Recentemente è partita una campagna online [ar, come gli altri link salvo dove diversamente segnalato] per porre luce sulla lotta delle persone con disabilità e i loro diritti negati. Il fondatore della campagna, Abdallah AlShalaqi, attivista saudita, ha dichiarato in un'intervista televisiva che la campagna mira a sollecitare l'attenzione della comunità sui diritti delle persone con disabilità, a rompere il silenzio dei media al riguardo e a incalzare gli ufficiali governativi ad agire.
Le persone che vivono con disabilità sono vittime, in misura diversa, di marginalizzazione e negligenza. E i disabili hanno lottato per ottenere uguali diritti di cittadinanza, in modo da sviluppare più a fondo il proprio potenziale. La loro campagna pone l'accento sull'accessibilità (la possibilità di muoversi liberamente nell'ambiente circostante), su uguali opportunità nei campi di educazione, lavoro, alloggi e sulla libertà dalle violenze e abusi a cui sono vulnerabili.
Twitter è stato utilizzato come piattaforma principale da cui far sentire la propria voce. Agli utenti del social network è stato richiesto di ribaltare i propri avatar e utilizzare l'hashtag #للمعوق_حقوق, ovvero “le persone con disabilità hanno diritti”, per richiamare l'attenzione sulla propria causa. Un grande numero di utenti si è unito alla campagna. Safar Al Hogbani, giocatore saudita di una squadra di basket con disabilità, ha tweettato:
Sumaya Al Ghamadi condivide la propria esperienza:
@jessica_2090 accusa la società:
Abo Khaled ha aggiunto:
Anche altri utenti Twitter hanno rivendicato i propri diritti. La dott.ssa Sohair Abdel Hafeez, donna egiziana che si identifica come moglie e madre di cinque uomini, due dei quali non udenti che hanno completato gli studi universitari, dopo l'elezione a presidente di Mohamed Morsi richiede quanto segue a uno dei membri della sua campagna:
Un altro utente di spicco è Mohamed Abu Taleb, persona non vedente che prepara altre persone con disabilità visiva all'uso del computer — e scrive:
Randa Aboeldahab, altra blogger che, dopo aver perso una gamba, vive con disabilità fisiche, scrive quanto segue sulla propria esperienza di vittima di violenze sessuali:
اغرب حالات التحرش بالنسبة دايما كانت التحرش بالعربية ، يعني المتحرش كان بيستعمل عربيته كأداة تحرش وكنت فاكرة اني انا لوحدي اللي بيتعمل فيه كدا ، اكتر واقعة مش ممكن انساها لما مرة كنت بعدي الشارع وكان في عربية راكنة ادام ، بعدي من ادامها لاقيت السواق طالع خطوة وخابطني قلت اكيد مش قاصد ، رجعت اعدي من وراه راح راجع خطوة لورا، قلت اكيد مش قاصد، وثانية راح رامي جملة من اياهم ، لاقيت نفسي بمسك العكاز اللي ف ايدي وبخبط به اول فانوس في العربية ، قال جملة تانية مصحوبة بشتيمة روحت نازلة ع الفانوس التاني وهكذا لحد ما اتهمني بأني مجنونة ، مردتش غير بضربة قوية من عصايتي في نص الباب الشمال وروحت ماشية
In rete sono presenti diverse simili iniziative, come l'account Twitter I Am Not Disabled e il sito web Voice of The Disabled, sbocco mediatico in cui far confluire le voci delle persone con disabilità.