Il controverso Premio Nobel per la pace all'Unione Europea

Il 12 ottobre scorso è arrivato l'annuncio che il Premio Nobel per la pace sarebbe andato all'Unione Europea. La notizia è giunta come una sorpresa, dal momento che l'Unione Europea non compariva nemmeno nella lista dei favoriti. Secondo la Comissione, [en, come negli altri link, tranne dove diversamente indicato] l'Unione Europea merita il premio:

Motivo dell'assegnazione: “in oltre sessant'anni ha promosso la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani in Europa”


Il processo di costituzione dell'Unione Europea
ebbe inizio con l'istituzione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), in linea con il progetto ideato da Robert Schuman [it] e Jean Monnet [it], autori della Dichiarazione di Schuman, di cui si riporta di seguito un estratto:

In azzurro, i Paesi membri dell'UE, in arancione, quelli candidati all'ingresso. Immagine di Wikipedia, diritti concessi da CC BY-SA 3.0

In azzurro, i Paesi membri dell'UE, in arancione, quelli candidati all'ingresso. Immagine di Wikipedia, diritti concessi da CC BY-SA 3.0

L'Europa non verrà istituita tutta in una volta, o secondo un singolo piano. Si costruirà attraverso traguardi concreti che, per prima cosa, creeranno un sentimento di reale solidarietà. L'unione delle nazioni d'Europa richiederà la cessazione delle antiche ostilità tra Francia e Germania.

 

Il 25 marzo 1957 la CECA decise di compiere un ulteriore passo avanti formando la Comunità Economica Europea (CEE), che estese la concorrenza del mercato comune ad altri beni. Negli anni a seguire, politiche comuni vennero istituite e il numero dei membri fu ampliato fino a giungere alla sua forma attuale, l'Unione Europea, con i suoi 27 stati membri, il suo Parlamento, e un'amministrazione che funge da legislatura comune. Confini geografici e commerciali sono stati eliminati tra i suoi stati membri (Area Schengen).

L'assegnazione del premio giunge in un momento in cui i diritti sociali acquisiti nel corso degli anni dai cittadini europei sembrano subire una battuta d'arresto a causa di una crisi economica che sta accentuando i punti di discordia tra gli stati membri. Gli stati più prosperi del nord attribuiscono la colpa della crisi agli stati del sud [es], definendoli inclini allo spreco e alla corruzione mentre, a loro volta, i secondi lamentano le misure di austerità loro imposte dai primi, accusandoli di frenare la crescita e di porli in una situazione tanto estrema.

I tedeschi li chiamano gli impostori dell'euro-famiglia. I greci li accusano di ipocrisia e di contribuire al suo imponente debito dal 1945. Foto di cafebabel.es

I tedeschi li chiamano «gli impostori dell'euro-famiglia». I greci li accusano di ipocrisia e di contribuire al suo imponente debito dal 1945. Foto di cafebabel.es

Entro poche ore dall'annuncio della premiazione, notizie, commenti e articoli in favore o contro l'assegnazione hanno fatto il giro della Rete. Su Twitter, dove l'hashtag #nobel ha continuato ad essere l'argomento più quotato in Spagna, Francia, Italia e Regno Unito, la maggior parte dei messaggi ha oscillato tra lo scetticismo e il secco rifiuto.

@alobatof1: [es] Premio Nobel per la pace all'Unione Europea… Fortuna che non le hanno dato quello per l'economia…

@pedrolanteri: [es] Nobel per la pace all'Unione Europea, l'anno prossimo all'Oceano per essere così Pacifico

montxoarmendari: [es] L'Unione Europea vince il Premio Nobel per la pace :( Per i tagli e le armi che vende ad altri Paesi?

@AlberZeal: [es] L'Unione Europea Premio Nobel per la pace. Che scandalo. Chi sarà il prossimo, il presidente degli Stati Uniti? Oh, aspetta. Già lo è stato.

 

Coloro che supportano la decisione sostengono che, in realtà, il Nobel è stato assegnato ad un progetto a lungo termine il cui successo più grande è stato quello di aver assicurato il più lungo periodo di pace della storia ai suoi stati membri. Effettivamente, gli stati membri dell'UE non conoscono un conflitto dalla Seconda Guerra Mondiale. Dylan Matthews fornisce la sua personale prospettiva nell'articolo Cinque ragioni per cui l'UE ha meritato il Premio Nobel per la pace:

Rovine della città di Colonia (Germania) nel 1945. Foto di alfonsopozacienciassociales.wikispaces.com con licenza CC BY-SA 3.0

Rovine della città di Colonia (Germania) nel 1945. Foto di alfonsopozacienciassociales.wikispaces.com con licenza di CC BY-SA 3.0

1. Seriamente, la Germania non ha invaso la Francia in settant'anni.

2. Ha reso il continente —specialmente gli stati poveri— più ricchi. E ha posto fine alla guerra.

3. Ha diffuso la democrazia, e le democrazie non si combattono l'un l'altra.

4. Ha dato inizio ad un processo che continuerà ad essere diretto verso un'integrazione sempre maggiore.

5. Fa in modo che i suoi cittadini pensino a se stessi come Europei.

 

Al contrario, David Swanson sostiene che l'UE non meritava il premio: Dissident Voice:

[L'UE] non ha nell'ultimo anno — presupposto fondamentale per l'assegnazione — e nemmeno durante gli ultimi decenni fatto il possibile per garantire la fratellanza fra le nazioni. Chiedete alla Libia. Chiedete alla Siria. Controllate l'Afghanistan. Scoprite cosa ne pensano gli iracheni. (…)

L'Occidente è così innamorato di se stesso che molti penseranno a questo premio come un successo. Sicuramente il fatto che l'Europa non si farà la guerra al suo interno è più importante del fatto che lo faccia con il resto del mondo!

 

Maureen K. Reed, americana e Direttore Esecutivo del Forum per il Premio Nobel scrive:

Emigrati europei giungono a Ellis Island nel 1902. Foto di Wikipedia, licenza CC BY-SA 3.0

Emigrati europei giungono a Ellis Island nel 1902. Foto tratta da Wikipedia, licenza CC BY-SA 3.0

Ci sono delle conseguenze o delle lezioni da imparare da questo Nobel 2012? L'Europa è un esempio di come dovremmo riflettere prima di accantonare qualunque regione endemicamente tormentata da conflitti come “senza speranza”. Un centinaio di anni fa le nostre nonne europee avrebbero benissimo potuto considerare l'Europa senza speranza. Effettivamente, questa è la ragione per la quale molte di loro partirono. Tutto il pessimismo diretto all'Europa nel 1912 ha oggi paralleli in altre parte del mondo. Somalia? Il Medio Oriente? Birmania? Il Nobel all'UE ci ricorda che il pessimismo è prematuro, e che nessuna regione dovrebbe essere liquidata semplicemente perché per secoli in essa sono esistiti conflitti.

Nigel Farage [it], leader del Partito per l'Indipendenza del Regno Unito, scrive su Express:

Un'ultima riflessione: forse hanno assegnato il premio all'Unione Europea perché non potevano aspettare oltre. Il Premio Nobel non può essere conferito postumo.

Per terminare con un pensiero positivo, concludiamo citando Carlos Salas su La información.com [es]:

[L'UE] è stata la più grande integrazione di popoli volontaria nella storia dell'umanità senza che esistesse una grave minaccia esterna.

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