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Spagna: alternative concrete e possibili per l'economia nazionale

Categorie: Europa occidentale, Spagna, Citizen Media, Economia & Business, Governance, Protesta

Da quando la crisi economica ha avuto inizio, la classe politica non ha preso nessun provvedimento per promuovere la crescita e creare posti di lavoro. Ha applicato, al contrario, molteplici tagli, mettendo in pericolo interi settori della società e i diritti sociali dei cittadini. Questa dinamica rende ancora più grave la situazione di paesi che sono già sull'orlo del fallimento. Di fronte a questa situazione i cittadini sentono di dovere prendere in mano le redini del proprio futuro, e così in Spagna continuano a sorgere movimenti e fenomeni carichi di speranza. Sono in molti a puntare sulla creazione di alternative possibili, sia attraverso il risparmo, sia con la creazione di un sistema sostenibile.

Condividere per risparmiare

Fra le conseguenze della crisi ci sono l'estendersi della povertà alla classe media e il peggioramento delle condizioni dei settori più vulnerabili, come denuncia un recente rapporto dell'ONU [1] [es, come gli altri link eccetto ove diversamente indicato] sul caso spagnolo. Nel frattempo una parte della popolazione scommette su meccanismi di autogestione, e la condivisione e lo scambio di beni diventano l'opzione più solidale ed economica. Alcuni di questi meccanismi esistevano già prima della crisi, ma è adesso che stanno assumendo maggiore importanza.

Affinché viaggiare non diventi un lusso e sia possibile risparmiare denaro negli spostamenti, una pratica diffusa è il cosiddetto “carpooling [2]“. In questo modo, persone che non si conoscono, ma che desiderano effettuare un uguale tragitto, utilizzano lo stesso veicolo per viaggiare a un prezzo ragionevole, dato che dividono il costo della benzina per il numero dei viaggiatori. Secondo lo stesso principio, si è sviluppato il concetto di taxi collettivo, che consiste nel dividere il costo del servizio fra il maggior numero possibile di persone. Sempre nell'ambito dei viaggi, ci si affida al couchsurfing [3] [en] per trovare un alloggio più economico durante un soggiorno all'estero.

L'incremento dell'IVA dal 18% al 21%, che non compariva nel programma elettorale dell'attuale presidente Mariano Rajoy, rappresenta un rincaro significativo e un duro colpo per il portafogli degli spagnoli. È entrato in vigore a settembre, il mese del rientro a scuola, cioè il periodo degli acquisti del materiale scolastico. Varie associazioni, fra le quali le assemblee di quartiere e il movimento 15, si sono mobilitate con forza per coordinare donazioni di materiale didattico. Nel caso dei libri di testo, siti come Libroscompartidos.com [4] si dedicano senza scopo di lucro al loro scambio, anche fra città diverse, grazie a un servizio di invio e raccolta del materiale.

Scambio di libri di testo a Móstoles (Madrid) il 16 settembre 2012. Fotografia pubblicata da Fotogracción. [5]

Scambio di libri di testo a Móstoles (Madrid) il 16 settembre 2012. Foto ripresa da Fotogracción.

Creare un sistema responsabile

Le nuove tecnologie, soprattutto internet, permettono di allargare il ventaglio di proposte costruttive e di creare comunità virtuali alternative. È quello che fa Etruekko [6], che, parallelamente alle proteste e alle denunce che vengono portate avanti in Spagna, cerca di lanciare un messaggio positivo e costruire un modello di società diverso. È una rete sociale di comunità virtuali [7], ancora in via di sviluppo, che rafforza la responsabilità sociale. Offre l'uso di una moneta sociale, detta truekko, che si ottiene grazie allo scambio di beni e servizi. In questo modo, si ottiene più potere per la società, un consumo responsabile, e la diffusione di valori etici attraverso la rete, anche per coloro che non si destreggiano bene con le nuove tecnologie.

Il blog Konsumo responsable [8] pubblica la seguente definizione di “mercato sociale”:

El Mercado Social implementa un circuito de moneda complementaria que basa una parte de su funcionamiento en  bonificaciones aplicadas a los consumidores con cada compra, y que para el proveedor supone un descuento en la venta. Es algo parecido a los programas de puntos que tienen algunas empresas grandes para fidelizar clientes y aumentar ventas, pero con el objetivo de ampliar la incidencia de la economía solidaria y desarrollar redes amplias que puedan funcionar con una “moneda” basada en criterios económicos no capitalistas.

Il Mercato Sociale mette in circolazione una moneta complementare, che basa una parte del suo funzionamento su sconti applicati ai consumatori per ogni acquisto, e che per il fornitore rappresentano uno sconto sulla vendita. È qualcosa di simile ai programmi di raccolta punti che hanno alcune grandi aziende per fidelizzare i clienti e aumentare le vendite, ma con l'obiettivo di ampliare l'incidenza dell'economia solidale e sviluppare reti ampie che possano funzionare con una “moneta” basata su criteri economici non capitalistici.

In questa dinamica hanno un ruolo di rilievo i centri sociali occupati e autogestiti [9]. A Madrid spiccano il Tabacalera, il Patio Maravillas e il Casablanca. Nascono dall'occupazione pacifica di un edificio in disuso, e dalla successiva creazione di spazi organizzati e aperti al pubblico, che propongono attività culturali e di svago molto variegate. Richiedono un'organizzazione costante delle associazioni e dei gruppi che frequentano il centro, e si sono ricavati uno spazio essenziale nella comunità. Oltre ad attività e interventi su temi diversi, di solito offrono seminari di musica e danza, concerti, mostre, abbigliamento gratuito e spazi di incontro.

Sempre in città, gli orti urbani e gli orti condivisi [10] sono proposte collettive che offrono conoscenze di orticoltura in terreni o appezzamenti inutilizzati. Favoriscono soprattutto l'incontro e lo scambio fra persone disposte a riflettere sul modello economico a cui appartengono e a cercare soluzioni etiche al mercato attuale. Così nascono gruppi di consumo e cooperative che permettono l'acquisto di alimenti ecologici, rinunciando allo stesso tempo a rendersi partecipi degli abusi che le grandi catene di produzione commettono sui piccoli agricoltori.

Orto urbano creato a Sol dagli Indignati spagnoli a maggio del 2011. Fotografia di Lecamaleon (cc).

Orto urbano creato a Sol dagli Indignati spagnoli a maggio del 2011. Fotografia di Lecamaleon (cc).

Sgombero del centro sociale occupato Casablanca, a Madrid. Vicini impegnati sono usciti in strada a protestre dopo l'intervento della polizia. Pubblicato su 15Mpedia. [11]

Sgombero del centro sociale occupato Casablanca, a Madrid. Vicini impegnati sono usciti in strada a protestre dopo l'intervento della polizia. Pubblicato su 15Mpedia.

Indipendentemente dal fatto che si riesca o meno a creare un sistema in grado di competere con il mercato attuale, sono sempre più numerose le persone che aderiscono all'autogestione, all'etica e alla responsabilità sociale, mettendo così in discussione il mercato capitalista esistente, partendo dalla riflessione e dall'azione solidale per lanciare un messaggio chiaro alla società e a chi ci guida: un mondo diverso è possibile.