Afghanistan: un altro inutile convegno diplomatico sulla sicurezza

Una conferenza ministeriale di un giorno dal titolo ‘Cuore dell'Asia‘ [en, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] si è svolta a Kabul, capitale dell'Afghanistan, il 14 giugno 2012, come parte del “Processo di Istanbul” sulla sicurezza regionale e la cooperazione per un Afghanistan sicuro e stabile. Sulla pagina Facebook di un popolare show televisivo le reazioni dei netizen sono state tiepide nel migliore dei casi.

I rappresentanti di 29 Stati nonché della NATO, delle Nazioni Uniti e dell'Unione Europea hanno partecipato alla conferenza con l'intento di discutere il futuro dell'Afghanistan, straziato dalla guerra, dopo che sarà avvenuto il ritiro delle truppe di coalizione nel 2014.

In aggiunta alle strategie regionali per combattere il terrorismo ed il traffico di droga, per contrastare i disastri naturali e per rafforzare le relazioni commerciali ed economiche – tutti temi all'ordine del giorno – un'altra questione cara ai netizen afgani è stata sollevata nel corso della conferenza: il Pakistan.

Il Presidente Afghano, Hamid Karzai, presiede la conferenza ministeriale 'Cuore dell'Asia' a Kabul

Il Presidente Afghano, Hamid Karzai, presiede la conferenza ministeriale ‘Cuore dell'Asia’ a Kabul. Foto per concessione del Ministero degli Esteri dell'Afghanistan

Come evidenziato dai delegati, nell'aprile 2012 i militanti hanno inscenato un attacco ben coordinato a Kabul di cui Washington ha  incolpato la Rete Haqqani [it], operativa in Pakistan. A ciò è seguito un doppio attacco suicida il 6 giugno a Kandahar che il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Leon Panetta ha descritto come “molto più organizzato di quanto abbiamo visto finora”.

Nonostante il Pakistan neghi ogni forma di supporto alle attività della Rete Haqqani, è opinione diffusa che i leader del gruppo abbiano la propria roccaforte nel distretto di confine semi-autonomo del Nord Waziristan, in Pakistan. Una dichiarazione del Presidente afgano, Hamid Karzai, spiega che si potrà ottenere la pace in Afghanistan solo mediante la cooperazione regionale e la distruzione dei rifugi dei network di militanti che diffondono la violenza nella sua Nazione. Il leader afgano ha espresso la speranza che il Pakistan possa aiutare in questo processo.

I delegati della conferenza ministeriale ‘Cuore dell'Asia’ sono stati più espliciti ed hanno espresso ‘la necessità di sforzi congiunti e concertati e di cooperazione tra gli Stati della regione al fine di affrontare la sfida del terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, incluso lo smantellamento dei nascondigli e dei rifugi dei terroristi.’

Come risultato della conferenza è stata rilasciata una dichiarazione nella quale i partecipanti hanno collettivamente richiesto di migliorare la cooperazione regionale per rafforzare la pace e la sicurezza. Il settimo articolo della dichiarazione spiega:

Sottolineiamo l'importanza di una soluzione politica in quanto percorso più sicuro per una pace duratura in Afghanistan e concordiamo sulla necessità di agevolare attivamente il processo di riconciliazione in corso in Afghanistan sotto la guida degli stessi afgani. Approviamo gli sforzi dell'Afghanistan per riconciliare i Talebani e altri gruppi militanti mediante un processo di pace inclusivo basato sui principi della rinuncia alla violenza, del troncare i legami con tutti i gruppi terroristi, della preservazione delle conquiste democratiche dell'Afghanistan e del rispetto per la Costituzione afgana, comprese le sue clausole per i diritti umani di uomini e donne.

Le reazioni dei netizen

I netizen afgani non sono estranei a simili grandiose dichiarazioni di buone intenzioni e hanno visto una moltitudine di forum internazionali simili fallire nel tentativo di realizzare dei miglioramenti nella condizione di sicurezza del Paese. Seguendo la conferenza, il 14 giugno, il popolare show televisivo afgano ‘Kankash’ ha postato [fa] una domanda sulla sua pagina pubblica Facebook, chiedendo alle persone di esprimere le loro opinioni e di  condividere le aspettative suscitate dalla conferenza per il loro Paese.

Discussioni riguardo l'esito della conferenza sulla pagina Facebook dello show TV afgano Kankash. Screenshot del 18 giugno 2012.

In risposta alla domanda un utente Facebook, Sayed Abdullah Ahmadi, scrive [fa]:

اگر دست اندرکاران دولت افغانستان از قبل برنامه ها و خواسته های مشخص خود از این کنفرانس را آماده کرده باشند و کنفرانس را به طرف خواسته های افغانستان رهبری نمایند نتیجه خوب خواهد بود. در غیر آن اگر رهبری کنفرانس غیر مستقیم به دست دیگران باشد و نماینده های افغانستان طرح و برنام مشخصی برای این نشست نداشته باشند نتیجه اش معلوم است. با توجه به تجربیات گذشته از نشستهای مشابه چنین میشود نتیجه گرفت که بیشترین سود از این نوع نشستها را کشورهای شرکت کننده منطقه میبرند – اگر چه به نام افغانستان و برای حمایت از افغانستان باشد- و کمتر اتفاق افتاده است که افغانستان از این نوع نشستها استفاده مطلوب نماید و نتیجه خوب بگیرد. امیدوارم که نتیجه خوب باشد و رهبری نشست در کل به دست نماینده های افغانستان باشد

Se il governo dell'Afghanistan in questa conferenza preparerà un programma concreto ed esprimerà i suoi concreti desideri allora questa conferenza potrà avere dei benefici e buoni risultati. Tuttavia, se la conferenza è sotto il controllo degli altri Stati partecipanti, allora è ovvio che i risultati non saranno auspicabili. Se consideriamo tutte le precedenti esperienze con le conferenze tenute in nome di e a supporto dell'Afghanistan allora possiamo accorgerci che i maggiori beneficiari sono stati gli altri Stati. Spero che [l'esito di] questa conferenza si dimostrerà positivo e che l'Afghanistan ne vedrà i migliori benefici.

Anche un altro utente Facebook, Parsa Kabuli, replica [fa] in modo pessimista alla domanda:

 اګر نګاه کلی به شرایط افغانستان بیندازیم متوجه خواهید شد که با کسانی که امروز در دولت ما نقش دارند حتی اګر صدها نشست و صد سال دیګر هم کمک خارجی ها هم باشد هیچ کمکی به جامعه ما نمی کند

Se diamo un'occhiata generale alla situazione odierna in Afghanistan con tutte quelle persone che attualmente detengono il potere e hanno influenza nel governo, allora possiamo accorgerci che anche altre mille conferenze e 100 ulteriori anni di supporto internazionale non porteranno benefici al Paese.

Mentre Mujeeb Rahmani sostiene:

Finché non avremo un governo libero dalla corruzione e finché non avremo le persone giuste al posto giusto non credo che riunioni come quella di oggi saranno efficaci poiché i fondi ed il supporto che stiamo avendo dagli alleati e dai partner internazionali non porteranno alcun cambiamento nelle vite di quelle persone che stanno lavorando così duramente per sopravvivere e l'attuale governo, inoltre, non rispetta i diritti dei suoi cittadini. Ci aspettiamo anche che i nostri partner internazionali stabiliscano un sistema chiaro riguardo come usare e spendere i fondi in modo tale che per noi afgani sia possibile vedere dei cambiamenti positivi nelle nostre vite.

Un altro utente che risponde, Faisal Amiri, incolpa [fa] i Paesi vicini per i problemi dell'Afghanistan:

Pakistan namekhaya ke afghanistan pesh raft kuna. Pakistan az bain bobara United states of america bayat. kol e fesad dar Pakistan wa Iran ast….poshte qese mardom nabashen, ami kar ke shawa Afghanistan ba saw ye europe balk e azo europe kada ham khob mesha.

Il Pakistan non vuole che l'Afghanistan si sviluppi. Gli Stati Uniti d'America dovrebbero distruggere il Pakistan. L'intero problema è in Pakistan e in Iran….non credete a ciò che dice la gente, se l'Afghanistan funzionasse non solo raggiungerebbe il livello dell'Europa ma diverrebbe piuttosto migliore dell'Europa.

La prossima fase di dibattito sul futuro della nazione straziata dalla guerra si terrà a Tokyo a luglio e sarà incentrata sulle modalità per garantire il progresso sociale, come la governance, le prospettive economiche, la salute e l'educazione in Afghanistan.

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