Il 6 gennaio 2013 sarà ricordato nella storia del giornalismo della Cina come la giornata della caduta in disgrazia del Southern Weekend, noto settimanale che ha condotto la riforma dei media in Cina.
Verso le 21:30, sul profilo ufficiale del giornale sul sito di microblogging Sina Weibo [zh, come tutti link successivi eccetto ove diversamente indicato] è stata pubblicata una nota indirizzata “Ai lettori”, nella quale veniva negato qualsiasi ruolo del Dipartimento di Propaganda della provincia nella recente censura e ristesura dell’editoriale del nuovo anno [it].
Un’ora più tardi, un gruppo facente parte dell’attuale redazione annunciava uno sciopero e prendeva le distanze dalla nota “Ai lettori”, pubblicando una dichiarazione congiunta su un profilo del sito di microblogging 163.com, spiegando che l'account ufficiale era stato manipolato.
Per esprimere solidarietà, molti intellettuali e giornalisti di spicco hanno sostituito la foto del loro profilo su Sina Weibo con una versione in bianco e nero del logo del Southern Weekend.
I dettagli della vicenda
Il giorno seguente, la redazione del Southern Weekend ha pubblicato un lungo post su 163.com, facendo luce su come fosse nata la nota “Ai lettori”: all’inizio, la direzione del Southern Weekend e lo staff si trovavano d’accordo sul fare indagini approfondite sulla vicenda della revisione. Tuttavia, sotto la pressione esercitata dal ministro della propaganda della provincia del Guangdong, Wang Genghui, il vice editore del gruppo Nanfang Media (di cui fa parte anche il Southern Weekend), e Huang Can, membro del comitato editoriale del gruppo e caporedattore temporaneo della testata, hanno chiesto alla redazione di pubblicare la nota “Ai lettori”. Wu Wei (@风端), responsabile del blog ufficiale del Southern Weekend, non era d'accordo ma alla fine ha consegnato account e password, annunciando in seguito sul proprio microblog personale che non si sarebbe assunto nessuna responsabilità per il contenuto pubblicato sul blog ufficiale da quel momento in avanti (l'annuncio è stato poi cancellato).
Una ribellione eccezionale
La Cina è nota per la censura giornalistica, a causa di cui la maggior parte dei giornalisti non ha scelta se non quella di far buon viso a cattivo gioco e sopportare la censura durante la loro carriera. Tuttavia, la vicenda ha provocato un’eccezionale ribellione aperta contro la censura dall’alto, suscitando anche l’appoggio collettivo degli intellettuali pubblici. Questa ribellione fuori dal comune non solo riflette la credibilità e visibilità del Southern Weekend nei confronti del pubblico, ma sottolinea le nuove dinamiche di potere tra il Governo e il popolo sotto l’influenza dei media.
Una persona assai nota tra i microblog di Sina, @五岳散人, scrive:
@五岳散人:事件发展至今,明显可以看出已然犯了众怒,而且事情有越演越烈之势,不能釜底抽薪、只会扬汤止沸、最终引火烧身。这就是问题所在:所有狗屁倒灶的行为必须维护而不能切割,切割就证明错了,错了就会被追问,追问就会追到执政手法的根子上。
@五岳散人: È evidente che l’accaduto abbia fatto infuriare il pubblico e tutto ciò è destinato a intensificarsi. Se il Governo non riesce a risolvere il problema alla radice, finirà per appiccare il fuoco a se stesso. Invece di bloccare la parola del pubblico, il Governo dovrebbe lasciarla libera. Se viene messa in atto la censura, significa che il Governo fa delle azioni sbagliate che saranno poi affrontate insieme ai punti interrogativi riguardanti i loro problemi governativi.
Di fatto, scrittori, drammaturghi e registi sono tutti tenuti in ostaggio quando si tratta di censura in Cina. Hanhan, famoso blogger e scrittore, descrive nel suo blog la vera facciata dello scenario degli artisti (ha iniziato a scrivere il blog dopo che due dei suoi account di microblog erano stati cancellati):
“你可以有那些所谓的自由,因为他们有惩罚你的自由。无论是文学,新闻,影视,你都要花相当的精力用于得到他们的许可。哪怕你想讲讲规则,他们也不明确告诉你规则是什么,以便让每个人都或多或少是违反“规则”的。想要符合他们的规则,只有变成他们。我们自审互审,诚惶诚恐,战战兢兢,不停揣摩。”
“Mentre ti godi la cosiddetta libertà, loro si godono la libertà di punirti. Non importa se lavori nel campo della letteratura, del giornalismo, cinema o della televisione; devi percorrere un lungo percorso per ottenere il loro permesso. Non vi sono regole stabilite a cui attenersi, quindi finisci comunque per infrangere le loro regole [arbitrarie]. In sostanza devi diventare uno di loro e seguire queste regole [arbitrarie]. Per questo censuriamo il nostro lavoro e quello dei nostri colleghi, e mentre cerchiamo di capire quali siano le regole, rimaniamo cauti e abbiamo paura.”
A differenza della redazione del Southern Weekend, altri non vogliono compromettere la loro posizione e partecipare alla ribellione. Il vice caporedattore della rivista People, per esempio, scrive sul proprio microblog:
@林天宏: 这些年,我们这些人,被毙稿,被封口,被噤声,然后开始习惯,开始妥协,开始自我安慰,开始熟悉那些明里暗里的边界和尺度,开始自我审查,就好像温水里煮 着的青蛙。。。我们走得太远了,好像都忘记了当初为什么选择这个行当。为什么要守护Nz同仁?要我就一句话,人生短短数十载,怎能忘掉初心?
@林天宏: In tutti questi anni ci siamo abituati al fatto che le nostre stesure vengano soppresse e la nostra voce censurata. Abbiamo iniziato a scendere a compromessi e a ingannare noi stessi. Abbiamo preso familiarità con quei limiti ambigui e l'autocensura. Non riusciamo a provare più entusiasmo [per la nostra professione]. Siamo andati troppo in là per poter ricordare perché all’inizio scegliemmo questa carriera. Perché dovremmo appoggiare la redazione del Southern Weekend? Una frase soltanto: la vita è breve, come possiamo dimenticare la nostra determinazione iniziale [nello scegliere la carriera di giornalista]?