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Senegal: SunuCause, il volto umanitario del web

Categorie: Africa sub-sahariana, Senegal, Citizen Media, Cyber-attivismo, Interventi umanitari

Le elezioni presidenziali svoltesi in Senegal nel marzo 2012 sono state giudicate un successo [1], nonostante alcuni momenti di tensione durante la campagna elettorale. Un fattore che ha pesato in maniera decisiva su questo giudizio è stato il diretto coinvolgimento dei cittadini nel processo politico.

Uno dei progetti più riusciti è stata la piattaforma di monitoraggio curata da un gruppo blogger locali — i quali ora vanno spostando il tiro su problematiche meno legate alla politica tramite una nuova iniziativa: SunuCause [2], che in lingua Wolof [3] significa “la nostra causa”.

Sul relativo sito web si legge [4]:

L’équipe de blogueurs sénégalais, qui avait créé #Sunu2012 [5] pour couvrir l’élection présidentielle de février 2012 à travers les réseaux sociaux, s’est lancé dans les actions de solidarité participative en créant SunuCause.
L’objectif est de sensibiliser les internautes à des problèmes de société de manière à récolter des fonds grâce à des appels lancés sur Facebook [6] et Twitter.

La squadra di blogger senegalesi che aveva creato #Sunu2012 [5] per seguire le elezioni presidenziali del febbraio 2012 tramite i social network va ora impegnandosi in iniziative di solidarietà partecipativa creando SunuCause. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i netizen su tematiche sociali in modo da raccogliere fondi grazie agli appelli lanciati via Facebook [6] eTwitter.

Il blog E-Goo Média aggiunge ulteriori elementi in un articolo intitolato Pourquoi #Sunucause?: [7]

#SunuCause [8] s'inscrit donc dans des actions sociales, humanitaires et citoyennes avec la spécificité que toutes les actions seront menées à partir du web et de ses outils. … nous ne comptons pas tout attendre d'un Etat car des citoyens volontaires et conscients peuvent beaucoup faire avec un peu de volonté.

#SunuCause [8] si impegna in azioni sociali, umanitarie e civiche, facendo in modo di gestire tutte queste iniziative tramite il web e i suoi strumenti… non vogliamo stare ad aspettare aiuto dallo Stato, perché dei cittadini decisi e consapevoli, armati di buona volontà, possono fare grandi cose.

Su Twitter gli utenti senegalesi vanno raccogliendosi allo scopo sotto l'hashtag #Kebetu [9] (che in Wolof significa “cinguettare”), comespiega Wareef nel post Sunucause: La mission humanitaire de la Twittosphère Sénégalaise [10]:

La Twittosphère sénégalaise s’est mobilisée … à Dakar lors de la seconde édition d'un Sunutweetup [ notre tweetup en Wolof [11] ] pour le lancement d’un nouveau projet dénommé « Sunucause ».

Après une présentation de chaque Twittos, …la bloggeuse Amy Jeanne a expliqué que le projet est déjà en cours car un petit groupe de blogueurs a déjà commencé le travail. Ceci dit, « sunucause est un projet ouvert à tout le monde, chacun peut y participer » poursuit Pape Ousmane.

La plateforme étant lancée [2], les blogueurs ont déjà repéré une cause. Il s’agit d’un « enfant du nom de Mame Thierno [âgé aujourd’hui de 5 mois] qui est né sans paupières, avec la peau lézardée, parsemée d’écailles [12]. De jour comme de nuit, ses parents sont obligés de l’enduire d’une crème hydratante qui coûte 7 000 F CFA l’unité [environ 10 euros]. La famille, totalement démunie, en appelle à l’aide des bonnes volontés. »

La comunità senegalese di Twitter si è mobilitata… a Dakar in occasione della seconda edizione di un Sunutweetup [in Wolof [3], “il raduno di utenti Twitter”, per lanciare un nuovo progetto denominato “SunuCause”.

Dopo le presentazioni generali… la blogger Amy Jeanne ha spiegato che il progetto in realtà è già in corso, visto che un gruppetto di blogger ha iniziato a lavorarci. E Pape Ousmane ha aggiunto che “il progetto SunuCause è aperto a tutti, chiunque può partecipare”.

La piattaforma è online [2]; i blogger hanno già trovato una causa a cui dedicarsi: “Un bambino, Mame Thierno, (ora ha cinque mesi), nato privo di palpebre, con la pelle screpolata e che si squama di continuo [13]. Giorno e notte, i genitori devono applicargli una crema idratante che costa 7.000 CFA (circa 10 Euro) alla confezione. La famiglia, poverissima, si affida alla buona volontà di chi vorrà aiutarla”.

La squadra di Sunucause fotografata con la famiglia di Mame Thierno, foto su Twitter di @BoompasticPio. [14]

La squadra SunuCause con la famiglia di Mame Thierno, foto su Twitter di @BoompasticPio (ripresa con autorizzazione).

Questo uno stralcio del racconto di Basile nell’articolo Sunucause : La mission humanitaire de la Twittosphère Sénégalaise [15]:

Un premier lot de pommade hydratante lui a été remis en attendant de recevoir une aide plus consistante de la part de la communauté des internautes.

Un primo lotto di pomata idratante è stato consegnato, mentre aspettiamo di ricevere sostegni più consistenti da parte della comunità online.

E più avanti aggiunge [15]:

Nous lançons un appel au sens humanitaire de chacun pour collecter une somme considérable afin de se procurer une quantité importante de pommade pour aider Mame Thierno à mieux se sentir en attendant de trouver les moyens nécessaires pour organiser son évacuation en Europe pour un traitement plus avancé afin de guérir cet adorable enfant pour le bonheur de ses parents.

Il nostro appello è rivolto al senso umanitario di tutti, così da procurarci una quantità significativa di pomata per alleviare la situazione di Mame Thierno, in attesa di organizzargli il viaggio della speranza in Europa perché possa ricevere cure più avanzate, vogliamo guarire questo dolcissimo bimbo per la felicità dei suoi genitori.

Nel post Sunucause : La mission humanitaire de la Twittosphère Sénégalaise [10] Wareef scrive:

Le travail des blogueurs et twittos bénévoles sera maintenant de mobiliser les internautes à travers les réseaux sociaux pour régler une cause sociale.

Il compito dei blogger e degli utenti di Twitter impegnati in questo progetto sarà quello di mobilitare, tramite i social media, coloro che navigano in internet per affrontare insieme i problemi sociali.

Il 15 agosto 2012, il gruppo ha fatto visita per la seconda volta [16] alla famiglia di Mame Thierno, pubblicando altre foto su Twitter, qui [17] e qui [18]. Infine, il 16 agosto sono state presentate delle magliette [19] create per finanziare ulteriormente la causa.