L’articolo [ar] pubblicato il 2 maggio sul quotidiano pan-arabo Al Hayat [en], dove si riportava che il 90% delle donne yemenite subisce un qualche tipo di molestie sessuali, ha portato a un ampio dibattito online.
Sebbene molti utenti di Twitter siano consapevoli dell'esistenza di questo problema in Yemen, la percentuale dichiarata dal quotidiano ha suscitato una varietà di reazioni.
Marwan Almuraisy esige delle scuse dal giornale:
@almuraisy : غرّدوا تحت هذا الهاشتاغ حتى تعتذر صحيفة الحياة عن الخطأ المهني الجسيم وراسلوهم على حسابهم #AlHayatFail @alhayatdaily
Scrivete dei tweet con questo hashtag a questo indirizzo, fino a quando il giornale Al-Hayat non si scuserà per questo grave errore, molto poco professionale #AlHayatFail@alhayatdaily.
Sempre Almuraisy aggiunge quanto segue, rivolgendosi al vicedirettore di Al-Hayat, Jameel Theyabi:
@almuraisy: أي شخص منصف يعلم أن نسبة ٩٠٪ مرفوضة حتى بالنسبة لأكثر الدول تفسخًا وانحلالاً فكيف ببلد محافظ كاليمن؟ #AlHayatFail @JameelTheyabi
Ogni persona per bene sa che parlare di 90% è inaccettabile anche per la comunità più liberale e decadente, figuriamoci per una società conservatrice come quella Yemenita #AlHayatFail @JameelTheyabi
Abeer Al Yosofi chiede:
@im_abeer: الى متي والمرأة اليمنيه ضحية لتقارير ليست عادله ولااساس لها من الصحة !! #yemen
Per quanto tempo ancora le donne yemenite dovranno essere vittime di indagini ingiuste e infondate? #yemen
E poi aggiunge:
@im_abeer: انا ضدالنسبه وبقوه ولست مؤيده ان في وطني التحرش فاق دول تحرشها ١٠٠٪ صح في تحرشات لفظيه لكن ليس بنسبة ٩٠٪ وليس في اغلب الاماكن!
Io non sono assolutamente d'accordo con questa percentuale e non posso accettare si dica che le molestie nel mio Paese siano superiori a quelle di paesi dove invece il loro numero è davvero pari al 100%. Si d'accordo, sicuramente ci sono le molestie verbali, ma queste non raggiungono il 90% e non sono diffuse ovunque.
Vignetta sulle molestie di Mohammed Al Ridaei. Immagine tratta dalla pagina Facebook creata in occasione della campagna Strade Sicure
Tuttavia altri ritengono che sia necessario affrontare attentamente questo problema. Lamis Al Wadeai rilancia:
@MiSo0o0o0o: تحدّي لكل واحد منكر: يلبس بالتو ويتلثم وينزل الاسواق والجامعات والباصات في اليمن..و يجي بعدين يفتي في النسبه
Sfido qualsiasi uomo che nega questa situazione a indossare un abaya (indumento femminile utilizzato nei Paesi musulmani) e a coprirsi il volto, poi andare al mercato, o all'università o in autobus in Yemen…dopo di che può venire qui e contestare questa percentuale.
Muna scrive:
@ArabsUnite: Non posso credere che in Yemen qualcuno si sia stupito del fatto che ci sia una percentuale così elevata di donne che subiscono molestie. Per volere un cambiamento è necessario riconoscere prima gli errori della nostra società.
Alia Eshaq prova a spiegare il significato del termine ‘molestia':
@aliaeshaq: للتوضيح…التحرش يضم كل قول او فعل. ومافيش بنت مش بيتم التحرش بها لفظيا علي الاقل! حاربوا الظاهره لو زعلانين
Per chiarire: il termine molestia include tutto ciò che è detto o fatto, e non c'è ragazza yemenita che non abbia subito molestie, anche se solo verbali! Combatti anche tu questo fenomeno se ti senti indignato.
La blogger Najla Al Hamadi diffonde il link a un articolo pubblicato su Yemen Times [en] circa un'iniziativa avviata da cinque donne per combattere le molestie nelle strade. Ella offre anche dei suggerimenti personali:
@NajlaAlhamadi: الحل 1تغير نظرة المجتمع الدنيوية تجاه المرأة 2 وضع قوانين نافذة لردع اي متحرش 3قوانين تحمي المرأة وتحفظ كرامتها #نرفض_تقرير_الحياة_اليمنيات
Soluzioni: 1. cambiare la percezione negativa che la società ha nei confronti delle donne 2. emanare delle leggi per impedire le molestie 3. emanare delle leggi per proteggere le donne e preservare la loro dignità.
Lo scorso anno l'attivista e blogger Ghaidaa Motahar [ar] lanciò una campagna (su Facebook [ar]) contro le molestie sessuali, chiamata Strade Sicure [ar]. Nell'ambito di tale progetto è stato girato questo video [ar] il cui obiettivo è quello di sensibilizzare e richiamare l'attenzione sul problema:
Mohammed Alnehmi commenta:
@m_alnehmi: حتى وان كانت النسبة 10% ساندوا حملة شوارع امنة وكفوا اذى المتحرشين
Anche se la percentuale fosse stata solo del 10%, è nostro dovere sostenere la campagna di “Strade Sicure” e fermare le molestie.
Intanto il quotidiano Al-Hayat ha poi chiesto scusa per l'alta percentuale riportata nell'articolo, spiegando che la cifra è scaturita dai dati raccolti su uno studio regionale.
Piuttosto che affrontare questo problema e cercare di trovare una soluzione, sono stati spesi tempo e fatica per discutere e determinare quali fossero i numeri reali, che in effetti poi sono estremamente elevati. Ma indipendentemente dal fatto di esserne consapevoli o no, le molestie – che siano esse fatte di sguardi, parole o azioni – sono un fenomeno estremamente diffuso. E’ ciò di cui sono vittime molte donne delle principali città yemenite, così come in altri paesi arabi. Questo problema deve essere riconosciuto e affrontato con la dovuta attenzione, partendo dall'insegnamento dei buoni valori della famiglia e integrandoli in un corretto processo educativo, creando anche campagne pubblicitarie contro le molestie e introducendo e applicando delle leggi specifiche. Solo in questo modo saremo in grado di goderci davvero delle strade sicure.
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