Russia: l'opposizione politica al lavoro

Quanto segue è la prima parte di una serie di trascrizioni relative dibattiti [ru] tra i candidati delle elezioni del primo Consiglio di Coordinamento dell'opposizione russa. Nelle giornate comprese tra il primo e il sei ottobre, tutti e 216 i candidati ai seggi del Consiglio hanno avuto opportunità [ru] di partecipare a dei dibattiti trasmessi in diretta [ru] dalla Dozhd Television. I telespettatori e i votanti del CC hanno potuto selezionare 60 dei candidati che hanno preso poi parte alla semifinale dei dibattiti tra l'8 ottobre e il 12 ottobre. Solo 20 persone di queste parteciperanno agli ultimi dibattiti che avranno luogo nei giorni tra il 15 e il 19 ottobre.

Tutti i giorni, a mezzanotte, la Dozhd Television trasmette uno speciale su questi dibattiti della durata di circa 90 minuti, diviso in 6-8 parti, ciascuna delle quali presenta 4 diversi candidati. I dibattiti sono moderati da uno dei due presentatori, Yuri Saprykin e Demian Kudriavtsev. Ogni candidato ha 30 secondi per presentarsi, altrettanti 30 secondi per rispondere a una domanda sul gruppo di appartenenza e ancora 30 secondi per rispondere ad una domanda indirizzata specificamente a loro. Tutti i dibattiti durano circa 12 minuti.
Con tempi così ristretti non c'è da stupirsi se il dibattito appaia serrato nel primo “turno di qualificazione”. I candidati hanno a mala pena il tempo di presentarsi al pubblico per non parlare del tempo che hanno per esporre i problemi politici. I dibattiti saranno meno serrati nel momento in cui molti partecipanti saranno eliminati dal concorso.
Qui troverete alcune trascrizioni dei primi quattro dibattiti che si sono tenuti il primo ottobre, ovvero il primo giorno dell'evento.

Andrei Gavrilov, “avvocato e rappresentante del ceto medio”
Artem Loskutov, artista di Novosibirsk, organizzatore di “mostruosità
Vladimir Mirzoev, regista cinematografico e teatrale
Liudmila Ulitskaia, scrittrice e “personaggio pubblico”

Gavrilov: si è unito alla gara del Consiglio di Coordinamento perché si tratta di una nuova istituzione che potrebbe “smuovere” le coscienze dell'ambiente politico in Russia, e probabilmente risolvere alcuni dei problemi che si sono sovrapposti e accumulati e che ora preoccupano il Paese.
Loskutov: dice di essersi proposto come candidato per diffondere il disappunto (delusione) nella leadership della società civile. Se le responsabilità della leadership vanno guadagnate è preparato a combattere per conquistarsi la fiducia delle persone.
Mirzoev dichiara di non essersi mai interessato alla politica negli anni 90 e 2000 perché preferiva occuparsi di arte. Oggi, tuttavia, le circostanze sono cambiate e richiedono anche la partecipazione degli artisti. “Affinché i politici non commettano ancora errori, i non politici devor stare loro accanto”, conclude.
Saprykin è poi intervenuto per sottolineare che la distinzione tra “politici e non politici” è diventata “alquanto arbitraria” data la moltitudine di candidati non politici nella gara per il Consiglio di Coordinamento e la partecipazione attiva di persone delle proteste dello scorso inverno.
PerUlitskaia è stato difficile rifiutare di partecipare di fronte alla “debole società civile” russa. Il Consiglio di Coordinamento potrà invece aiutarla conferendole un “valore aggiunto” e fornendole lo spazio necessario per prendere forma e creare “una nuova e giovane classe dirigente”.
La prima domanda di Saprykin è: chi al posto di Putin?
Gavrilov ammette che al momento non esiste un'alternativa a Putin perché il sistema elettorale è “marcio”. Prima di pensare a sostituire Putin bisognerebbe riformare il sistema elettorale. Solo attraverso un processo di riforme la Russia sarà pronta a nuove elezioni politiche e presidenziali. Dissolvere le istituzioni prima ancora che siano applicate delle riforme porterebbe a una situazione di “chaos”.
Loskutov esordisce rispondendo con un gioco di parole con “to kot” moltopopolare online [ru]. (La frase russa, “esli ne Putin, to kto?”è pronunciata “esli ne putin, to kot,” ovvero “se non Putin, un gatto”). Crede che la Russia abbia bisogno di una “struttura” doveil problema del personaggio politico carismatico non abbia ragione di esistere. Una decentralizzazione appropriata del potere negherebbe risolverebbe questa questione alla radice.
Mirzoev, riprendendo le opinioni di altri, afferma che la Russia ha bisogno di “istituzioni forti”. Si dichiarando quindi a favore della Repubblica Parlamentare. Secondo il suo punto di vista la Russia ha bisogno di un parlamento più forte insieme con un referendum costituzionale per limitare o addirittura eliminare i poteri del Presidente.
Ulitskaia afferma di non avere una particolare avversione per Putin o un avversario simile. Non condividendo la struttura attuale, sposta il problema sull'amoralità delle autorità. Le persone che ricoprono attualmente cariche politiche dovrebbero perlomeno mostrare un po’ di decoro. Anche i funzionari dovrebbero cambiare regolarmente e mantenere un determinato livello di moralità. La corruzione è ovunque e oltre i limiti accettabili.
La domanda successiva di Saprykin è rivolta a Gavrilov al quale chiede se ha mai preso in considerazione la possibilità di emigrare e cosa lo spingerebbe a lasciare il Paese.

Gavrilov dice di aver considerato questa possibilità soprattutto dopo aver finito il college, nel momento in cui è stato difficile trovare un buon posto di lavoro. Ha viaggiato all'estero da studente, tuttavia pensa che non tutti coloro che emigrano traggono dei vantaggi da tale esperienza. Solo ciò che minaccia la sua vita, salute o famiglia potrebbe ancora spingerlo ad emigrare.

La domanda successiva di Saprykin è rivolta a Loskutov, che in passato ha dato il suo appoggio alle Pussy Riot (anche avendo disegnato una linea di t-shirt che secondo alcuni insulterebbero le persone credenti) al quale chiede come convincerebbe un attivista ortodosso che questa forma di protesta non vuole offendere i credenti russi.
Loskutov risponde dicendo che tutti gli attivisti si calmerebbe se ascoltassero la sua difesa. Queste maglie non ritraggono la Vergine Maira e per questo motivo non possono essere considerate blasfeme.
La prossima domanda diSaprykin è rivolta a Mirzoev al quale chiede: molti sono dell'idea che la situazione politica del Paese sia ad oggi peggiore dell'inverno scorso. Con le Pussy Riot in prigione e i giornalisti che vengono licenziati (riferimento possibile Masha Gessen e forse anche a Filipp Dzyadko) c'è speranza che le cose vadano meglio?
Mirzoev risponde che questa volta è stato “totalmente naturale” per le autorità che non sono abituate ad un dialogo con la società perché porta a domande scomode e compromessi. Conclude dicendo che le autorità non hanno più un legame con la realtà.
L'ultima domanda di Saprykin è per Ulitskaia al quale chiede se lo Stato dovrebbe punire le persone autrici di testi e film e se esiste la letteratura estremista.
SecondoUlitskaia la Russia possiede una lunga e radicata tradizione di tolleranza di un solo punto di vista che risale al bolscevismo. Allora ogni pensiero alternativo era considerato criminale, pericoloso e da distruggere. L'incapacità della autorità odierne ad adottare punti di vista “più saggi, pacati e tolleranti” è da considerasi come retaggio del passato.

Secondo gruppo del primo giorno


Maria Baronova, co-fondatrice del “Partito del 5 dicembre” bloc [ru] e organizzatrice dell'iniziativa umanitaria Krymsk
Dmitri Ivanov, video-blogger, attivista sociale, e co-fondatore della Lega dei Votanti (League of Voters)
Nadezhda Mitiushkina, attivista Solidarnost e organizzatore delle proteste di inverno.
Baronova, 28enne, ha trascorso l'ultima decade della sua vita cercando di ignorare la politica e di farsi strada negli affari fino a quando l'anno scorso non è cambiato qualcosa. Il suo stile di vita era diventato insostenibile e ha deciso di prendere parte attivamente alle proteste e incoraggiare gli altri alla partecipazione.
Ivanov è membro del “Renewal Bloc,” del quale fanno parte anche Ilya Yashin, Dmitri Gudkov, e Dmitri Nekrasov. E’ stato coinvolto in contenuti video online per quattro anni, è preoccupato dalla mancanza di “controllo civico” su cosa sta accadendo in Russia e vuole fare “pressione” sui funzionari del Paese.
Mitiushkina ha iniziato a manifestare e protestare circa quattro anni fa. Lavora con bambini disagiati ed è proprio la situazione delle famiglie russe che l'hanno spinta a diventare attivista.

La prima domanda di Sapyrkinè: l'opposizione può raggiungere degli obiettivi questo autunno attraverso adunanze di massa?
SecondoBaronova è importante partecipare alle manifestazioni, ma l'opposizione, per fare un passo avanti, dovrebbe abbracciarein toto il Consiglio di Coordinamento.
Secondo Ivanov le adunanze sono necessarie al repertorio dell'opposizione in quanto sono gli unici modi per attirare l'attenzione della società e dei media. Il movimento ha dunque bisogno di “lavoro concreto” come complemento alla gestualità politica delle adunanze.
Mitiushkin, d'accordo con Baronova e Ivanov, aggiunge che bisogna prendere in considerazione qualsiasi alternativa possa costruire una società civile.

La domanda successiva di Saprykin è rivolta a Baranova al quale chiede qual è stata per lui il successo più grande e la perdita peggiore nel suo anno di opposizione.
PerBaronova la peggiore perdita è stata perdere la libertà. Spiega che ora lo perseguita una condanna a due anni di prigione (in relazione alle azioni intraprese durante la “Million Man March” del 6 maggio). Il suo più grande obiettivo raggiunto, invece, è aver acquisito nuove competenze in quanto “ora è capace di molte più cose rispetto a prima”.
Saprykin chiede poi ad Ivanov se la Duma sta cercando di restringere la libertà di parola online.
Ivanov dice che in internet esiste già una buona policy e YouTube ne è un esempio. Se è vero che alcune restrizioni sono necessarie, tuttavia il concetto di estremismo della Duma è pericolosamente elastico.
L'ultima domanda di Saprykin è rivolta a Mitiushkina. Le chiede se farebbe anche ora le stesse cose fatte durante le proteste di inverno.
Mitiushkina dichiara che al movimento manca organizzazione e “mutuo appoggio”. Comunica poi, seppur in modo incoerente, che il movimento è stato sopraffatto da una mancanza di uniformità, ma allo stesso tempo definisce il fenomeno delle proteste di inverno “un incredibile miracolo”.

Terzo gruppo del primo giorno

Georgy Alburov, coordinatore del RosVybory e del DMP, aka “the Good Machine of Truth” (due progetti fondati da Navalny), e membro del comitato del partito “People's Alliance”
Vladimir Gluskin, un partecipante del comitato del participant Nationalists Bloc, e direttore del National Committee del gruppo nazionalista “Russkie”
Leonid Razvozzhaev, membro del Fronte di Sinistra e assistente del rappresentante del Duma, Ilya Ponomarev
Alexey Chuprov, “transumanista”, globalista e sostenitore della dissoluzione pacifica della Federazione Russa.

Alburov: elenca i risultati raggiunti con il RosVybory e il DMP, inclusa la mobilitazione di migliaia di osservatori elettorali, la distribuzione di centinaia di migliaia di volantini e molti videoclip e altro materiale visivo dell'Agit-Prop. “Il Consiglio per il Coordinamento”, spiega, “rappresenta per me tanti modi per raggiungere obiettivi reali”. Crede inoltre che il CC potrebbe potenzialmente trovare un posto ai candidati dell'opposizione nel mondo reale delle elezioni locali, mobilitare un maggiore controllo e contribuire al “lavoro di rieducazione di massa”, attualmente seguito anche dal suo progetto.
Gluskin: dice che quando era in attività/servizio l'esercito era “fuori dalla politica”. Va avanti proponendo che non è più questo il caso dei militari (“la legge, le proteste e le elezioni del CC hanno aperto una rosa di possibilità per la più grande parte attiva della società). Tuttavia, questa parte attiva non è costituita da soldati, bensì da nazionalisti russi, la cui percentuale in Russia ammonta all'80% della popolazione totale.
Razvozzhaev: dice di aver vissuto a Mosca negli ultimi 15 anni come piccolo imprenditore e “rivoluzionario professionista”. Secondo lui i russi stanno vivendo un “duro confronto” tra l'opposizione e le autorità, ne è la prova l'ultima decisione di “stringere i salari”. Si offre e offre il Fronte di Sinistra come un diritto individuale e un'istituzione per “portare avanti una battaglia nonostante le condizioni ostili”.
SecondoChuprov Mosca ha tradito le regioni rubando la loro ricchezza ed esportandola all'estero. Di conseguenza i russi non credono più in un futuro della Federazione. Il Cremlino non permetterà mai all'opposizione di guadagnare una maggioranza nel Parlamento Federale o di alterare la Costituzione. Per questo motivo il Consiglio di Coordinamento rappresenterebbe l'elemento più saggio per focalizzare l'attenzione sui candidati dell'opposizione territoriale nelle elezioni regionali.
La prima domanda di Saprykin al gruppo: esiste una giusta causa che può farvi considerare la possibilità di lavorare con il governo di Dmitri Medvedev per poter raggiungere i vostri obiettivi?
SecondoAlburov la cooperazione potrebbe essere possibile se Medvedev decidesse di combattere realmente la corruzione e istituire una riforma della giustizia, della polizia e così via. Si lamenta, tuttavia, che i tentativi passati Medvedev di attuare delle riforme si sono rivelati falsi e apparenti.
Gluskin sostiene “un progetto per unire la società globale”, aggiungendo, seppur con cautela, che tale progetto dovrebbe mettere tutti d'accordo (includendo tutto il Paese inteso come Stato e non come Stato-nazione).
Razvozzhaev spera in un dialogo con le autorità ed è preparato a partecipare a “riforme reali e democratiche”. Offre anche il suo appoggio nell'eventuale anche se improbabile possibilità che il governo di Medvedev si scontri con il Cremlino e in qualche modo il sistema della giustizia si rigiri contro Putin e i suoi alleati.
Chuprov pensa che i russi che vivono nelle regioni abbiano bisogno di autorità territoriali che siano capaci di difendere i loro interessi, che dovrebbe coinvolgere azioni per imporre la sovranità territoriale e separarsi dalla Federazione Russa. “Solo forze simili ad una tettonica a zolle del separatismo costringerà il Cremlino a un dialogo con l'opposizione”.
Saprykin fa l'elenco dei meriti dell'Agit-Prop di Alburov e gli chiede quali sono più efficaci: i post su facebook o i volantini in ascensore?
Alburovvede internet diviso in due insiemi: un piccolo e un grande web. Il primo racchiude i blog politici e un numero limitato di persone interessate a leggere materiale come il LiveJournal di Navalny o il quotidiano Vedomosti. Il grande internet, invece, è dove ha luogo l'intrattenimento (ad esempio i social network). Portare il materiale di Agit-Prop nella sfera apolitica, invece di fare volantinaggio offline è un modo efficace per raggiungere i cittadini altrimenti non raggiungibili.
La domanda successiva di Saprykin è per Gluskin al quale chiede chi è il peggior nemico del popolo russo oggi.
SecondoGluskin “il peggior nemico risiede proprio nel popolo russo”. Quando Saprykin gli chiede di identificarlo in modo più specifico, Gluskin risponde che il nemico è la pigrizia.

Saprykin ripete la risposta di Gluskin e scherza: “che risposta saggia!”. La domanda successiva è per Razzvozzhaev al quale chiede quale sia secondo lui l'ideale di Russia socialista/comunista. La Svezia o la Nord Corea? O forse la Cina o Cuba?
Razzvozzhaev descrive la sua visione e quella del Fronte di Sinistra come una visione compatibile con il “meccanismo socialdemocratico”, vale a dire un sistema multipartitico e basato sull'organizzazione che parte dal basso.
L'ultima domanda di Saprykin è per Chuprov al quale chiede cosa pensa di un'eventuale dismembramento della Federazione Russa e chi potrebbe trarne beneficio.
Chuprov crede che alcune parti della Russia potrebbero essere in grado di unirsi all'Unione europea o alla NATO, se il Paese collassasse. Le regioni opposte all'idea sarebbero libere di formare altri blocchi o rimanere da sole. “Perché continuare a vivere insieme se niente ci unisce?”.

Quarto gruppo quattro del primo giorno


Igor Artemov, creatore del movimento “Russian All-National Union,” e sostenitore della “Realpolitik”
Maksim Gongalskii, studente al MGU, attivista per “Za Ramenskii Park,” supervisore elettorale e volontario per Krymsk
Dmitri Demushkin, politico russo, personaggio pubblico, nazionalista e uno degli organizzatori e fondatori e partecipante regolare delle manifestazioni nazionalieste della “Marcia Russa”.
Andrei Kuznetsov, capo del comitato organizzativo del Partito Nazionale Democratico a San Pietroburgo e partecipante del movimento “Khvatit kormit’ Kavkaz”
Artemovdice di avvicinarsi a ogni cosa che fa con molta serietà. Questa serietà la applica ora anche al lavoro per “la difesa degli interessi delle comunità etniche in Russia”. Parla poi della sua esperienza come legislatore per il territorio, il suo lavoro contro la mafia delle droghe e i tentaivi per abbassare i tassi sugli affitti. Questo attivismo è risultato nel governo che bandisce l'unione di tutti gli Stati russi come un'organizzazione estremista.
Gongalskii racconta di essersi unito al movimento di protesta lo scorso dicembre. Secondo lui l'obiettivo principale del Consiglio di Coordinamento dovrebbe essere aumentare la pressione sulle autorità attraendo più persone nel movimento e aumentando l'attività di coloro che già ne fanno parte. Conclude che l'opposizione ha bisogno di una sorta di “seria vittoria” come la conquista di Mosca o la vincita delle elezioni amministrative (del consiglio comunale).
Demushkin dichiara di essersi candidato per il CC per rappresentare il nazionalismo russo. Vuole che anche i territori abitati da minoranze etniche russe ricevano lo status di Stato-nazione come già hanno ottenuto i Ceceni della Repubblica Cecena.
Kuznetsovdichiara di appoggiare radicalmente la riduzione del flusso di migrazione in Russia, la riforma della giustizia e del sistema politico. Nessuno di questi progetti è possibile senza un Parlamento legittimato a governare. Per costruire una tale struttura, l'opposizione deve dar vita ad un sistema alternativo, che secondo lui è rappresentato proprio dal Consiglio di Coordinamento.
La prima domanda diSaprykin è: quale legge dovrebbe promuovere la prossima Duma?
Artemov: dice che la prima legge della prossima Duma dovrà rinforzare la “responsabilità” per i risultati delle azioni degli ufficiali di Stato. Dice di aver provato invano a sollevare il problema in passato. Se si lascia impunita la corruzione e i meriti non premiati si continuerà ad ostruire la prosperità della nazione.
Gongalskii: pensa che le riforme della giustizia e la legalità dovrebbero avere priorità sulle altre in quanto rappresentano il fondamento di ogni Stato moderno.

Demushkin: teme che non esista legge che possa ripristinare un sistema legale. Le iniziative morali necessarie includono: combattere l'alcolismo, la cultura del bere in genere e l'”estinzione dell'etnicità russa” La demografia, con particolar riguardo ai tassi di nascità e mortalità, devono essere la prima preoccupazione di ogni politico.
Kuznetsov: mostra di essere d'accordo con Demushkin che non esista la pallottola d'argento e allo stesso tempo concorda anche con Gongalskii che le riforme partono dalla giustizia. Se i tribunali non operano secondo giustizia e le persone non hanno fiducia nella legge, allora la Russia dovrà aspettarsi un “collasso legale”.
La domanda successiva di Saprykin è per Artemov: gli chiede se approva o meno la sentenza per le Pussy Riot.
Artemov: non approva la sentenza, ma ammette che “ci sono problemi da entrambe le parti”. Il comportamento dei membri della band non sono stati eccellenti. Altri come i Marat Gelman producono regolarmente arte anti-ortodossa, ma non vengono imprigionati. Secondo lui la band non è stata punita per il contenuto anti-religioso, ma per il diretto attacco a Putin nei testi delle loro canzoni.
Saprykin chiede poi a Gongalskii se è più importante andare alle manifestazioni o aiutare i poveri.
Gongalskii: risponde affermando che aiutare i poveri è più importante, ma spiega che molti “prigionieri politici” del 6 maggio vivevano in povertà. Cambia poi discorso repentinamente richiamando l'attenzione sul controllo sulle elezioni spostando la supervisione anche nelle aule giudiziarie.
Saprykin si complimenta con la risposta di Gongalskii dicendo che “è veramente una buona idea questa”. Non solo per i tribunali, bensì anche per coloro che sono in attesa di giudizio come i prigionieri del 6 maggio. Si rivolge poi Demushkin, chiedendogli del suo viaggio in Cecenia nell'estate del 2011, quando egli e il nazionalista Aleksandr Belov approvavano il leader Ceceno Ramzan Kadyrov. “Cosa ti piace della Cecenia di Kadyrov?” chiede Saprykin.

Demushkin preferisce parlare del motivo principale che li ha spinti a visitare la Cecenia e che risiede nel fatto che i nazionalisti russi difendono i diritti e le libertà delle popolazioni indigene. Lui ci è andato per difendere i diritti dei russi che vivono in Cecenia (tuttavia Saprykin cercava affermazioni riguardo al fatto che in Cecenia non ci sia più traccia della guerra).

La domanda finale diSaprykin è per Kuznetsov al quale chiede se la Russia ha degli amici.
Kuznetsov crede che la domanda sia complicata perché gli amici della Russia sono stati sempre diversi nella storia. Esistono delle amicizie con determinati Paesi, ma non specifica quali.

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