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Palestina: proteste contro caro vita e disoccupazione

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Palestina, Citizen Media, Economia & Business, Giovani, Governance, Politica, Protesta

Crescono le proteste [1] [en] nei territori palestinesi, soprattutto nelle maggiori città della Cisgiordania: Hebron, Ramallah, Betlemme e Nablus. I manifestanti sono pieni di rabbia [2] [en] contro l'Autorità Palestinese a causa dell'aumento del costo della vita e dell'alto tasso di disoccupazione giovanile.

Le manifestazioni sono cominciate quando l'Autorità Palestinese ha annunciato che in Cisgiordania, dall'inizio di settembre, ci sarebbe stato un aumento di circa l'8% per i prezzi di benzina e carburanti. Ciò ha causato un rapido aumento dei prezzi generali, senza d'altra parte un adeguamento di salari e stipendi.

Aban Idrees rilancia così su Twitter dopo aver assisito a una manifestazione a Hebron:

@abanidrees [3]: في مدينة الخليل شلل تام في حركةالمرور بعد إحتجاجات اليوم ضد الغلاء والمطالبة بإسقاط حكومة فياض حيث لا تكاد سيارة تتحرك في الشارع
A Hebron traffico paralizzato a causa delle proteste per il caro vita che chiedono le dimissioni del governo di Fayyad [4] [it]. Le automobili riescono a malapena a muoversi

Sempre da Hebron, Ola Al Tamimi scrive:

@OlaAlTamimi [5]: شارع عين سارة أكبر شوارع الخليل مغلق بالشاحنات وأجساد الناس .. وبدأت بعض الناس بالتحرك باتجاه مقر الأمن الوطني ومبنى المحافظة
Ain Sarah, la più grande strada di Hebron, è ora bloccata da camion e persone. Alcuni stanno cominciando a muoversi verso il quartier generale della Sicurezza Nazionale e gli edifici del comune.

E aggiunge:

@OlaAlTamimi [6]:أول مرة بتاريخ الخليل بتصير مظاهرة وما في حدا بنضرب من أجهزة الأمن الوقائي
Questa è la prima volta che a Hebron si svolge una manifestazione senza che nessuno sia stato prima picchiato dal servizio di sicurezza preventiva.

Hafez Omar, artista e attivista palestinese, scrive [ar]:

@hafezomar [7]:لأول مرة منذ العام ١٩٣٦ يتظاهر الفلسطينيون من أجل لقمة العيش!! العار لمن يريدنا أن ننسى فلسطين جريا وراء رغيف الخبز…
Questa è la prima volta dal 1936 che i palestinesi protestano a causa del costo della vita! Vergogna su chi vuol farci dimenticare la Palestina e correre dietro un pezzo di pane…

Twitter è stata inondato con alcuni simpatici slogan dei manifestanti palestinesi. Rana Baker scrive:

@RanaGaza [8]: من أجمل الشعارات التي رفعت اليوم في فلسطين ضد حكومة ‎‫فياض‬‏ و غلاء الأسعار: “صرت أنزل ع السوق أعمل Like و أروح.” ‎‫‬‏
Uno dei migliori manifesti apparsi in Palestina contro il governo Fayyad e i prezzi alti: “Oggi quando vado al mercato metto solo ‘Mi piace’ e vado a casa!”

Un altro manifesto fotografato da Lamees Suradi:

Se non siete al fianco dei poveri né al fianco dei prigionieri, spiegateci per favore perché siete ancora al potere! [9]

@lames7 [9]:أحلى تعليق من نابلس اذا مع الفقرا مش واقفين ولا مع الاسرى واقفين فهمونا ليش بعدكم قاعدين!
Il miglior commento da Nablus: “Se non siete al fianco dei poveri né al fianco dei prigionieri [10] [en], spiegateci per favore perché siete ancora al potere!”

L'utente iPalestine racconta di un tentativo di auto-immolazione da parte di un uomo di nome Hussein Qahwaji:

@PFLP67 [11]: مواطن قام بسكب البنزين على جسده وجسد ابنته البالغة من العمر 5 سنوات وحاول إحراق نفسه لكن المواطنين منعوه بالقوة.
Un uomo ha versato della benzina sul suo corpo e su quello della figlia di 5 anni ma è stato bloccato con la forza dagli altri manifestanti.

Secondo alcuni [12] [en] la figlia di Qahwaji sarebbe malata di cancro, si starebbe curando in Giordania ma l'uomo non avrebbe i soldi per poterla andare a trovare.

Non è il primo caso di auto-immolazione tra i palestinesi. Il 2 settembre un ragazzo di 17 anni, Ehab Abu al-Nada è morto [13] [en] a Gaza dopo essersi dato fuoco, probabilmente per imitare il tunisino Mohamed Bouazizi [14] [it]. Ehab Abu al-Nada aveva lasciato la scuola e lavorava anche 13 ore al giorno per appena 30 shekels (poco più di 7 dollari) per aiutare il padre ad affrontare le spese della famiglia.

L'incidente ha avuto molta attenzione, soprattutto dopo la pubblicazione di una foto in cui il leader di Hamas, Ismail Haniyeh [15] [it], è ritratto con il padre di Ihab; Haniyeh gli ha fatto visita dopo la morte di Ehab per consegnarli un “aiuto d'emergenza” di 2.000 dollari.

Infine, molti si chiedono se questo nuovo movimento possa continuare ed estendersi anche ad altre città e villaggi:

@johnlyndon1 [16]: Auto-immolazioni a Gaza; a Hebron le immagini di Fayyad date alle fiamme; proteste nelle principali città della Cisgiordania. Una tarda primavera sta arrivando in Palestina?