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Russia: il '68 arriva finalmente nelle università?

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Citizen Media, Giovani, Istruzione, RuNet Echo

Il mese scorso, per l'esattezza il 18 dicembre, gli studenti dell’Università Statale Russa di Economia e Commercio [1] (RSUTE) [ru, come i link successivi eccetto dove diversamente indicato] hanno dato inizio a uno sciopero bloccando l'ingresso principale dell'ateneo. Sergei Baburin, l'ex-rettore dell'università recentemente licenziato, si trova al centro di una controversia a causa del conflitto di interessi tra la carriera accademica e la sua attività politica di vecchia data. Nel dicembre 2011, è diventato il leader di una nuova coalizione politica, l’Unione Russa Nazionale, un’entità nazionalista nel cui programma rientra l’obiettivo di sfidare Russia Unita, il “partito del potere” del Paese. Il 4 novembre  Baburin e i suoi alleati hanno partecipato a una manifestazione in larga scala a sfondo nazionalistico in occasione della festa dell’unità nazionale tenutasi a Mosca, durante la quale è stato omaggiato dagli organizzatori con riconoscimenti speciali.

Tuttavia, i problemi degli studenti sono di tutt’altra natura. Alla vigilia delle dimissioni di Baburin, le autorità statali hanno decretato che la RSUTE non produceva i risultati sperati, annunciando così l'accorpamento dell’ateneo a un’istituzione minore — l’Università Statale di Studi Economici Plekhanov (nota anche come Pleshka o Plekhanovka), che conta appena 17.000 studenti, contro i 75.000 (distribuiti in molteplici campus) della RSUTE.

 

[2]

Gli studenti hanno fatto ricorso all'uso della forza in occasione delle recenti dispute sulla gestione dell'università. Foto su Twitter (6/12/2012).

Grazie ai social network, gli studenti hanno paragonato la fusione agli assalti aziendali, che in alcune occasioni sono stati una caratteristica comune della Russia post-comunista.

Il 21 dicembre, uno dei moderatori della community Facebook della RSUTE [3] scriveva:

Нет окупации и рейдерскому захвату РГТЭУ!

No all’occupazione e all’usurpazione della RSUTE!

Riassumendo le conseguenze dello sciopero, Volodar Kogonitzky [4] ricorre a Facebook per lanciare una “chiamata alle armi”:

Охрану полностью заменили (новым ЧОП), забостовка свёрнута, многих студентов запугали отчислениями, нескольких преподователей уволилил своими распоряжением и.о Шкляев А. […] Бубурин С.Н. находится в больнице, на него обещали завести уголовное дело, под любым предлогом, если будет продолжать упираться. (Граждане хватит пресмыкаться, боритесь за свои права, вставайте!!!)

Il personale di sicurezza [dell’università] è stato completamente rimpiazzato (da personale proveniente da una ditta privata), lo sciopero è fallito, molti studenti sono stati impauriti dalle minacce di espulsione, alcuni docenti sono stati licenziati su ordine del rettore ad interim Shklyayev. […] Al momento, Baburin si trova in ospedale, e lo aspetta un procedimento penale se non desisterà. (Cittadini, smettetela di piangere e battetevi per i vostri diritti! Fatevi sentire!!!)

Per gli studenti, la RSUTE è ben più che un semplice luogo di studio: è diventata parte delle loro vite e il simbolo del loro futuro. Elmira Dzhantemirova [5], membro di un’altra community, esplicita la sua speranza in un post su Facebook:

РГТЭУ – для меня и многих кто учился там, стал по сути семейным ВУЗом.
Конечно, там были и свои проблемы, а также и свои успехи. Но, то что происходит сейчас, похоже на рейдерский захват, нарушаются права и законы, куда же смотрят Президент и Премьер министр?

Этот университет выпустил многих специалистов, достигших не малых высот в различных сферах. А также выпускал специалистов, простых тружеников, дипломы которых имели не последнее значение! А что теперь???
Кто дал право этим чиновничкам распоряжаться судьбами людей!!!! Это что, за “властители судеб???”

Per me e molti altri che hanno studiato qui, la RSUTE è diventata una seconda casa a tutti gli effetti.

Certamente, aveva i suoi vantaggi e svantaggi, ma quello che succede ora è una spietata fusione aziendale in tutto e per tutto, ha qualcosa di illegale e voglio sapere [come] fanno il Presidente [Putin] e il Primo Ministro [Medvedev] a non rendersene conto.

Molti professionisti nel campo dell’economia si sono laureati in questa università, andando ad occupare posizioni importanti in vari ambiti. [L’università] ha formato anche altri professionisti [in settori diversi], [così come] semplici lavoratori dipendenti, i cui certificati di laurea non sono certo l’ultimo dei loro preziosi conseguimenti.  E adesso che succede??? Chi ha dato a questi burocrati il diritto di decidere delle vite degli altri!!! Sono forse i “maestri del destino”???

Alcuni studenti hanno provato a raccogliere consensi per Baburin su Twitter, diffondendo l’hashtag #BaburinMyRector. (#БабуринМойРектор). Nel corso di alcuni sit-in di protesta tenutisi nottetempo, qualcuno ha anche intonato dei cori, come riporta [6] Dmitriyev Artem su Twitter :

@Alla_Mit [7]@verbizkaja [8] ))))))))) энергеты подпевали песню о реорганизации))) ночь#РГТЭУ [9]

@Alla_Mit [7] @verbizkaja [8] ))))))))) l’energia – gli studenti hanno intonato il ritornello di una canzone che parla della ri-organizzazione))) notte#RSUTE

Nel giro di ventiquattr’ore, la RSUTE è così diventata un emblema della tradizione didattica.

Il 27 dicembre lo sciopero è terminato. Agli studenti sono stati promessi gli stessi standard accademici, e ai docenti è stata data la garanzia contro ogni condotta sfavorevole. La principale conquista delle proteste del '68 [10] [it] è stata il rinato interesse per la difesa agguerrita dei diritti delle masse. Quel periodo storico ha cambiato l’opinione di molti. Che la Russia stia per intraprendere la sua rivoluzione culturale?