Malawi: passi in avanti per i diritti degli omossessuali

Dopo il discorso in Zambia del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, in difesa dei diritti degli omosessuali [it], anche in Malawi la situazione sembra smuoversi in positivo. La Presidente Joyce Banda ha deciso di abrogare le leggi contro gli omossessuali — suscitando tuttavia tra i netizen sia rabbia che soddisfazione.

In un primo comunicato nazionale, Joyce Banda ha dichiarato[en] al Parlamento che il governo abrogherà le leggi che discriminano le persone in base al loro orientamento sessuale.

“Queste leggi sono innaturali e indecenti”, ha dichiarato.

La mappa mostra le pene previste in Africa per il reato di omosessualità

La mappa mostra le pene previste in Africa per il reato di omosessualità

Di contro, alcuni gruppi religiosi del Malawi hanno voluto chiarire [en] che i matrimoni tra persone dello stesso sesso non possono essere permessi in quanto le leggi in Malawi si basano sul principio del timor di Dio. Nel contempo crescono i gruppi umanitari che ritengono invece opportuno promuovere i diritti delle minoranze, inclusi quelli volti a difendere i matrimoni omosessuali.
L'obiettivo è dunque evitare che si ripetano episodi come quello accaduto nel 2010: un tribunale di Malawi condannò una coppia gay [it] a 14 anni di reclusione. La coppia, Steven Monjenza e Towonge Chimbalanga, fu arrestata e trasportata in prigione per aver festeggiato il proprio fidanzamento.

Su facebook si possono già leggere le reazioni dei netizen riguardo al possibile cambio di orientamento del govero. Khalil commenta: [en]:

Non aveva scelta

Isaac invece controbbatte: [en]:

Invece no, aveva la possibilità di stare zitta.

Abdulmalik pensa [en] che la decisione provenga dalla pressione fatta dai Paesi benefattori che mandano aiuti umanitari in Africa:

Non c'è da stupirsi se ha avuto una discussione con l'ex-presidente. Joyce Banda è solo un fantoccio dell'Occidente. In Africa non abbiamo bisogno di persone tali.

Joyce Banda alla conferenza dell'Agenzia inglese per lo sviluppo (DFID) del 2010. Foto su Flickr di DFID. Licenza Creative Commons (CC BY-NC-ND 2.0)

Harutizwi si chiede invece [en], “dov'è finita l’ identità africana?”

I Paesi occidentali stanno facendo pressione affinché venga legalizzata l'omosessualità in cambio degli aiuti umanitari. Joyce Banda sta già facendo il loro gioco. Dov'è finita l'identità africana? Se tolleriamo l'omosessualità, avremo mai un futuro? Ndiyani achazvara per la prossima generazione? Non posso nemmeno dire diamoli ai cani, perché nemmeno i cani hanno mai sentito parlare di cose simili. Che Dio salvi l'umanità.

A tal proposito tuttavia Phetie ricorda [en] che sia la cultura cristiana, sia l'attuale sistema di governo provengono dall'Occidente

Qual è il problema nel riconoscere l'omosessualità? Anche il nostro sistema di governo, così come il cristianesimo, è un'eredità lasciataci dall'Occidente.

Clemans si congratula [en] con il Presidente Banda:

Ben fatto Banda, congratulazioni

Lyson Sibande rilancia [en] ben 5 falsità sull'illegalità delle relazioni omosessuali:

una di questa è che la Bibbia non può rappresentare la sentenza definitiva sull'omosessualità.
E’ un errore assurdo dare per scontato che ogni essere umano creda nella Bibbia. Rendere illegale l'omosessualità sulla base dei valori cristiani vuol dire in realtà non rispettare i principi della Costituzione, i cui valori sono invece secolarizzati. A tal riguardo non vi è dunque alcun argomento a favore dei principi biblici. Sarebbe come obbligare un musulmano o un hindu a giurare sulla Bibbia. Non di meno, se l'omosessualità è una catastrofe religiosa, allora le denominazioni religiose gestiscano il problema nelle loro comunità e con la loro giurisdizione. Secondo il Cristianesimo, inoltre, l'omosessualità è l'alcova delle più gravi trasgressioni della legge di Dio e per questo deve essere punibile con la morte (Levitico 20:13). Da cristiano io stesso credo che questo insegnamento biblico sia inconfutabile all'interno del suo contesto. Tuttavia agli omosessuali non cristiani non può essere negato loro un diritto, sulla base di un dogma biblico. Il Malawi è una nazione che abbraccia la democrazia e per questo i principi religiosi entrano in conflitto con lo Stato. In questo caso dovrà essere il principio democratico a prevalere.

Seba Space, blogger per LGBT dall'Uganda , crede [en] che Joyce Banda stia facendo la cosa giusta:

Che Dio la benedica per aver preso le redini della situazione omosessuale in Malawi. Il presidente ha giurato che la legge sui gay sarà abrogata. Sì, Joyce Banda è in contro tendenza rispetto al parlamento, ma è in buona fede e dobbiamo appoggiare la sua posizione. L'Africa ha bisogno di leader come lei.

Su Twitter è un tumulto di rilanci:

@mugumya [en]: Il presidente del #Malawi #Banda abrogherà la legge che vieta le relazioni omosessuali. Perché ho il presentimento che perderà le prossime elezioni?

@femianthony [en]: Nel Malawi l'omosessualità è punibile fino a 14 anni di prigione.

@moronwatch [en]: @gnixon88 @Original_Cindy I'm not – appena tornata dal Malawi dove all'aeroporto vendono libri sulla perversità diabolica degli omosessuali.

Tuttavia, il corrispondente in Africa per BBC News, @forbeesta, riporta che l'Ufficio della Presidenza ha smentito le notizie a riguardo:

@forbeesta [en]: L'Ufficio del Presidente Banda smentisce le notizie riguardo all'abrogazione delle legge sull'omosessualità. Prossimi aggiornamenti di BBC su #Africa

Agli inizi di questo anno, l'Uganda ha riproposto [it]
una legge, molto controversa, contro i gay, introdotta nel 2009 e che prevedeva la pena di morte per i comportamenti omosessuali. Invece in Liberia, la precedente first lady Jewel Howard aveva introdotto [it] una legge che rendeva l'omosessualità punibile anche con la pena di morte.

Il Malawi (dopo il lontano 1994) sarà il primo Paese africano ad abrogare le leggi contro i gay. Attualmente in Africa l'omosessualità è un reato in 38 Paesi, punibile anche con la morte in Mauritania, Sudan e nella Nigeria settentrionale.

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