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Guatemala: accesso a Internet come “diritto umano”

Categorie: America Latina, Guatemala, Citizen Media, Diritti umani, Indigeni, Istruzione, Tecnologia

Nel villaggio indigeno di Santiago Atitlàn [1] [en], l'accesso a Internet è stato dichiarato “un diritto umano” sia dagli abitanti che dalle autorità locali. Queste stanno inoltre lavorando ad un progetto per fornire l'utilizzo gratuito del Wi-Fi a tutta la popolazione, in modo che ognuno possa trarre beneficio dalla rete esercitando i propri diritti.

I concetti di comunità e condivisione sono parte integrante della vita di tutti i giorni delle popolazioni indigene guatemalteche. Spazi comuni, porte aperte, colaborazione e condivisione sono le principali caratteristiche di queste comunità, specialmente tra le piccole comunità linguistiche come i mayani [2] [en] Tzutuhil [3] [en], gruppo indigeno degli altipiani del Guatemala. Come tutte le culture che evolvendosi si adattano alle nuove scoperte scientifiche e tecnologiche, le culture indigene stanno abbracciando le nuove tecnologie e adattandone l'utilizzo ai loro principi tradizionali. Come è nel caso dell'accesso a Internet.

Foto di Yo respondo, utilizzo consentito.

I giovani di Santiago Atitlàn sono molto attivi nell'utilizzo degli strumenti digitali. Il loro programma “Io rispondo! E tu?” (Yo Respondo, y Tu? [4][es]) viene trasmesso via Internet e sulla Tv locale, ed è promosso attraverso i social network. E’ lì dove gli abitanti ospitano i dialoghi parlando dei problemi locali, come il riciclaggio e altri argomenti legati all'ambiente.

Il gruppo che si doveva occupare di mostrare alla comunità il progetto Wi-Fi era pronto. Durante l'episodio, chiamato “Internet… un mio diritto umano”, Frank La Rue, Relatore Speciale delle Nazioni Unite [5] sulla promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione e espressione, era stato invitato per lanciare il Wi-Fi per tutta la comunità, con cui il Relatore si è congratulato affermando che l'accesso a Internet è riconosciuto come uno strumento effettivo per praticare e rinforzare altri diritti.

Come descritto da Radio Ati, il progetto di Wi-Fi collettivo è il risultato dell'impegno comune [6] [es] della popolazione e delle autorità locali:

“Tomás Chiviliú, alcalde municipal, indica que uno de sus propósitos es transparentar la información municipal, por lo que se ha desarrollado una red que permite la circulación informativa entre las distintas dependencias ediles. Este proceso llevó a instalar el equipo necesario para ofrecer Internet a los vecinos. Agrega que “es importante garantizar el acceso a la información en general, beneficiando no solo a la juventud sino también a la empresa local y al turismo”.

“Tomás Chiviliú, sindaco della città, fa’ notare che uno dei suoi propositi è quello di portare la trasparenza nell'informazione pubblica locale, quindi hanno sviluppato una rete che permetta la libera circolazione di informazione tra i diversi uffici amministrativi locali. Ciò porta loro ad installare tutta l'apparecchiatura necessaria per poi offrire l'uso di internet in tutta l'area. Egli aggiunge quanto sia importante garantire l'accesso all'informazione in generale, poiché ne traggono vantaggio le nuove generazioni, le compagnie locali e il turismo”.

Foto di Juan Damian, uso consentito.

Nonostante Santiago Atitlàn sia uno dei villaggi più poveri dell'America Centrale, sta aprendo la strada all'accesso collettivo a Internet. Comunque, la rete è protetta da password: la password, “Io sono Atitlàn” (Yo soy Atitlàn), ha come obiettivo il rafforzamento dell'identità locale e ricorda agli utenti che accedono alla rete di trovarsi accanto ad uno dei più bei laghi del mondo, il lago Atitlàn [7] [en]. La municipalità di Santiago Atitlàn è anche molto attiva su Facebook [8] [es] e Twitter (@atitlanmuni [9] [es]).

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Foto di Juan Damian, utilizzo consentito.

Santiago Atitlàn e la sua gente stanno insegnando a tutti noi tre importanti lezioni: Internet è un diritto inalienabile, dal momento che permette l'esercizio di altri diritti, come, ad esempio, il diritto di sapere; il Wi-Fi collettivo, che come descritto dal sindaco, porta molti benefici; ed infine, le nuove tecnologie sono di estrema importanza per le culture indigene, dal momento che permettono alle nuove generazioni indigene di condividere le loro culture millenarie con il resto del mondo, diffondere le loro idee, e partecipare alla creazione di un futuro senza frontiere. Il futuro è adesso e lo puoi vivere nel villaggio di Santiago Atitlàn.