delle violenze subite. E spesso, vedendosi preclusa ogni possibilità di lavorare legalmente, madri e figlie finiscono nel mercato del sesso per sopravvivere.

Amy Brown [2] ha raccolto le testimonianze di alcune donne e agenzie del posto sui fatti. Le storie raccontate parlano di donne che sono scappate dalla Colombia, per le minacce collegate alla guerriglia, spesso lasciandosi alle spalle il loro lavoro e una casa e portandosi dietro figli e pochi effetti personali. Ai rifugiati non è consentito lavorare legalmente senza il visto, e la procedura per ottenerlo può impiegare anche 18 mesi, e nel frattempo espone a un “enorme pericolo donne e ragazze” come si afferma nel video.

Donna che lavora in un bar in Ecuador. Screenshot from documentary. [1]

Donna che lavora in un bar in Ecuador. Fotogramma da documentario.

Durante la loro ricerca di lavoretti umili per poter tirare avanti, come donne delle pulizie o cuoche, spesso capita che ricevano una controfferta per diventare “cameriera”, eufemismo che sta ad indicare prostituta, da collocare nei diversi bar e bordelli locali. A una di queste poverette è stato detto chiaramente che sua figlia poteva lavorare in un bordello… e la ragazza aveva solo 13 anni.

Purtroppo per moltissime donne, senza lavoro da diversi mesi, senza risparmi e senza prospettive, la strada della prostituzione sembra l'unica scelta possibile. E i clienti certo non mancano: secondo una delle intervistate che studia il fenomeno, l'arrivo delle società petrolifere ha portato i primi clienti, e loro sono ancora i clienti principali di questa fiorente industria: ci sono più bar e bordelli che campi da basket e calcio in questa provincia.

Questa realtà carente di opportunità per i giovani, pone le ragazze a rischio maggiore: non avendo nulla da fare, gli adolescenti sono a rischio di finire nell'illegalità; nel caso specifico delle ragazze, sarà la strada della prostituzione e del traffico sessuale.

Thumbnail del movimento Giornalismo Video.