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Filippine: demolizione di baraccopoli scatena l'indignazione dei netizen

Categorie: Asia orientale, Filippine, Citizen Media, Diritti umani, Economia & Business, Governance, Politica, Protesta

Almeno una persona è morta e una decina sono rimaste ferite a seguito dello scontro tra la polizia e i residenti del quartiere di Silverio Compound a Paranaque City, che protestavano contro la demolizione delle loro case.

Foto rimossa per non urtare la sensibilità dei lettori”

Nel quartiere di Silverio Compound risiedono circa 28000 famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà. I residenti sostengono che siano state uccise in totale quattro persone. La brutale demolizione ha scatenato un'ondata di indignazione sul web.

Il miliardario Henry Sy della SM Development Corporation (SMDC) possiede i 9,7 ettari di territorio su cui sorgeva la baraccopoli e ha pianificato di ripulire tale area per la costruzione di complessi residenziali e centri commerciali.

Non è certo la prima volta che uno dei centri commerciali di Henry Sy scatena il dissenso tra la gente. Le proteste contro l’ SMDC sorsero in passato anche in merito alla rimozione di alcuni pini [1] [en], operazione pianificata proprio per l'ampliamento di uno dei suoi centri commerciali.

I residenti si preparano a difendere le loro case nel quartiere di Silverio Compound
Foto realizzata da  Tudla [2]

La polizia ha confermato soltanto la morte del ventunenne Arnel Leonor, mentre i residenti sostengono che durante la sparatoria con la polizia siano morti anche i due sedicenni  Bodging Isaias e Rodman Ortega e il trentaseienne Raymond Aquino.

Vencer Crisostomo leader, dei giovani attivisti nonché blogger ha condiviso sulla sua pagina un'ampio resoconto [3] [en] del cruento episodio :

I video e la documentazione raccolti da alcuni giornalisti cittadini mettono in evidenza come i membri delle forze speciali (SWAT), armati di fucili M16, sparano indiscriminatamente sui residenti uniti a formare una barriera umana nel tentativo di fermare la polizia e le squadre di demolizione. Il video mostra l'arresto di decine di loro, picchiati a sangue e pestati anche quando erano già nelle mani della polizia.

Dopo una raffica di spari, è stato appurata la morte del ventunenne Arnel Leonor Tolentino colpito da un proiettile alla testa, mentre altri sono stati feriti in zone vitali e si trovano ora in condizioni critiche. Molti residenti di quella zona, tra cui alcuni ragazzi tra i 15 e i 16 anni, hanno riportato ferite di arma da fuoco a braccia e gambe.

L’ SMDC ha negato ripetutamente qualsiasi legame [4][en] con la brutale demolizione. Ma i documenti governativi [5][en] ottenuti dai residenti citano la suddetta compagnia tra i “partner ” del progetto per l'edilizia abitativa.

Il sindaco di Parañaque, Florencio Bernabe, ha confermato che l'amministrazione cittadina ha intenzione di sfruttare quell'area per scopi commerciali. E’ previsto anche un piano per costruire un complesso residenziale, ma tale opera andrà ad occupare una piccola porzione dell'area, come si evince dal progetto del piano regolatore generale  [6] [en].

Secondo l'autore del blog Like a Rolling Stone la violenta demolizione ha ricordat [7]o il massacro del 2004 nella piantagione di Hacienda Luisita dove la polizia e i militari spararono contro gli agricoltori in sciopero.

Temevo che anche questa volta avrebbero manipolato la verità, viste le dichiarazioni del sindaco. Nel massacro della piantagione di Luisita le autorità affermarono che i contadini erano armati e che l'aggressione era partita dalle loro fila  e sostennero inoltre che tra i contadini stessi si fossero infiltrati degli “estremisti” che li avrebbero poi incitati all'azione di protesta.

Le autorità ora hanno ripetuto la stessa trama, ancor prima che  sia iniziata l'inchiesta su tale episodio. Essi dicono, come già sostenuto nel precedente avvenimento, che i residenti erano armati e hanno usato per primi la forza e che anche in questo caso, tra di loro erano infiltrati degli  “estremisti”. L’ idea  del governo è molto semplice: far cadere la colpa sulle vittime cosi che  il problema sia risolto.

Kenneth Roland Guda, scrittore e citizen journalist sostiene  [8] [ph] che l'amministrazione del presidente filippino Benigno Aquino dovrebbe essere ritenuta responsabile anche del massacro di Silverio Compound.

Hindi lamang usapin ito ng command responsibility. May direktang pananagutan ang administrasyong Aquino sa paggamit ng dahas sa mga sibilyang tumututol sa demolisyon. Kinalinga ng administrasyong ito ang patuloy na pagsasanay at pag-aarmas sa malulupit at brutal na mga yunit ng militar at pulisya na may masasamang rekord ng paglabag sa karapatang pantao.

Non è solo un problema di chi ha dato gli ordini. L'amministrazione del presidente Aquino è direttamente responsabile per l'uso della violenza contro i cittadini che si opponevano alla demolizione delle loro case. Questa amministrazione non ha fatto altro che addestrare e armare alla violenza e alla brutalità l'esercito e le unità di polizia che, ancora una volta, hanno violato i diritti dell'uomo.

La richiesta ufficiale e l'appello [9] dei residenti di Silverio Compound a Paranaque è stata pubblicata anche sul web.

Il ruolo dei poliziotti sarebbe quello di servire e proteggere la gente, invece perché inviare più di 300 persone tra agenti e squadre di demolizione a distruggere la nostra intera comunità e poi ucciderci?

Noi ci opponiamo fortemente alla distruzione del nostro quartiere. La demolizione del mercato locale è solo l'inizio dell’ attuazione del progetto che prevede di ripulire  i 9,7 ettari totali di Silverio Compound, per lasciare spazio al centro commerciale di  Henry Sy e cancellare così la presenza di tutti i piccoli commercianti in favore dell'IPERMERCATO della famiglia Sy.

L'attivista Arnold Padilla, autore del blog A Radical's Nut sta  chiedendo sostegno [10] [en] per quella che lui chiama una “battaglia per il diritto a poter vivere.”

I residenti di Silverio Compound affrontano imperterriti l'oppressione e la brutalità , hanno bisogno di tutto il sostegno possibile affinché possano esser certi che sia fatta giustizia. Nello stesso tempo hanno bisogno anche di assistenza medica, legale, ecc., così da aiutarli a far fronte alla tragedia inflittagli dalle stesse autorità che invece avrebbero dovuto difendere i loro diritti ed essere promotori dei loro interessi.

 

Alcune delle reazioni pubblicate su Twitter:

@ellacolmenares: [11] SM: Il massacro del quartiere Silverio http://fb.me/1AJQ26eas

@Ralpipay: [12] @piabisikleta Re-watched the footage of Silverio massacre and Red some articles eto ba ang tinatawag nating #PinoyPride #ItsMoreFuninPH

@Ralpipay: [12]@piabisikletaRiguardando il filmato sul massacro del quartiere di Silverio Compound e leggendo alcuni articoli sull'argomento, questo è ciò che definiamo  #PinoyPride #E’ più divertente in Filippino

@mobilemaui: [13] Massacro: “Uccidere delle persone in gran numero, soprattutto indiscriminatamente e in modo brutale ” Yun ang ginawa sa #Silverio compound. #giustizia

@YourConnoisseur: [14] Che orrore! Il massacro di Silverio Compound ! Ed è successo proprio sotto il governo di #PNoy.

@jaellao: [15] Oggi è stata una giornata infernale per i residenti di Silverio Compound. E sono passati anche due anni e mezzo dal massacro di  Ampatuan [16][en].

Una documentazione video delle barricate dei residenti e dello spargimento di sangue:

Foto e video ad opera di  Tudla Productions [2] [en]. Alcuni diritti riservati.