Lunedì nelle isole Bahamas si terranno le elezioni generali. A meno di una settimana dal voto, i blogger rilanciano opinioni sulle loro scelte politiche.
Rick Lowe, in un post su Weblog Bahamas [en, come i link successivi eccetto ove diversamente indicato], definisce le elezioni “un momento interessante per riflettere sulla politica delle Bahamas” mentre esamina, punto per punto, le dichiarazioni dell'ex ministro Pierre Dupuch, storico membro del Movimento Nazionale Libero [it], con le quali ha spiegato perché il primo ministro Hubert Ingraham deve essere considerato “inaffidabile”:
Questo significa essere inaffidabili o forse funziona così la regola della maggioranza? Più del 51% dei membri dell'FNM supportava il presidente Ingraham e non noi. Ma avremmo dovuto portare rancore o è stato meglio leccarci le ferite e andare avanti?
Tutto questo fa nascere spontanea una domanda: ma il presidente Ingraham e i suoi sostenitori, sapevano forse di non poter fare affidamento sulla squadra di Dupuch? Ripensando al passato, questa possibilità sembra abbastanza plausibile.
Le circostanze e l'informazione fanno mutare i punti di vista. Io so che la mia opinione è cambiata con il passare degli anni e sono pian piano arrivato alla conclusione che più grande diventa un governo e peggio stiamo noi cittadini.
Tuttavia, quando siamo caduti ci siamo rialzati, ci siamo scrollati la polvere di dosso e abbiamo ricominciato. Ho leccato le mie ferite politiche per così dire, e ora preferisco passare il mio tempo libero ad imparare, a riflettere sulla politica pubblica e a criticarla, offrendo delle alternative che possano rendere il nostro Paese un posto migliore, sia per noi che viviamo qui oggi che per le generazioni future.
Nel frattempo, il blog Political Bahamas riporta che il nuovo partito, l'Alleanza nazionale democratica apparso da poco sulla scena politica, sta chiedendo le dimissioni del leader dell'opposizione Perceval “Perry” Christie del Partito Liberale progressista [it] visti i suoi presunti legami con la compagnia petrolifera delle Bahamas.
Mentre Edward Hutcheson sul blog Weblog Bahamas riflette “sul diverso sviluppo del Paese qualora nel 1984 si fossero fatte scelte diverse”, su Bahama Republic invece si cerca di dare “un'ultima previsione” per le prossime elezioni:
Le Bahamas avranno lo stesso tipo di governo anche dopo le elezioni. Non cambierà niente. Esatto, è ciò che sostengo. Ma questo non vuol dire che penso ciò, perché credo che l'FNM vincerà e che quindi Hubert Ingraham sarà di nuovo primo ministro. Sto però dicendo che a prescindere da quale partito invierà più deputati alla camera, e a prescindere dal fatto che il nome del primo ministro sarà Hubert Ingraham, Perry Christie, o Branville McCartney, le politiche che ci verranno proposte e lo stile di governo non cambieranno significativamente.
Bahamas, voi meritate di meglio. Ma almeno che voi non chiediate un rinnovamento, otterrete sempre lo stesso vecchiume, lo stesso solito vecchiume.