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Cuba: quale libertà (di stampa)?

Categorie: Caraibi, Cuba, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Migrazioni, Politica, Protesta, Tecnologia

Il 3 maggio si celebra la Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa [1] [en]. Nella blogosfera caraibica, tuttavia, gli unici a parlarne sono alcuni blogger cubani che non vivono sull’isola.

Il blog Notes from Cuban Exile Quarter [2] [en] fornisce alcune informazioni di carattere storico su questa giornata, spiegando:

Il 20 dicembre 1993 [3][en], le Nazioni Unite [4] [it] hanno dichiarato il 3 maggio come Giornata Mondiale della Libertà di Stampa per sensibilizzare le coscienze sull’importanza di una stampa libera e per ricordare ai governi il loro obbligo di rispettare e sviluppare il diritto alla libertà di espressione, riconosciuto dall’Articolo 19 [5] [it] della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo [6] [it]. La data del 3 maggio è stata scelta per ricordare l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek [7] [en], una dichiarazione contenente princìpi di stampa libera concordata da giornalisti africani durante un seminario UNESCO [8] [en], “Promuovere una stampa africana indipendente e pluralista” [9] [en], tenuto a Windhoek, in Namibia, dal 29 aprile al 3 maggio 1991. Tale dichiarazione è stata poi approvata dalla Conferenza Generale dell’UNESCO [10] [it].

La Coalizione delle Donne cubano-americane [11] [en] ha pubblicato, sul suo blog, un link a questo report [12] [en] del Comitato per la Protezione dei Giornalisti, che indica Cuba come uno dei Paesi più censurati. In un post successivo [13] [en], inoltre, si richiama l’attenzione sui blogger cubani e sul giornalista indipendente Luis Felipe Rojas, presentato in un articolo di Amnesty International [14] [en].

Anche Notes from the Cuban Exile Quarter presta attenzione al report [15] [en] del Comitato per la Protezione dei Giornalisti, affermando:

La dittatura cubana si trova al nono posto, ma almeno tre degli ultimi quattro Paesi peggiori (sic) sono stretti alleati dei fratelli Castro.

babalu [16] [en], intanto, afferma che:

L’agenzia di stampa indipendente CIHPRESS ha documentato 340 arresti politicamente motivati a Cuba nel corso del mese di aprile. Questo porta a 1915 il numero totale degli arresti politici sull’isola documentati quest’anno dall’agenzia. Stando a questi ritmi, entro la fine dell’anno la dittatura castrista avrà compiuto quasi 6000 arresti, quasi il doppio degli arresti effettuati nel 2011.

E in un “brindisi alla libertà durante la Giornata per la Libertà di Stampa”, Notes from the Exile Quarter [17] pubblica un video [18] in onore di tutti i giornalisti imprigionati, e scrive a proposito di alcuni prigionieri di coscienza cubani:

Cinquanta anni fa [19] [it], il 28 marzo 1961, viene fondata Amnesty International, dopo che due studenti portoghesi sono stati imprigionati per sette anni per aver brindato alla libertà [20] [en]. Oggi, gli uomini e le donne di Cuba vengono messi in carcere per aver parlato della libertà e aver sfilato per essa. I giornalisti vengono perseguitati, fermati e imprigionati per aver tentato di esercitare il loro diritto fondamentale al libero pensiero. Uno di loro è Luis Felipe Rojas [21] [en]. Altri nomi si possono trovare nel Centro Informazioni “Hablemos Press” [22][en]. Per la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa [23], dedichiamo in loro onore…un Brindisi alla Libertà.

L’immagine in miniatura utilizzata in questo post, “Libertà di Stampa abbandonata” [24] è di BlackburnMike_1, usata su licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0) Creative Commons. [25] Si può visitare la galleria fotografica BlackburnMike_1's flickr photostream [26].